valirt61

Membro Attivo
Privato Cittadino
4 mesi fa vendetti casa e siccome si parlava già di questa novita chiesi all'agente immobiliare (3 mesi prima del rogito) di specificare che la consegna delle chiavi non sarebbe stata al rogito notarile ma solo dopo l'accredito sul conto corrente della somma pagata dal venditore: trovo infatti assurdo che uno possa stabilirsi in casa altrui senza che il venditore riceva il corrispettivo. A mio parere, ma magari ci saranno anche altri modi, questo è l'unico modo per "ribilanciare" la posizione delle parti
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
4 mesi fa vendetti casa e siccome si parlava già di questa novita chiesi all'agente immobiliare (3 mesi prima del rogito) di specificare che la consegna delle chiavi non sarebbe stata al rogito notarile ma solo dopo l'accredito sul conto corrente della somma pagata dal venditore:

Sarà legale considerando la formulazione della legge?
 

valirt61

Membro Attivo
Privato Cittadino
nel preliminare decidiamo noi cosa fare e quindi se decidiamo e sottoscriviamo entrambi (acquirente e venditore) che la consegna delle chiavi avverra' a accredito sul conto della somma versata non vedo perche' non sia legale. Inoltre, a mio modesto parere, ciò spinge l'acquirente a sollecitare il notaio (da lui pagato) a velocizzare il tutto, anche perche deve solo iscrivere ipoteca( il tutto on line )sull'immobile e verificare (ma lo ha gia fatto prima quando fa la relazione preliminare) la situazione in conservatoria. Altrimenti dando le chiavi l'acquirente potrebbe, se si è in presenza di un piantagrane, dire questo non va e quest'altro pure e la compravendita va a farsi.....benedire. In qualche modo il venditore deve tutelarsi ma magari, a me non vengono in mente, verranno fuori altri modi per ri-bilanciare le posizioni tra le parti.
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
In realtà il problema secondo me non è tanto quello che tu dici.
Non credo che il venditore possa bloccare il trasferimento della somma se non perché non è andata a buon fine la trascrizione della compravendita.
Però dato che è un diritto irrinunciabile delle parti e considerando comunque i tempi per la trascrizione può succedere che l'acquirente se ne esca all'improvviso con questa richiesta (dovuta per legge e, come dicevo sopra e per come sembra anche dal link postato da Silvana, irrinunciabile) creando non pochi disagi al venditore, magari al fine di estorcere qualche sconto o chissà cosa.

D'altronde se fosse possibile prevedere la detenzione dell'immobile solo al momento dell'effettivo accredito, questo sarebbe un discreto deterrente.
 

valirt61

Membro Attivo
Privato Cittadino
Immagina uno che compre la casa da ristrutturare e si lamenta che questo non lo sapeva e quest'altro pure oppure chi accampa vizi occulti (presunti) su un immobile datato magari di 30 anni cavillando su tutto............non se ne uscirebbe piu,,,,,,,da queste situazioni: l'unica cosa, al momento è dare le chiavi previo accredito sul conto corrente
 

ab.qualcosa

Membro Storico
Agente Immobiliare
Il punto è che non credo (vedremo le interpretazioni) che l'acquirente possa chiamare il Notaio e dire "non girare la somma al venditore perché non mi ha lasciato il lavandino promesso (ad esempio)", a meno che questo non sia un'accordo tra le parti.
 

sgaravagli

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
ho trovato questo....... "Come abbiamo visto, il deposito del prezzo è previsto solo per le somme dovute contestualmente alla stipula dell’atto di compravendita. Sono pertanto escluse le somme versate dall’acquirente al venditore a titolo di acconto o di caparra (a meno che le parti, per garantire una maggiore tutela del venditore, anche in relazione alle somme anticipate, decidano di stipulare il contratto preliminare per atto notarile)."

fonte: Regole sul deposito del prezzo nella compravendita

se è cosi è meno grave di ciò che pensavo
 

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