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Convegno: "Energia, ambiente, acustica: il nuovo paradigma dell'abitare"

09/06/2011 | Bergamo | Fiaip Bergamo, Comune di Bergamo

“Il Comune di Bergamo è stato coraggioso ed è all’avanguardia nell’impegno a ridurre del 30% le emissioni di Co2 sul territorio da qui al 2020 nel suo nuovo Piano d’azione per l'energia sostenibile, che valutaremo in dettaglio con la massima attenzione”, dichiara Giuliano Olivati, presidente Fiaip Bergamo, la Federazione italiana agenti immobiliari professionali, in margine al convegno “Energia, ambiente, acustica: il nuovo paradigma dell’abitare”, che si è svolto stamattina nella sede bergamasca Fiaip di Via Milano. “Siamo andati oltre il Patto dei sindaci dell’Unione europea – prosegue Olivati – che nei prossimi 9 anni prevede una riduzione del 20% dell’anidride carbonica rispetto alle soglie del 1990, l’aumento del 20% dell’uso delle energie rinnovabili (per coprire almeno il 10% del fabbisogno totale), e il miglioramento del 20% dell’efficienza energetica, secondo la formula 20 – 20 – 20”.

“Vediamo che il nuovo paradigma della sostenibilità energetica sta prendendo sempre più piede in edilizia”, commenta il presidente Fiaip Bergamo, “e il certificato energetico è richiesto non solo per i rogiti e gli affitti, ma, a breve, anche per mettere in vendita un immobile. Dal 1 gennaio infatti sarà obbligatorio su tutto il territorio nazionale indicare classe ed indice di prestazione energetica negli annunci immobiliari, e anzi la Regione Lombardia conta di anticipare questa misura. Nel real estate qualcosa è cambiato, e nulla sarà più come prima”, considera Olivati: “per la prima volta nella storia la casa viene vista come una macchina energetica in continuo scambio con l’ambiente, una macchina che consuma energia, produce servizi e benessere abitativo e genera scorie da smaltire nell’ambiente: basti pensare che nel comune di Bergamo delle 113.882 tonnellate/anno di Co2 immesse in atmosfera quasi il 70% delle emissioni è imputabile al settore immobiliare, per la precisione 33,6% residenziale e 35,2% terziario. Per questo il legislatore italiano, che applica una direttiva europea, considera la classe energetica come un’informazione da rendere nota al consumatore sin dall’inizio del processo di vendita di un immobile, per dargli libertà di scelta attraverso la preventiva conoscenza degli aspetti energetici del bene-casa, un acquisto che impegna risorse emotive, esistenziali ed economiche non indifferenti”.

“Il rovescio della medaglia – conclude Olivati – è che i proprietari degli immobili vecchi, con performance energetiche non entusiasmanti, vengono spinti alla riqualificazione energetica del loro patrimonio immobiliare per non andare fuori mercato: e qui, oltre alle agevolazioni fiscali del 55% della normativa statale, ci attendiamo e auspichiamo incentivi anche dai Comuni e dalle Regioni. Non sarebbe infatti corretto scaricare esclusivamente sui proprietari, spesso famiglie di lavoratori che si sono sudati il mutuo sulla casa, l’onere della riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare, che comporta opere di coibentazione, isolamento e rinnovamento degli impianti. Oggi in Italia si stimano, su elaborazione incrociata di dati Enea, Istat e Cresme, circa 30 milioni di unità abitative, delle quali solo la punta dell’iceberg, dal 2 al 5% a seconda delle rilevazioni, si trova nelle classi energetiche migliori, A B e C. Oltre il 55%, 16.639.801, sono state costruite prima del 1971, quindi prima di ogni legislazione in materia di contenimento dei consumi energetici degli edifici (Legge373/1976), e ben 25.107.535, pari al 85% del patrimonio edilizio esistente, prima dell’entrata in vigore della Legge 10/1991, quindi senza alcun tipo di documentazione o criterio volto al contenimento dei consumi energetici. Da questi numeri si capisce che la riqualificazione energetica del patrimonio immobiliare consolidato sarà la sfida del prossimo ventennio per far ripartire l’importantissimo comparto del real estate, che a sua volta è il volano dell’economia reale del nostro sistema-paese”.

Ufficio stampa Fiaip Bergamo

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leonard

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