Elena

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Agente Immobiliare
Chiedo aiuto circa un quesito relativo al contratto di locazione ad uso abitativo: trattasi di contratto ad uso abitativo sottoscritto a febbraio 2021 con durata 4 anni rinnovabili e quindi valido fino a febbraio 2025 a canone variabile il primo anno euro 21000 circa fino a euro 24000 al 4 anno e così fino alla scadenza dell'ottavo anno fatto salvo gli aggiornamenti istat. Il conduttore, che ha sempre pagato regolarmente, canone e spese, vuole risolvere il suddetto contratto entro febbraio 2023 o prima se riesce ad acquistare un immobile, nello stesso comune. Il contratto prevede sanzioni e penali qualora il conduttore dovesse rivelarsi inadempiente (mai accaduto) così come prevede la disdetta da inviare mediante raccomandata 6 mesi prima della data del rilascio per gravi motivi. Le domande sono: può il conduttore inviare disdetta anche se non è un grave motivo? e il locatore può richiedere come indennizzo il rispetto del contratto e quindi vedersi pagare i canoni fino alla fine dei primi 4 anni? Grazie per l'ascolto
 

francesca63

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Privato Cittadino
Le domande sono: può il conduttore inviare disdetta anche se non è un grave motivo?
e il locatore può richiedere come indennizzo il rispetto del contratto e quindi vedersi pagare i canoni fino alla fine dei primi 4 anni?
Può chiedere i danni, se non riconosce la disdetta per gravi motivi.
Non credo possa richiedere i canoni fino alla fine dei 4 anni, anche perché gli conviene trovarsi un nuovo inquilino ben prima.
 

Elena

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Grazie mille, Francesca; tra i gravi motivi in realtà potrebbe essere una riduzione significativa del reddito (aspetto che devo esplorare col conduttore), perché gli altri casi rappresentati nell'articolo col link non sussistono. Inoltre essendo mancato il genitore superstite ora avrebbe una casa un cui andare (seppur da ristrutturare).. Forse la via migliore è sottoporre una disdetta "sensata" che la proprietà sia disposta ad accettare e/o in alternativa trovare un nuovo inquilino, come suggerito da lei, grazie mille :preghiera:
 

Lopriore

Membro Attivo
Privato Cittadino
Grazie mille, Francesca; tra i gravi motivi in realtà potrebbe essere una riduzione significativa del reddito (aspetto che devo esplorare col conduttore), perché gli altri casi rappresentati nell'articolo col link non sussistono. Inoltre essendo mancato il genitore superstite ora avrebbe una casa un cui andare (seppur da ristrutturare).. Forse la via migliore è sottoporre una disdetta "sensata" che la proprietà sia disposta ad accettare e/o in alternativa trovare un nuovo inquilino, come suggerito da lei, grazie mille :preghiera:
No
Comunque se mandi preavviso, lasci la caparra e vai via un proprietario sano di mente non ti fa storie.
 

Lopriore

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Privato Cittadino
Infatti, anch'io ho considerato questa possibilità, si tratta di comprendere se il il proprietario non si impunta.. Grazie mille
Ci parli, spieghi la situazione e dici che dai un preavviso e lasci la caparra. Dopodiché molto gentilmente di che purtroppo non hai altro modo e di iniziare a cercare un nuovo conduttore.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Il problema al solito è firmare contratti senza mai pensare al "peggio".

Cosa costa modificare il contratto standard, togliere la parola "motivi gravi" e aggiungere "per qualunque motivo"?

Io lo faccio di default sia da locatore che da conduttore: che senso ha impuntarsi con chi ha deciso di non abitare più in quella casa? Gli facciamo causa? Cosa gli si prende, il quinto dello stipendio visto che se sta in affitto generalmente non ha una casa?

Togliamolo e basta.
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Togliamolo e basta.
Credo che non basti togliere <<per gravi motivi>> perché potrebbe essere dato comunque per scontato contrattualmente farlo valere, ma che come hai suggerito inizialmente nel tuo intervento sia più opportuno sostituire la dicitura con <<per qualsiasi motivo>>.
 
Ultima modifica:

gagarin

Membro Attivo
Amm.re Condominio
riduzione significativa del reddito (aspetto che devo esplorare col conduttore)
Fermo restando che la soluzione migliore sia quella di trovare un compromesso con l'inquilino (i problemi di "gravità della motivazione" e del loro riconoscimento o meno sono di lana caprina), salvo il preavviso con 6 mesi di anticipo, la riduzione del reddito non può essere considerato un "grave motivo" (giurisprudenza divisa, tanto che molti, ora, tra cui me, esplicitano nel contratto che la riduzione del reddito non sarà considerata giusto motivo di recesso anticipato).
 

specialist

Membro Storico
Privato Cittadino
Fermo restando che la soluzione migliore sia quella di trovare un compromesso con l'inquilino (i problemi di "gravità della motivazione" e del loro riconoscimento o meno sono di lana caprina), salvo il preavviso con 6 mesi di anticipo, la riduzione del reddito non può essere considerato un "grave motivo" (giurisprudenza divisa, tanto che molti, ora, tra cui me, esplicitano nel contratto che la riduzione del reddito non sarà considerata giusto motivo di recesso anticipato).
Fossi in te mi accontenterei che se ne andassero, altro che puntualizzare la gravità della motivazione. Il compromesso è già tanto che sia il preavviso di sei mesi. Dato poi che la clausola dei "gravi motivi" viene disattesa, tanto vale sostituirla o toglierla dal contratto.
 

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