micheledambrosio

Membro Junior
Agente Immobiliare
Buongiorno,sono stato al Catasto per chiedere informazioni riguardo alla variazione di un deposito agricolo da categoria c/2 a D/10 ( laboratorio) in comproprietà tra 2 fratelli in disaccordo tra loro.Al Catasto mi è stato riferito che è stata presentata una pratica Docfa sottoscritta da uno solo dei 2 fratelli, quindi il tutto avvenuto in maniera regolare in quanto è sufficiente sottoscrizione del solo richiedente.
Quello che vorrei capire è questo: Visto che la cosa è stata riferita telefonicamente da un altro Ufficio del Catasto,il comproprietario non firmatario ha diritto a visionare tutta la documentazione allegata( tipo titoli di proprietà ,autorizzazioni etc.)alla presentazione della pratica Docfa?
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
Dunque,
la variazione catastale registra la situazione fiscale derivante da un atto urbanistico che ha trasformato un C2 in D10

questa trasformazione può essere stata una SCIA come un PdC
per cui ci deve essere stato un iter che ha previsto
  • la verifica della regolarità dell'immobile;
  • la verifica della proprietà;
  • il rispetto delle norme;
  • la firma congiunta delle pratiche;
    • oppure la delega di un comproprietario;
  • i documenti di identitià;
  • le reversali;
  • un sacco di oneri da pagare;
  • eccetera eccetera eccetera...
Ora alla fine di quest'iter, prima della chiusura della pratica burocratica, è stato allineato il catasto.

Il/i tecnico/i che ha/hanno eseguito l'attività burocratica ha gli incarichi e le deleghe dei proprietari.

il comproprietario non firmatario ha diritto a visionare tutta la documentazione

Certo che ne ha diritto

tipo titoli di proprietà ,autorizzazioni etc.)alla presentazione della pratica Docfa?

Ho l'impressione che tu non abbia mai visto un modulo DOCFA
 

micheledambrosio

Membro Junior
Agente Immobiliare
Ti ringrazio per l' esaustiva risposta.
Hai avuto l' impressione giusta,sono completamente ignorante in materia e sto cercando di barcamenarmi in questa situazione molto complicata.
Non mi spiego come sia stato possibile accettare una pratica che difetti dell' autorizzazione di uno dei comproprietari e come l' Ufficio Tecnico Comunale abbia rilasciato una Scia o PdC senza la firma di uno dei comproprietari.
Sicuramente necessito di un tecnico (e credo di qualche altra figura professionale)che mi assista e mi consigli su come procedere.
Le invio un messaggio privato
Grazie
 

micheledambrosio

Membro Junior
Agente Immobiliare
Dunque,
la variazione catastale registra la situazione fiscale derivante da un atto urbanistico che ha trasformato un C2 in D10

questa trasformazione può essere stata una SCIA come un PdC
per cui ci deve essere stato un iter che ha previsto
  • la verifica della regolarità dell'immobile;
  • la verifica della proprietà;
  • il rispetto delle norme;
  • la firma congiunta delle pratiche;
    • oppure la delega di un comproprietario;
  • i documenti di identitià;
  • le reversali;
  • un sacco di oneri da pagare;
  • eccetera eccetera eccetera...
Ora alla fine di quest'iter, prima della chiusura della pratica burocratica, è stato allineato il catasto.

Il/i tecnico/i che ha/hanno eseguito l'attività burocratica ha gli incarichi e le deleghe dei proprietari.



Certo che ne ha diritto



Ho l'impressione che tu non abbia mai visto un modulo DOCFA
Purtroppo non mi è consentito inviarle un messaggio privato,le avrei chiarito meglio la situazione.
Comunque sono alla ricerca di un Professionista per una consulenza telefonica ,ovviamente .....
 

cafelab

Moderatore
Membro dello Staff
Professionista
Non mi spiego come sia stato possibile accettare una pratica che difetti dell' autorizzazione di uno dei comproprietari e come l' Ufficio Tecnico Comunale abbia rilasciato una Scia o PdC senza la firma di uno dei comproprietari.

Beh, innanzitutto andrebbe verificato cosa è stato dichiarato al deposito della pratica
Va fatto un accesso agli atti presso il comune per richiedere visione della pratica
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Almeno una cosa buona l' ho fatta....la richiesta di accesso agli atti...sperando che mi vengano consegnati nei tempi previsti per legge.
Grazie
Al di la del disappunto, comprensibile, ti consiglio di valutare la sostanza.
Cosa comporta per te tale variazione? Probabile un aggravio della tua quota IMU, ma se è stata richiesta, forse è conseguente alla attività dell'affittuario, per regolarizzare la destinazione effettiva dei locali.
Per cui ne consegue la seconda domanda: chi percepisce il canone di locazione? Viene ripartito tra i due comproprietari? E' questo l'aspetto più sostanziale.
 

micheledambrosio

Membro Junior
Agente Immobiliare
Al di la del disappunto, comprensibile, ti consiglio di valutare la sostanza.
Cosa comporta per te tale variazione? Probabile un aggravio della tua quota IMU, ma se è stata richiesta, forse è conseguente alla attività dell'affittuario, per regolarizzare la destinazione effettiva dei locali.
Per cui ne consegue la seconda domanda: chi percepisce il canone di locazione? Viene ripartito tra i due comproprietari? E' questo l'aspetto più sostanziale.
Il canone è ripartito equamente tra i comproprietari e n parte condivido il suo ragionamento,ma ciò non toglie che esiste un contratto.In genere a quanto ne so io ,l' affittuario accetta le condizioni e le clausole previste.Per carità ,possono subentrare delle ulteriori necessità ma secondo me, per correttezza,andavano ridiscusse con tutti i Altrimenti che cavolo si sottoscrivono a fare i contratti se ognuno fa ciò che ritiene più vantaggioso per sé?
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Non sono pratico ma non so che vantaggi si andavano cercando.

Se sono correte le info che hai scritto nella seconda discussione, l’IMU è peggiorata, quindi non credo l’abbia auspicata il comproprietario. Se ha accettato la variazione, probabilmente era imposta dalla attività dell’inquilino. Se tale attività era specificata sul contratto di locazione ed il
Comune ha preteso l’adeguamento urbanistico, non credo ci fossero alternative.

Ricordo che gli suoceri avevano affittato un C2: quando il conduttore ha presentato la comunicazione di inizio attività, che comportava anche la vendita (di auto) , ha dovuto chiedere di passare il locale in C1. Ovviamente la pratica è stata firmata dai proprietari (forse solo uno di due…)
 

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