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PROGETTO_CASA

Ospite
Nella pratica la ditta dove lavorava fino ad un mese fa, lo ha lasciato a casa, ma gli ha proposto di andare a Venezia in un'altra sede dove hanno più lavoro, lui ha accettato.
Ovviamente alla proprietà interessa poco, visto che il cliente conduce l'immobile solo da dicembre 2013. La signora ora é in difficoltà perché aveva affittato a lui (che si era presentato con grandi credenziali), e si era spostata all'estero.
La proprietà vuole i 6 mesi, il conduttore dice che non sta lavorando..... Grande problema... Che fare come agenzia?

Quindi in conclusione nel caso specifico la giusta causa non consente di abolire il preavviso di 6 mesi

Dunque tu ti reputi un esperto! e sei qui in tale veste?

Si tratta di leggere quello che chiedono le persone, riflettere e rispondere.
Se usi questo principio puoi sbagliare ma almeno lo fai con tutte le info a tua disposizione.
Anche a proposito del dipendente pubblico ti ribadisco che non puo' firmare un contratto che prevede il preavviso di sei mesi e poi impugnarlo. Il diritto al preavviso zero deve essere noto al locatore in fase di trattativa, in caso contrario si carpisce la sua buona fede.
 
Ultima modifica di un moderatore:

Irene1

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Mi sembra che con queste ultime risposte siete andati fuori OT, nn credo che chi cerca una risposta abbia piacere leggere certi commenti al di poco piacevoli, fosse mai per la mancanza di rispetto per chi ha formulato una domanda per lui importante.
Detto questo vi chiedo di rispondere da adesso solo alla domanda, senza entrare in polemiche.

Grazie
Irene1
 
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andrea boschini

Moderatore
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Agente Immobiliare
da Laleggepertutti
Se tale clausola, invece, non è stata prevista, il conduttore può recedere solo se ricorrono gravi motivi e, comunque, dando un preavviso di almeno 6 mesi (da comunicarsi con raccomandata a.r. che specifichi le ragioni). Per il modello di lettera, si veda a fine articolo, nella sezione “In pratica”. I gravi motivi per il recesso dell’inquilino Quanto ai “gravi motivi”, deve trattarsi di fatti non solo estranei alla volontà del conduttore, ma anche imprevedibili e sopravvenuti alla costituzione del rapporto, il cui effetto è rendere oltremodo gravosa la sua persistenza per il conduttore [1]. Ovviamente, detti motivi non possono essere riconducibili alla soggettiva ed unilaterale valutazione del conduttore circa l’opportunità o meno di continuare la locazione [2]. Una “giusta causa” potrebbe essere, per esempio, un trasferimento, un motivo di salute, l’abbandono degli studi universitari, il licenziamento del conduttore dal posto di lavoro, o ancora la presenza in alcuni ambienti dell’appartamento locato di vistosi fenomeni di umidità e di condensa tali da compromettere la salubrità degli ambienti. -

1] Cass. sent. n.1560/2005.
[2] Cass. sent. n. 15215/2005.

Cosi' e' piu' chiaro ed evitiamo inutili litigi e parole oltre che consigli fuori luogo .;)
 
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Antonello

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Il conduttore lavorava in un ristorante.... Purtroppo come accade ogni tanto, lui dice di non avere denaro, di tenersi pure i due mesi di deposito e stop...altrimenti non restituisce le chiavi dell'immobile, non toglie i suoi mobili e comunque se ne va a Venezia!
Ho consigliato alla proprietà di trovare un accordo. M. In questo caso, avendo lui anche un bimbo piccolo e una moglie, come si potrebbe procedere? Sfratto?

Consiglia la proprietà di lasciarlo andare, di tenersi i due mesi di deposito cauzionale e di darti incarico per reperire un nuovo conduttore.
E' la più economica strada che la proprietà deve perseguire.
Infatti, se il conduttore non restituisce le chiavi, non paga i canoni, si rende irreperibile e non porta via la mobilia, la proprietà deve intraprendere la causa di sfratto per morosità.
Il Giudice, se tutto va bene e dopo almeno sette mesi, condanna il conduttore e ordina lo sfratto per morosità.
Va richiesta l'assistenza dell'ufficiale giudiziario per poter accedere nell'appartamento con scasso della serratura da parte di un fabbro.
Il tutto dopo almeno quattro mesi dalla sentenza di sfratto ( 11/12 mesi dall'inizio della causa) ed a cura e spese della proprietà.
Se all'interno dell'appartamento non c'è mobilia dello sfrattato, la proprietà viene immessa nel possesso.
Se al contrario l'ufficiale giudiziario rinviene mobilia, la stessa viene inventariata e la proprietà viene nominata custode.
Ciò vuol dire che, a cura e spese della proprietà, i beni rinvenuti vanno portati nel capannone dell'Istituto Vendite Giudiziarie che provvederà alla vendita all'incanto e se tutto va bene e c'è sostanza la proprietà recupera qualche euro.
In difetto dovrà provvedere a pagare le spese.
Può anche chiedere l'assegnazione dei beni, ma è una strada che sconsiglio vivamente.
 

Antonello

Nuovo Iscritto
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Ghiga64, se non vuoi perdere definitivamente il cliente proprietario non accennargli nepure di sfioro del danno economico che gli procurerà il lato fiscale relativo allo sfratto.
 

andrea boschini

Moderatore
Membro dello Staff
Agente Immobiliare
Se fossi il Custode farei pagare un euro per la cancellazione delle ca.xa.te che di volta in volta bisogna andare a cancellare, perdendo tempo e non facendo altro di estremamente piu' utile... ragazzi che dos cocones
 

Mark79

Membro Attivo
Privato Cittadino
Senza nulla togliere a nessuno. . La cosa migliore da fare è chiedere a un avvocato d esperienza. Ognuno sa fare il proprio mestiere. . Ci sono tante sentenze che solo un esperto può interpretare.
 

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