Alessandra21

Membro Junior
Privato Cittadino
Buonasera, mio marito un po di anni fa è stato segnalato alla banca d'Italia come sofferenza, in quanto non aveva pagato delle rate (non lo conoscevo ancora) un suo amico che lavora in banca gli ha detto che tra 5 anni si cancellano e a quel punto possiamo richiedere un mutuo. È davvero così? Chiedo perché leggendo su internet sembra all'incontrario. Inoltre non possono concedere il mutuo solo a me intestarmi tutto a me anche se siamo in comunione dei beni? Spero che qualcuno possa rispondermi. Grazie
 

Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Per quanto riguarda tuo marito concordo col parere del suo amico e ti "incollo" quanto riportato dal sito <<la legge per tutti>> sull'argomento.
Il Garante per la protezione dei dati personali. Con un provvedimento abbastanza recente ha affermato che la cancellazione deve avvenire dopo massimo cinque anni, anche se intervengono degli aggiornamenti alla segnalazione iniziale. Il predetto termine decorre, senza alcun ulteriore equivoco interpretativo, dalla data prevista per l’estinzione del prestito (cioè quella entro la quale dovevate pagare l’ultima rata del finanziamento). Pertanto, se nonostante sia trascorso questo termine, risulta ancora presente la tua informazione negativa, fai la segnalazione alla Crif e chiedine l’immediata cancellazione è un tuo diritto.
Tu, invece puoi chiedere un mutuo alla banca, questa valuterà se hai le condizioni...
 

Alessandra21

Membro Junior
Privato Cittadino
Tutto questo anche se è segnalato in banca d'Italia? Bhe se è così allora "bene" nel senso che almeno tra 5 anni se vorremmo fare un mutuo ce lo possono dare. Io ovviamente lo vorrei fare insieme a lui, ma se ciò non fosse possibile allora lo chiederei da sola
 

Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Se è segnalato in centrale rischi della banca d'Italia la segnalazione resta agli atti per le attività istituzionali della banca e per consentirne la ricostruzione nel corso del tempo però sono visualizzabili agli operatori finanziari solo gli ultimi 36 mesi.
 

Lin0

Membro Attivo
Professionista
Nulla vieta che vengano a chiedere a te di pagare il debito visto che siete in comunione dei beni. Io tanto tranquillo non starei
 

Alessandra21

Membro Junior
Privato Cittadino
Ma difatti se c'è da pagare si paga qual è il problema? Chiedevo visto che io non c'entro niente in queste sue cose passate, non vorrei che il mutuo non lo diano manco a me
 

Lin0

Membro Attivo
Professionista
Ma difatti se c'è da pagare si paga qual è il problema? Chiedevo visto che io non c'entro niente in queste sue cose passate, non vorrei che il mutuo non lo diano manco a me
Il suo debito è il tuo debito, se non paghi, estsi tranquillo che si faranno sentire presto, lo vedi col lanternino. Anzi visto che è tuo marito, sarebbe il caso di pagare già adesso. Poi chiediamo giustizia e correttezza quando invece siamo i primi a cercare scappatoie
 

Alessandra21

Membro Junior
Privato Cittadino
Ma ascolta allora punto primo io non cerco nessuna scappatoia visto che mi sono sempre comportata bene!!! E lui se in passato ha avuto dei problemi io cosa c'entro?? Non credo che è l'unico sulla faccia della terra ad aver fatto qualche sbaglio!!! Sinceramente non trovo giusto che ci debba rimettere anche io
 

Albano50

Membro Assiduo
Privato Cittadino
La situazione di tuo marito non impedisce a te di chiedere un finanziamento.
La banca valuterà la tua posizione finanziaria e vedrà se vi sono le condizioni per accordartelo o meno.
Non fare caso a Lino.... stà dicendo una inesattezza..
Ti posso assicurare che i debiti contratti prima del matrimonio non entrano in comunione.
Non lo dico io ma è il Codice civile con le seguenti parole: «I beni della comunione (…), non rispondono delle obbligazioni contratte da uno dei coniugi prima del matrimonio.
 

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