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Utente Cancellato 7362

Ospite
Scusate per il titolo, ma non ne trovavo altro.
Prima di fare l'agente immobiliare ero nel settore assicurativo finanziario, entrato in crisi negli anni tra il 1999 ed il 2001, anno del crollo delle due torri gemelle. Proprio quella catastrofe creò le condizioni per un aumento vertiginoso dei premi assicurativi a livello mondiale e le compagnie da una immane disgrazia, madre anche dell'attuale crisi, ormai solo italiana, ne trassero un grande beneficio.

Morale: a quando una catastrofe, tipo crollo del 50% dei prezzi, farà da leva per uscire da questa nostrana crisi delle agenzie?

Oliverde.
 
crollasse del 50% il mercato immobiliare ci converrebbe tornare tutti a fare i contadini. La crisi attuale non è solo italiana, fai un giro in Spagna o Portogallo. Rispetto ad altri paesi, tipicamente quelli anglosassoni, l'Italia ha solo reazioni più lente, nel bene e nel male. qui Global house prices: Hong Kong phew-whee | The Economist puoi vedere un'analisi di quanto i prezzo degli immobili sono sovrastimati in relazione ai loro rendimenti.
Poi c'è il problema della fase di mercato di euforia precedente a questa crisi. I proprietari sono stati abituati che 1 mq nella tal zona valeva tot, senza distinguere le vere caratteristiche degli immobili. Adesso non è più così. Il piano, l'affaccio, gli impianti, anche solo come viene presentata la casa (coi mobili della nonna invece che pulita ed imbiancata) possono fare la differenza nel prezzo e sopratutto tra vendere e non vendere.
Lascia perdere gli articoli sui giornali, i giornalisti scrivono ciò che gli viene detto di scrivere, ed i report delle società che mirano a dimostrare le loro tesi. Vai a vedere i dati grezzi e prova ad interpretarli. http://www.agenziaterritorio.it/sit...immobiliare/20110314_Nota_IVtrimestre2010.pdf come potrai leggere è dal 2006 che il numero di compravendite è in calo. il dato di inizio 2010 che dava spiragli di ripresa non è stato poi confermato. Il dato più preoccupante è che lo siano nel commerciale e produttivo: nessuno investe.
 
ti ringrazio per i tuoi consigli, ma quando si vive in una zona di mare nel sud dell'Italia, lontani dalle grandi città, dove la crisi è perenne, rispetto al resto del paese, questa che stiamo vivendo è davvero epocale.
Neanche nel 1973 è stata così intensa, ma soprattutto, lunga. Sono stato abituato a lavorare in Milano, a vedere le cose con pragmatismo e ottimismo. Qui invece occorre munirsi di tutte le tue energie perchè l'ambiente te ne offre ben poche e poi, essendo un franchisee, la situazione peggiora con i costi continui. Ma sono altretanto sicuro che passerà, sicuramente passerà perchè nella vita ci sono sempre i tempi belli che hanno sempre accompagnato i tempi brutti.
Grazie.
 
Purtroppo esiste un GAP notevole tra il prezzo minimo (70.000) e il prezzo medio(110.000) ... ormai un prezzo minimo non esiste... l'immobile dal prezzo minimo si è spostato nella fascia media e quella media in quella alta.... non si possono spendere 120.000€ per 40 mq2, e magari scoprire che l'Agenti Immobiliari guadagna 20K ad acquisizione.

Il mercato è in squilibrio, non è un regime aperto , libero, ma sembra + un sistema di oligopolio , A.I+ proprietari vs Redditi bassi o medi, questa è una guerra , un conflitto aperto , tra economia imperfetta ed economia concorreziale,

Dico che il prezzo minimo non si trova né in periferia né in città vicine!

La gente normale non guadagna + di 1100€ al mese , una famiglia si ... ma hanno anche altre spese!!!!
 

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