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Ultima discussione in replica. Come poteva non essere quella che narra delle stupefacenti avventure di Carlina Acaulis, l'angelo vendicatore degli agenti immobiliari onesti e in regola con la legge?

Ricordate Carlina Acaulis, quella ragazza italiana, pugliese per la precisione, dalla bellezza straripante, alta 180 cm. misure 95 - 65 - 90, bionda, con capelli dorati come spighe di grano a giugno, peso 68 Kg, occhi di un profondo verde smeraldo, anni 24, gambe lunghissime e affusolatissime, volto con un’approssimata rassomiglianza a quello di Claudia Schiffer, di grande intelligenza e di notevole spirito comico, nonostante l’aspetto da Barbie, diplomata geometra e appena laureata in Architettura, che aveva deciso di aprire uno studio di mediazione immobiliare, dopo essere riuscita a prendersi il patentino camerale al primo tentativo?
La ricordate? Sì?
(Beh, difficile che passasse inosservata, sinceramente, benché come professionista della mediazione è solo alle prime armi.)
Ebbene, Carlina Acaulis si sposa!
Questa è la bella notizia: Carlina convola a giuste nozze! Una notizia che rallegra e mette di buon’umore, il giovane e il vecchio, il pratico e il sentimentale, il colto e l’inclita. L’arch. Carlina Acaulis diventerà la moglie di un affermato cardiologo di ottima famiglia che abita ed esercita nell’ Ospedale pubblico di un’ incantevole cittadina medievale e rinascimentale dell’ Umbria del nord.
I due si era conosciuti, per caso e in modo piuttosto romanzato, in una spiaggia dorata e isolata del Cilento e il sole, il mare cristallino, le carezze morbide del libeccio, il costume da bagno di lattuga (Carlina era vegetariana) indossato con elegante naturalezza da lei
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e, soprattutto, la complicità della Luna avevano fatto il resto: colpo di fulmine e matrimonio fissato dopo sei mesi!
Ciascuno di voi mi dirà: ma a me che me ne cala?
Se fosse stata, la mia, di moglie, pure pure, magari sarei stato l’uomo più felice del mondo, ma a questo punto….al massimo posso augurarle tanta felicità e figli maschi!
E no, vi assicuro!
Quello che sta per accadere a Carlina Acaulis riguarda tutti voi che fate il difficile lavoro dell’agente immobiliare, é di pertinenza di chi mangia un pane sudato e salato facendo il mediatore di case e riesce, a malapena, arrangiandosi e adattandosi alle più disparate situazioni, a sbarcare il lunario a fine anno.
A Carlina sta per capitare un fatto che lei non aveva assolutamente previsto, un avvenimento che è al di là della sua stessa immaginazione, una di quelle circostanza che la vita, a volte, svela all’improvviso senza nessun preavviso.
L’ Architetto Carlina Acaulis sta per ritrovarsi al centro di quello che possiamo definire un “giallo dell’anima”.
La vicenda nasce da un’azione di poco interesse, da una di quelle decisioni che le donne prendono frequentemente a motivo della loro femminilità:andare dal parrucchiere di fiducia.
Ma questa volta non si tratta di una messa in piega qualsiasi ma di un trattamento capillifero che precede di pochissimo la propria cerimonia nuziale! Una manipolazione delicata, unica, da fare con i guanti di velluto!
E poi Carlina Acaulis si trova in terra straniera, in Umbria, e, in quella pur splendida città dai diversificati fattori artistici, tra i quali spiccava la struttura architettonica di chiaro carattere rinascimentale, lei non aveva nessun parrucchiere di fiducia!
Però era intervenuta in aiuto la futura suocera che le aveva consigliato il miglior negozio di parrucchiere della città: “Lallo Gemiti, Coiffeur”.
Lallo Gemiti era un parrucchiere quasi anziano, ormai all’apice del successo professionale che aveva iniziato, figlio di un bracciante agricolo, da semplice e modesto ragazzo-spazzola che si guadagnava la scarsa mercede recandosi a fare le barbe e le “teste” ai carcerati e ai malati gravi dell’ospedale ma in seguito, col passare degli anni, per l’innata astuzia, per una certa connaturata ingegnosità ed intraprendenza e, soprattutto, per alcune importanti entrature di indubbi pezzi grossi della città ( frequentare carceri e ospedali significa fare delle belle conoscenze…) era riuscito ad aprire un negozio di parrucchiere di grande eleganza e di qualità, con ricchi arredi, insieme funzionali ed eleganti, per offrire ai clienti il miglior servizio e la miglior esperienza possibile.
Quello di Lallo Gemiti era una di quelle tante, belle ed esemplari storie italiane di successo imprenditoriale che hanno fatto della Penisola una delle prime sei Paesi più industrializzati del mondo.

Appena Carlina Acaulis entrò nell’ampio locale di Lallo Gemiti si recò alla desktop reception, rivelò le sue generalità e i suoi desiderata ( un taglio e una messa in piega “leggera” per capelli mossi e lunghi) all’efficiente segretaria che era in attesa, e poi, dopo pochi minuti, passò sotto le cure della lavatesta, una giovane ragazzotta alle prime armi, da un bel profilo etrusco, che le preparò, con una frizionata allo shampoo e al phon, alla vera e propria messa in piega.
Svolazzando e quasi camminando sulle punte apparve dal nulla Lallo Gemiti in persona a compiere la delicata operazione della messa in piega; Dopo aver distribuito la schiuma Lallo pettina i capelli delicatamente, partendo dalle punte e risalendo fino alla radice: in questo modo elimina gli eventuali nodi senza rischiare di spezzare il capello. Poi invita Carlina a mettersi a testa in giù e dà una asciugata con il phon, per togliere l'umidità residua, partendo dalla nuca….
Lallo Gemiti, un uomo alto, ossuto e piuttosto brutto, si dimostrava, nel suo lavoro, sicuro, gentile, professionale, e mentre stava svolgendo tutte le dovute operazioni che conosce, ormai a menadito, scruta con i suoi occhi acquosi e bovini la nuova venuta, la “straniera” di cui conosce, a malapena, il nome e il fatto che sta per sposarsi con il dott. Ascanio Pallonetti un noto cardiologo della città e rampollo di una delle famiglie più antiche della città.
Una bellissima ragazza questa Carlina, un vero colpo d’occhio, indubbiamente una delle donne più compiute, stilnoviste e “divine” che aveva visto in vita sua, se non la più bella in assoluto….
Lalllo Gemiti cominciava a pensare a mille...Aveva la testa che gli girava.
E ne erano passate di donne, quante! sotto i suoi ferri e sotto il suo phon in questi 35 anni di attività….Donne di tutti i tipi, gli stili, le classi sociali, femmine belle e brutte e di tutte le età…Ma questa era, allo stesso tempo, carnale e spirituale insieme, raffinata ma con delle guance succose come pesche e rosse come mele…Aveva un corpo bellissimo ma, dentro di esso, si intuiva il respiro di un’anima di una straordinaria energia vitale.
A Lallo era venuta un’idea….una tentazione quasi.
Carlina teneva gli occhi chiusi, si era completamente rilassata, aveva disteso i nervi, si sentiva al sicuro sotto le mani esperte di Lallo Gemiti….
Il parrucchiere stava per concludere la manipolazione capillifera, tenendo l’ultima ciocca, ancora calda, per l'ultima passata di asciugacapelli, e la stava arrotolando attorno alla spazzola tenendola così per almeno mezzo minuto, in modo che i capelli si raffreddassero in quella posizione e "prendessero la piega".
Chissà come reagirà questa mia bellissima cliente se glielo dico, se gliel’ accenno, se glielo prospetto…
Io non conosco lei, lei non conosce me, magari le farà piacere, probabilmente sarà di suo interesse se la gliela propongo. Dopotutto non è ancora sposata, magari sono ancora in tempo …Chissà se, il futuro marito, ha già provveduto….
Sono passati circa 50 secondi e Lallo srotola la spazzola, quindi arrotola la ciocca intorno al suo dito e la ferma alla base della nuca con una pinza.
Lallo sente addosso alla sua faccia il caldo umido, africano, del respiro di Carlina…
Adesso glielo dico, adesso, adesso…Adesso o mai più! Battere il ferro finché è caldo!
“ Scusi signorina! Mi sente?”
Carlina apre di scatto gli occhi e stava per annuire, quando Lallo Gemiti, con il phon acceso ancora a mezz’aria, con tutto il miele con cui poteva insaporire la sua voce, domanda, quasi vacillando, quasi soffiando:
” Gentile Signorina, le serve una casa da acquistare?”.

Appena uscita dal negozio del parrucchiere, la bellissima agente immobiliare arch. Carlina Acaulis, di una bellezza realmente scultorea, statuaria, quasi un Bronzo di Riace al femminile, ha la testa a posto ma, allo stesso tempo, i capelli animati da migliaia di diavoletti mossi, ghignanti ed agitati. Carlina Acaulis ha semplicemente un diavolo per capello. Se qualcuno, in quel momento avesse provato a fargli una carezza, un’ innocente blandizia, quel malcapitato avrebbe preso sicuramente una scossa da almeno 220volt!
Letteralmente arrabbiata, anzi ancora di più, furente, collerica come quasi mai era stata nella sua vita, Carlina aveva una espressione completamente alterata. Gli occhi fiammeggiavano per l’ira come tizzoni ardenti, le labbra ondeggiavano avanti e indietro come onde imbizzarrite, e il mento tremava e sussultava per l’agitazione. Sentiva dentro i suoi precordi il sangue bollente che gorgogliava e si rimescolava focoso ed impetuoso.
Ma come, quella mezzachec… di Lallo Gemiti ( ma che nome idiota e ridicolo!), quel rasatore di barbe, quel tosatore di pecore che mi viene proporre di comprare una casa!
A me!
A ME!
Addirittura un palazzotto medioevale!
Un affare sicuro posto tra il Duomo e La Porta Alta!
Una posizione panoramica, un collocazione prestigiosa, nel centro storico della cittadina umbra!
E tutto questo a chi?
A CHI?
Ad un architetto con tanto di laurea che svolge come professione l’agente immobiliare!
Ad un’agente immobiliare che si è sudata il titolo di dottore e che si è sottoposta al corso di formazione e all’esame di abilitazione presso la Camera di Commercio di Lecce! Ad una mediatrice che ha tutte le carte il regole per poter svolgere questa splendida attività!
Ma cos’è uno scherzo?
Una beffa?
Un’irrisione?
Una canzonatura calzata e rifinita?
E poi, non riusciva dimenticare ( ce l’aveva impressa sempre in mente come una fissa, un’ossessione…) quella faccia da fico secco di Lallo, atteggiata a una perfetta espressione da pesce lesso, nel momento in cui decantava le straordinarie e superbe qualità di quell’immobile: un vero pezzo unico….Un palazzetto storico appartenuto per secoli ai Marchesi Rubacavallo Di Piopposecco, una nobilissima schiatta di Signori del luogo, amanti delle Arti e della Cavalleria, una Casato la cui discendenza ormai si era estinta da più di secolo…Bla bla bla bla.....
La voce poi! Che brividi, che pelle d’oca, provocava a riascoltare quella voce con le orecchie della mente!
Quel timbro di voce dal tono flautato, melodioso, insinuante che carezzava fresca la pelle…Una falsità pura ed integrale, un suono ipocrita, una vibrazione bugiarda ma pregiata, di valore, misurabile a decine di carati più che di decibel!
“ Ma dottoressa, acquisti la mia casa vicino al Duomo, in pieno centro, fa proprio al caso suo…e del suo futuro marito. Lo conosco da una vita, - lo sa? - il dottor Ascanio, il suo promesso sposo. Bravissimo sia come persona che come cardiologo, molto studioso, con la testa a posto, poi di ottima famiglia, tutte persone a modo, oneste, simpatiche…
280 mq, piano nobile, recentemente ristrutturato nel pieno rispetto dei vincoli della Sovrintendenza delle Belle Arti, caminetto in legno… 8 camere, quattro con parquet e annessi, affreschi della scuola del Correggio sulle volte, tre bagni…parte del giardino privato….potrebbe mettere la macchina dentro il cancello, è possibile…posto tranquillo…la primavera, dovrebbe vedere, è uno spettacolo, il giardino comunale vicino, una sinfonia di fiori, di rose e di ortensie…poi la zona è tranquillissima, zona medievale a traffico limitato, zero confusione…la casa la deve vedere dottoressa, assolutissimamente!"
Quel grugno! Quel muso! Quella faccia! Come detesto quella faccia da fico secco, scavata, ossuta, secca e raggrinzita e con quegli occhi acquosi e bovini da triglia lessa…
Una facca da scaltro e da..fesso!
Una faccia da…Lallo!

“Dottoressa, il palazzetto è solidissimo con mura massicce quasi di un metro, è circondata da inferriate, grate… c’è un cancello, mai subito furti...…. Ultimamente è persino appartenuto ad un Fondazione Bancaria, i bambini che verranno,- a proposito, dottoressa, le auguro una felicità infinita e una numerosa prole - potrebbero giocare, sicuri, dentro il giardino privato…poche centinaia di metri e sotto c’è la fermata degli autobus, ….La stazione dopo ancora centro metri …. Negozi e scuole sono lì vicini, , siamo… nell’ombelico del mondo, mica ai confini della realtà….devo vendere entro poco, a tamburo battente, perché il proprietario che mi ha dato l’incarico, un Ingegnere Chimico, deve trasferirsi a Roma tra un paio di settimane…il maledetto lavoro…una mazzata all’improvviso…faccio un prezzo equo…giusto…investa dottoressa, è un affare….”

Vendo a tamburo battente?
Faccio un prezzo giusto?
Il proprietario ha dato l’incarico a lui?
Lui che vende?
Lui che fa il prezzo giusto?
Lui, lui…solo lui!
Ma sto sognando? Vagheggiando?
Sto costruendo castelli in aria?
Ma io chi sono?
Ma, allora, è lui l’architetto e io la parrucchiera?
Deve essere per forza così...
Un momento!
Un sortilegio mi deve aver spinto a credere di essere un architetto, una qualche fattura malefica mi ha costretto a prestare fede alla convinzione di stare esercitando la professione di agente immobiliare.
Che stupida sono stata!
E io che già mi vedevo con la mente di poter scalare tutte le cime dell’ intermediazione immobiliare le sommità delle compravendite e già mi immaginavo di trattare affari da milioni di euro in rarefatti ambienti internazionali!
Ora invece sono tornata bruscamente alla realtà. In verità é’ Lallo Gemiti che tratta affari da milioni di euro è lui che intermedia prestigiosi palazzetti medievali di assoluto valore!
E’ lui il mediatore che ha scalato, incontrastato, negli anni, le vette della professione immobiliare, mentre io chi sono di fronte a lui?
Una sciacquatesta laureata?

E’ passata qualche ora da questo fatto increscioso, la bellissima arch. Carlina Acaulis e il suo promesso sposo, il distinto dott. Ascanio Pallonetti, sono andati, abbracciati e felici, alla pasticceria “Carracini”, la più quotata della cittadina, a dare la loro autorizzazione, affinché spedisse le bomboniere e le partecipazioni di nozze al un selezionassimo elenco di indirizzi di parenti, amici e colleghi, per poi recarsi presso l’elegante Bar “Gargarozzo” a prendere un aperitivo prima di cena.
Seduti intorno ad un tavolino di marmo, dopo alcuni amabili lusinghe reciproche, tenere affettuosità, vicendevoli abbracci e casti baci, Carlina Acaulis, ormai calma e rappacificata col mondo e con se stessa e sempre più innamorata del suo bel Ascanio, prende dalla sua borsetta di tartaruga la carta di identità e la porge, con delicatezza, al suo prossimo marito e gli chiede di leggere forte e in modo sillabato alla Voce Professione; Ascanio non afferra il senso della domanda della sua bella ma, annegato nel verde profondo dei suoi occhi, risponde immediatamente con una voce forte e stentorea:
P r o f e s s i o n e A g e n t e I m m o b i l i a r e.

“Ma allora è vero che sono Agente Immobiliare! Me l’hai confermato tu stesso. Anzi, me l’ha attestato, in piena fede pubblica, fino a querela di falso, il documento ufficiale che mi hai appena letto! Non ci sono dubbi! Carta d’Identità dice, alla voce professione, Agente Immobiliare.
Sono una mediatrice immobiliare!
Uff...Che sollievo!
“Non riesco a capire cosa stai dicendo Carlina. Sono quasi due anni che sei agente immobiliare e adesso non ne sei più certa? Ma sei sicura di sentirti bene, cara?
“Non ti preoccupare, tesoro. Mai stata così bene! Sto come una leonessa! Ho tirato fuori gli artigli. Ho, da poco, maturato, nel mio intimo, una decisione coraggiosa ed irrevocabile. Forse era, già da tempo, in nuce e latente da qualche parte della mia anima ma, oggi, un fatto strano e, allo stesso tempo, scatenante una tempesta spirituale mi ha determinato ad una risoluzione assoluta, ad una decisione irrevocabile.”
“Una tempesta spirituale? Uè! non vorrai lasciarmi prima del matrimonio, spero? Non facciamo scherzi! Non riesco a seguirti oggi, Carlina, e poi hai una strana luce che ti balena negli occhi, Spiegati meglio!
“ Certo che ti voglio sposare e lo voglio per sempre, per l'eternità! Però, adesso, dammi indietro la mia carta d’identità, per favore. QUI C’E’ SCRITTO UN DATO INESATTO CHE VOGLIO ASSOLUTAMENTE CORREGGERE. A proposito, Ascanio, mi sai dire a che ora parte il treno del pomeriggio per Montecatini Terme?”


Carlina Acaulis era così persa nei suoi pensieri che,per poco, quasi non prestò attenzione all’altoparlante che, quasi gracidante, le annunciava che era arrivata alla stazione di Montecatini Terme.
Presa alla sprovvista, ritornò alla realtà, recuperò velocemente il suo piccolo bagaglio, si avviò spedita verso l’uscita scendendo in modo agile e scattante i pochi scalini che separavano la carrozza del treno dal selciato della stazione. Dopo pochi metri, facendosi largo, con decisione, tra la ressa vociante di turisti che approfittavano della bassa stagione per avvalersi delle Terme e degli alberghi a prezzi convenienti, arrivò sulla piazza antistante la ferrovia, chiamò un taxi, salì sulla vettura e si fece condurre all’Albergo degli Etruschi, uno dei più distinti della ridente cittadina toscana.
Dopo aver preso possesso della sua elegante suite, la bellissima agente immobiliare Carlina Acaulis, ancora prima di disfare il bagaglio e di darsi una rinfrescata, trovò e lesse il numero di telefono che custodiva gelosamente nella sua piccola agendina a forma di quaderno, premette i tasti corrispondenti del suo cellulare e chiamò L’ ORGANIZZAZIONE.
Attese pochi secondi poi parlò con essa per qualche minuto, il tempo necessario per ottenere le istruzioni del caso.
Poi, ottenuta il via libera, si recò di persona all’indirizzo indicatogli telefonicamente da un’anonima voce, non prima, però, di essersi data una rapida riassettata, schizzata di alcune gocce di un profumo egiziano e passato il volto con leggera nota di trucco.
Alea iacta est, il dato è tratto, pensò Carlina Acaulis, da qui, ormai, non si torna più indietro.
D’ora in poi, il mio destino è in mano alla potente Organizzazione.
Lei deciderà, fra pochi mesi, il mio futuro.
Ormai ho deciso in modo irrevocabile di cambiare il corso della mia vita, dopo il torto violentissimo ricevuto da quel Lallo Gemiti, quel tosatore di pecore, quell’ abusivo sfacciato, quel venditore di case a tradimento!
Me la sono legata al dito.
Carlina Acaulis non dimentica facilmente!
Altro che replicare ad uno schiaffo morale con due schiaffi morali.
Altro che occhio per occhio, dente per dente!
Roba antica!
Anticaglie preistoriche!
Non mi bastano, non soddisfano e non leniscono la profonda offesa ricevuta.
Devo contrattaccare usando tutte le armi che la moderna tecnologia mette a disposizione.
Se proprio devo farla, la devo fare grossa, molto grossa. Devo farla finita con questa vita e con i tipi alla Lallo Gemiti. E che il lupo se lo mangi!

Sabato 14 Gennaio 2012, Ascanio Pallonetti e Carlina Acaulis hanno finalmente detto sì. Sì, si vogliono per tutta la vita!
Ma questa loro volontà, liberamente manifestata e pronunciata davanti a don Luigi Marziali e a Dio, nella quiete ombrosa della chiesa medievale di Santa Rita, posta nel centro storico della cittadina di C.D.C. l’ hanno quasi sussurrata, raggianti e felici ma sereni. La felicità fa miracoli. Carlina era elegantissima e di una bellezza abbacinante, morbidamente fasciata dentro abito bianco di H. L.
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con i capelli biondi e ondulati appena ritoccati (da un altro parrucchiere della zona), ma sarebbe stata strepitosa anche infilata in un grezzo sacco di canapa ; nessun paggio, nessuna damigella; nessun fronzolo, solo tanti fiori intorno a lei, rossi, gialli, cremisi, bianchi, viola, tutti freschi di campo o di serra e tutti profumatissimi; Ascanio indossava, con innata signorilità, un raffinato tight di F. G.
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Una cerimonia toccante ed emozionante ma, in sostanza, fra pochi intimi. Gli invitati, più o meno importanti, si contavano sulle dita di una mano. Erano tutti di famiglie in vista della zona. C’erano, naturalmente, i genitori di lei, Mario e Mirella, i suoi due fratelli, sette fra zie e zii, alcuni cugini e nipoti, un paio di amiche di infanzia e tre colleghi agenti immobiliari, tutti venuti dal Tacco d’ Italia; la madre e il padre di lui, Margherita e Goffredo, la sorella, un’altra quindicina di parenti stretti e non. Praticamente non si erano mai incontrati prima, ma i sorrisi si sono sprecati e l’allegria ha fatto da padrone. C’era anche un collega cardiologo come testimone di lui e un’architetta d’interni come testimone di lei.
E poi, successivamente la cerimonia, tutti a pasteggiare a Villa Bottini, con antipasti di mare e di terra, ribollite, pappardelle al cinghiale, costate di fiorentine al sangue, crostini alla selvaggina. E con tanto vino bianco e rosso a riscaldare i cuori. Mentre fuori tirava un gelido e forte vento di Fortunale… Educatamente e prostrandosi in tante scuse, gli sposi avevano, poi, abbandonato il banchetto di nozze appena a metà consumazione e avevano, per questa ragione, anticipato il rituale doveroso del taglio della torta.
Auguri , voti, saluti, arrivederci, risa e strette di mano si erano sprecati in una confusione crescente e, dopo un ultimo brindisi generale con un ottimo spumante Franciacorta, i novelli sposi avevano celermente tagliato la corda, lasciando volentieri gli invitati al loro spassi e ai loro giri di danza.
Dovevano passare la loro romantica prima notte di nozze in un cascinale di campagna ad una decina di KM di distanza dalla città che, uno zio di lui, aveva messo completamente a disposizione, per benignità e amicizia, verso la nuova coppia di sposi. Poi, dopo aver trascorso un paio di giorni di completo relax nella pace della campagna umbra, Carlina e Ascanio avevano programmato un viaggio di nozze con destinazione Taormina e i suoi stupendi dintorni.
La terra di Sicilia è luminosa e splendida anche in inverno e soprattutto il clima, in questa stagione, é più tiepido, dolce e stuzzicante rispetto a quello, torrido e arroventato,
dell’estate.
Finalmente soli. Carlina ed Ascanio sono soli e sposati, soli e reciprocamente conquistati. Avevano davanti, come il pegno di una promessa, una nottata speciale solo per loro due. Ora potevano amarsi con passione e donarsi reciprocamente, non pensare più alle incombenze dei preparativi, ai parenti, al pranzo, alle bomboniere. Tutto finito. Tra due giorni dovevano solo fare la valigia per recarsi in viaggio di nozze nell’inebriante terra di Trinacria.
Lo zio di lui si era dimostrato veramente munifico, aveva organizzato le cose in grande: una villa solitaria tra ulivi e vigneti, una bella camera accogliente con champagne in ghiaccio e fragole in bella vista su un carrello, il servizio impeccabile e pulitissimo, con una bella vasca d’idromassaggio.
Un'atmosfera che più intima e soft non poteva essere. L’atmosfera era giusta, la situazione era complice, per quella notte speciale.
Eppure.
Eppure…
Se un qualche viandante si fosse smarrito, in quella notte buia e freddissima, nei paraggi della villa e si fosse appropinquato ad essa, circospetto e guardingo, per chiedere ai dimoranti un aiuto e un ricovero, avrebbe udito, suo malgrado, voci alterate e frasi scomposte come se due persone, chiaramente un uomo ed una donna, stessero bisticciando, azzuffandosi ed insultandosi…

“Me lo dici tu, Ascanio, perché io, Carlina Acaulis, agente immobiliare, iscritta regolarmente alla CCIAA, non possa svolgere altri lavori mentre tutti possono svolgere l’attività di mediazione immobiliare abusivamente?!

“ Ma via, Carlina, te l’ho già detto mille volte; l'unica via è quella di lavorare con onestà e professionalità, ricordando che tratti una materia "intima" come la casa; basta darle il rispetto che si merita. Dai, Carlina anch’io, questa sera desidero darti il rispetto che meriti, voglio trattarti “intimamente” come una casa, come la mia calda dimora…”!

“Ascolta Ascanio,ascolta amore mio, passerotto mio: Da un po’ di tempo mi faccio questa domanda, e purtroppo, ad oggi ,non sono riuscita a darmi una risposta. Cito testualmente: A NORMA DELLA L.N.39/1989, L'ATTIVITA' DI MEDIAZIONE DELL'AGENTE IMMOBILIARE E' VIETATA A CHI NON SIA ISCRITTO NELL'APPOSITO RUOLO TENUTO DALLA CAMERA DI COMMERCIO......La legge parla chiaro, ma poi la realtà è completamente diversa…Vedi, passerotto mio, ascoltami un attimo e seguimi nel ragionamento: quando inizi a lavorare nel settore della mediazione immobiliare ti accorgi che la situazione è totalmente differente da come vogliono farla apparire:correttezza, garanzie, lotta all'abusivismo...Ma di cosa stiamo parlando? Non ho mai visto tanta slealtà e illegalità nel settore come in questa città: in nessun altro lavoro ho riscontrato tante violazioni… ci sono questi abusivi…. sembrano piattole...che fanno gli affari e ti rubano il lavoro... loro non pagano tasse...non pagano affitti di negozio..non pagano il ragioniere ....loro ufficialmente non esistono, fanno un altro lavoro. Hai capito amore mio? Come ti voglio bene Ascanio, proprio tanto ma proprio tanto.”

“Allora dimostramelo mio gioiello, mio unico bene”

"A proposito di gioielli, Ascanio, adesso ti dico l’ultima perla, l’ultima chicca: qui, nella tua città, ho pure scoperto che sono quasi tutti agenti immobiliari. Alcuni esempi:Lallo Gemiti il parrucchiere, quel farabutto di tosa pecore, mi puzza assai; quello fa l’agente immobiliare a tempo pieno e per copertura gestisce un negozio di coiffeur, non il contrario. Ma lui è solo la capocchia di una lunga e nodosa fune…Poi c’è il salumiere che sta in cima a Via della Torre Medievale, il dentista di una mia amica, persino lui si mette a fare il sensale di ville; dice che i clienti del suo gabinetto medico sono diminuiti del 40%, a causa della crisi, e che bisogna arrotondare….! E lo sai, quel direttore di banca, proprio il direttore della tua banca, che con il suo fratello geometra e sua moglie commercialista….A me mi pare un’associazione a delinquere! Io dico: ma chi ci difende da tutto questo? Sfido che nella tua città di C. D. C. che conta 40.000 abitanti, operano solo 7 agenzie immobiliari regolari, invece delle solite 25 -30, secondo media nazionale! Se ci sono 50 abusivi, logica criminale vuole che non ci sia trippa per i patentati e i regolari.
Questa, io la chiamo mafia! E io che credevo che qui ci fosse un mercato poco dissodato, un terreno vergine….Passerotto mio”

“Carlina, mia Venere, mia Sirena ammaliatrice, sei tu il terreno vergine da arare….”

Ma Carlina, benché questa fosse la sua prima notte di nozze, aveva la testa altrove…Era partita per la tangente. Aveva assunto un profilo altero e professionale, lontano da qualsiasi dolcezza muliebre e disposizione amorosa.

“La verità è che la categoria degli agenti immobiliari non è difesa da nessuno. Da Nessuno! Dico, Nessuno! Siamo soli con noi stessi! Ci tolgono il ruolo, ci obbligano a fare l'antiriciclaggio (una perdita di fogli e di tempo), ci costringono a fare la Privacy nel Paese di Pulcinella. E poi dobbiamo confessare il nostro guadagno al Notaio! Ma lì, guarda un po’, la Privacy non vale! Il nostro sudatissimo guadagno è quasi additato al pubblico ludibrio….E adesso si sono inventati anche l’ACE! Non ti nego che se riuscissi a trovare lavoro da architetto la mia agenzia immobiliare la chiuderei !“

“Ma no! Non chiederla la tua agenzia, ma aprila, spalancala…”

Povero Ascanio, che non sapeva più come prendere la sua Carlina, in questo momento agognato da lungo tempo e che cominciava a sospettare che ci fosse qualcosa che non andasse…

“Sai Ascanio, a noi manca una tutela sindacale, la difesa, a spada tratta, delle nostre associazioni. Noi mediatori siamo troppo individualisti, pensiamo solo a noi stessi, ai nostri piccoli e meschini interessi, manca la protesta, e se questa c'è è fatta fiaccamente, all'acqua di rose. Dal 2007 ad oggi siamo stati massacrati dal mercato e da tutti i governi e persino dall’ Europa con la famigerata direttiva Bolkenstein, ma la Fiap e la Fimaa ci ripetono, fino allo sfinimento, un unico mantra: formazione, formazione e ancora formazione.
Poi le associazioni dibattono sulla modulistica, poi ci vendono il kit dell’ antiriciclaggio; per carità, la modulistica é importante, il riciclaggio è una pratica delicata ma da fare per obbligo di legge, ma litigare sulla modulistica e fare traffico con l’antireciclaggio mi sembra un po' deviante, vista la situazione grave nella quale versiamo.
Il fatto è che, mentre i nostri politicanti ci hanno imposto delle responsabilità che non ci competono, in cambio non abbiamo ottenuto nulla. Nulla, niente di nulla!”

Carlina si girava e rigirava sul letto di seta pura senza trovare pace.

“Carlina, sono io quello non ottiene nulla di nulla! Mi hai stufato, quasi! Mi sembri un pesce surgelato, uno stoccafisso! Ma che se ne frega dei tuoi comizi sindacali a difesa dei mediatori, mi pari Lucio Patussi, il capo della Fiap. C’e modo e modo, luogo e luogo, tempo e tempo. Io non immaginavo affatto la mia prima notte di nozze con in mezzo i mediatori abusivi! Scusa, ma siamo un po’ troppi! Credevo ci fossi solo io in questa stanza insieme a te. Guarda che mi stai mettendo in imbarazzo serio; mi sembra di dover mendicare ciò che dovrebbe essere naturale tu dia…”

“La DIA! Non me lo dire Ascaniuccio caro, uffa la DIA, sapessi che scocciatura…”

“Ma Carlina mi stai prendendo in giro o stai facendo la parodia di questa prima notte di nozze? Guardati, sei bellissima, tu fai giustizia alla beltà del creato ma non capisco cosa ti abbia preso. Ansia di prestazione? Estrema salvaguardia della tua purezza? Vergogna? Disagio? Turbamento? Non sarai mica frigida? Ma io ti piaccio? Io, povero e glabro medico cardiologo di un ospedale di provincia, come posso competere con un’ abbagliate bellezza come quella del tuo corpo scultoreo? Quanto varrà la mia conoscenza scientifica di fronte ad un Angelo Azzurro così spirituale e così carnale? Carlina, in nome della bellezza, dell’ arte, del godimento estetico, ti prego, iniziamo la battaglia che ha un solo nemico: la bruttezza, il materialismo, la mancanza di gusto della modernità. Basta con la volgarità della nostra epoca, immergiamoci nella sublime raffinatezza senza tempo dei sentimenti immortali, delle passioni ancestrali, degli istinti procreativi! I tuoi occhi profondi e scintillanti, la tua bocca seducente, il tuo petto generoso, i tuoi fianchi arrotondati, le tue bellissime, affusolatissime e lunghissime gambe….”

Carlina Acaulis posò, con un gesto morbido, la sua mano sulla bocca di Ascanio e asfissiò la sua frase per sempre…Poi si sedette in maniera composta sul talamo, ancora intatto e profumato di biancheria fresca di bucato e invitò, con un cenno, Ascanio a fare lo stesso. Lui, molto speranzoso di visitare finalmente mondi e orizzonti nuovi, accontentò subito sua moglie ma questa, come se seguisse il filo dell’ultima frase pronunciata da suo marito prosegui:” I miei occhi profondi e scintillanti, la mia bocca seducente, il mio petto generoso, i miei fianchi arrotondati, le mie bellissime, affusolatissime e lunghissime gambe, parole tue,…saranno le armi per combattere e sconfiggere l’abusivismo che tanto nuoce alla categoria degli agenti immobiliari”

“Eh, cosa hai detto Carlina? Ho sentito bene, oppure ho avuto un “miraggio”uditivo?” Ascanio aveva l’ espressione del viso paralizzata.

Carlina, avvicinandosi e abbracciando dolcemente il suo Ascanio, ripeté scandendo in modo netto le parole con un tono di voce grave e fondo :” Confermo. I miei occhi profondi e scintillanti, la mia bocca seducente, il mio petto generoso, i miei fianchi arrotondati, le mie bellissime, affusolatissime e lunghissime gambe…saranno le armi per combattere e sconfiggere l’abusivismo che tanto nuoce alla categoria degli agenti immobiliari E adesso, caro Ascanio, prima di fare l’amore, di devo raccontare una bella favola, la quale, se tutto andrà liscio come l’olio, diventerà leggenda! La leggenda di Carlina Acaulis. La donna che sconfiggerà l’abusivismo nemico dei mediatori immobiliari!”

“ Ah, meno male. Finalmente, dopo che mi racconterai la favola della buona notte, faremo l’amore! Non vedo l’ora! Un deciso passo avanti. Ma cosa significa il resto? Io non sono mica tanto d’accordo! Non ho nessuna intenzione di essere il marito cornuto di una leggenda! Questo ti deve essere ben chiaro! Sui tuoi occhi profondi e scintillanti, sulla tua bocca seducente, sul tuo petto generoso, sui tuoi fianchi arrotondati, sulle tue bellissime, affusolatissime e lunghissime gambe rivendico, in modo deciso e chiaro, la mia proprietà assoluta. Non saranno, per caso, anch’essi oggetto di mediazione?”

“ Ma no, broccolone! Non hai capito nulla! Io ti amo alla follia e amo solo te ma io, in quest’anno 2012, ho un lavoretto delicato da sbrigare e ho bisogno di tutto il mio corpo e di tutta la mia forza di volontà per riuscirci. La magnificenza del mio corpo muliebre sarà l’arma letale per sopprimere un po’ di abusivi, per eliminarli dal mercato immobiliare, per toglierli di mezzo una volta per sempre.”

“Io non ci capisco nulla, ho solo la speranza che questo sia un incubo dal quale presto avrò il sollievo di risvegliarmi. Ma tu chi sei? Ma chi ho sposato? Un killer? Un sicario? La signora omicidi? Mi viene da piangere. Aveva ragione la mia mamma a consigliarmi: mogli e buoi dei paesi tuoi!
Tu vieni dal tacco d’ Italia, dalla lontanissima Puglia. Ma cosa mi hai sposato a fare, per farmi crollare il mondo addosso? Per rendermi ridicolo? Ma cosa vuoi da me? Vuoi la mia rovina?” Ascanio aveva avuto un crollo di nervi.

Carlina, allora, si avvicinò e abbracciò sua marito forte forte, quasi strangolandolo, e, dopo averlo riempito di baci e averlo prontamente calmato con paroline rassicuranti, dolcissime e colme d’amore, lo sistemò affianco a sé e, con una voce flautata e calda, quanto mai sensuale, cominciò raccontare la sua favola bella:
“Allora Ascanio, prima di raccontarti il mio infallibile piano per sconfiggere l’abusivismo presso i mediatori ti devo domandare: ricordi quando, 4 giorni fa, sono andata, in treno, a Montecatini Terme?

“ Eri andata trovare una tua vecchia zia che stava lì passando le acque, se non sbaglio”

"Sbagli perché ti ho mentito. Scusami per la bugia, ma non potevo, allora, tradirmi e rivelare il mio piano che era ancora segreto. E lo è ancora ma, ora che sei mio marito, ho il dovere morale di fartene partecipe. Bene, ascoltami e apri le orecchie; ho aderito ad una potente organizzazione che mi permetterà di fare fuori un bel po’ di abusivi e di ripulire il nostro mondo. Da qui a otto mesi, dopo il viaggio di nozze a Taormina, mi attenderà un duro lavoro di apprendistato, un robusto e faticoso percorso di iniziazione, un tirocinio severo e inflessibile e mi aspetteranno tante rigorose prove di selezione dove non si potrà barare e nelle quali dovrò mostrare il meglio di me stessa. Ormai mi sono affiliata all’organizzazione e sarebbe tradimento uscire da essa. Il meccanismo si è messo in moto e ti devo garantire che l’organizzazione, che ha più di sessant’anni di vita, non ha mai fallito nelle sue prove e ogni anno, immancabilmente, riscuote successo e popolarità nel suo particolarissimo campo, specialmente nel sud d’ Italia dove, ovviamente è più seguita. Fra qualche settimana inizierò la scalata e speriamo nella mia affermazione…..Sai la… Corona sarà fondamentale nella mia vita futura, senza di essa io non potrò vendicarmi.
Essa sarà, per me, Sacra. Come la mia vendetta. Se sarò una sua proselita, l’adorerò quasi come una reliquia. Io sarò Unita ad essa per tutta la vita. Una volta entrati in quel ristretto club si rimane associati ad esso vita natural durante. Capito Ascanio?”

“ Come no! Vuoi fare una strage di abusivi, farti arrestare, andare in galera e essere condannata all’ergastolo! Una vera carriera criminosa. Ma cosa ti sei messo in testa? Ti ha dato di volta il cervello oppure sei sempre stata pazza e io non me ne sono mai accorto. Ma insomma, tu chi sei?”

Ascanio si era buttato a corpo morto sul letto e si era messo le mani sulla faccia.

“Sono tua moglie mio carissimo broccolone, mi pare, da oggi, Certamente, l’hai appena detto con la tua bocca: desidero fare strage di abusivi ma, attenzione, NON andrò in galera. La mia organizzazione non prevede questa possibilità! Ciò viene escluso a priori. Ho già parlato con essa del mio piano machiavellico e senza scrupoli e la cosa è piaciuta tantissimo alla sua direzione. La pianificazione del colpo sarà scrupolosa e non sarà dimenticato nessun particolare. Il meccanismo sarà oliato alla perfezione e spaccherà il secondo. Mi sono dato, e loro mi hanno dato, un anno di tempo per stroncare tutti o quasi tutti gli abusivi e mi hanno garantito che mi aiuteranno sensibilmente e che saranno sempre al mio fianco. Hanno detto, altresì, che mi daranno tutti i mezzi a loro disposizione per realizzare il piano e che ritengono che anche loro ne godranno notevolissimi vantaggi di immagine….Mi hanno anche garantito che le forze dell’ordine faranno la nostra volontà. Magari, credendo di stare facendo il loro puro e semplice dovere, saranno i nostri strumenti i nostri bracci armati della legge…..Ti ripeto il mio piano è veramente diabolico. Saranno tutti nostri alleati. Di me, dell’organizzazione e del piano parleranno per mesi Bruno Vespa, Michele Santoro, Gianluigi Paragone e tutto il circo mediatico della televisione italiana.
Carlina Acaulis soppianterà, in TV, Sara S.c.a.z.z.i., il mistero di Cogne e il delitto di via Poma in tutti i programmi televisivi di approfondimento. Dovrà essere per forza così se vogliamo schiacciare i vermi dell’abusivismo immobiliare.
Il nostro sarà una regolamento di conti mediaticamente orientato.
Pensa che ci sono lì, fuori da questa confortevole stanza, 80.000 agenti immobiliari - tanti sono padri e madri di famiglia con figli da sfamare da crescere - che si sentono oppressi da un vortice di normative, di adempimenti, di aggiornamenti continui, da costi di gestione ormai insopportabili, da un mercato in ritirata, da una burocrazia ottusa, da governi ostili e da associazioni di categoria deboli e indecise e che non individuano nessuno, proprio nessuno, neanche un cane, che tenda loro una mano. Vogliamo aiutarli? O vogliamo far finta di niente?
E intanto, l’abusivismo protervo, borioso ed alla luce del sole la fa da padrone in questa nostra Italia, in barba alle leggi e ad un semplice principio di civiltà.
Ecco, vorrei essere io, Carlina Acaulis, una semplice e disarmata agente immobiliare di 24 anni, una di loro, la vendicatrice di questa sopraffazione andata in cancrena, l’Angelo Sterminatore dei mediatori italiani. Vorrei fare cadere lo spadone pesante e tagliere di netto questo nodo d’iniquità.
Ci riuscirò? Non lo so. Vedremo. Io ce l’ha metterò tutta. Questa rappresaglia ormai è diventata una delle ragioni principali della mia vita insieme a te, amore mio. Ma questa urge, è pressante, incombe nella sua necessità mentre noi due dovremo stare insieme per tutta la vita.”

“Boh, Carlina non so cosa dire, non ho più le giuste coordinate mentali, mi sento confuso, ho la testa che mi gira ma parlarmi, questa notte, la prima notte di nozze, di vendette, di abusivi, di organizzazioni non so di che natura, di Angeli Vendicatori, di Bruna Vespa, di Santoro…ecco… mi sembra una cosa che non stia né in cielo ne in terra. Io mi arrendo…Per caso, stiamo su Scherzi a Parte?”

“Ma quale Scherzi a Parte! Ho capito di aver sbagliato. Non ho agito con tatto e psicologia. Ho calcolato male i tempi e non ho considerato quella che poteva essere una tua normale reazione. Ti dovevo dire tutto prima…Oppure fra un mese…Ormai, però, è fatta…Ora, mi inchino davanti a te, Ascanio, mio dilettissimo marito, e mi scuso, dal più profondo dell’animo, di averti rovinata la prima notte di nozze ma giuro, formalmente e solennemente, spietata e feroce vendetta e prometto crisantemi contro quel branco di abusivi che rovinano la vita ai mediatori patentati, regolarmente iscritti alla Camera di Commercio e tolgono il pane loro di bocca. SE DEVO PROPRIO FARLA, la coscienza e l’onore mi impongono DI FARLA GROSSA.
E adesso, Ascaniuccio mio, spalanca le orecchie, perché ti spiegherò, per benino, tutto nei particolari….”

Dopo un’ ora di un colloquio fitto fitto, ricco di sorprendenti rivelazioni e di incredibili scoperte, Carlina ed Ascanio, costui notevolmente rinfrancato e tranquillizzato, orgoglioso di aver sposato una donna affascinante ma anche dotata di forte personalità, di straordinario coraggio e di intelligenza quasi mefistofelica, finalmente si possono conoscere biblicamente….
( Da fonti di intelligence si verrà, dopo un po’ di tempo, a sapere, che quella notte, sotto QUEL punto di vista, non fu per nulla strepitosa….)


Passano otto mesi di vita in comune. Ascanio è tornato a suo lavoro di cardiologo nell’ospedale civico della sua città. Carlina, invece, come da sua previsione, riesce ad arrampicarsi nell’ Organizzazione fino a dare la scalata ai vertici. La sua bellezza, la sua intelligenza, la sua tenacia e il suo stile colpiscono tutti.
Lei ha colpito tutti al cuore. Dovrà ancora colpire al cuore gli abusivi…questo è il suo obbiettivo. Si allena facendo palestra e jogging, addestra il suo corpo con l’equitazione e con il nuoto, si istruisce camminando in punta di piedi e marciando con i pesi sulla testa… si tempra sparando con la pistola al poligono per sviluppare durezza nel carattere e saldezza nei nervi…



Carlina è sempre diretta, puntuale e coi piedi per terra. E’ una ragazza senza fronzoli. Adesso non si può permettere infiorettature. Deve badare al sodo. Se dice una cosa una volta, non la ripeterà una seconda. E se tu non l’hai afferrata subito, peggio per te. Ha un’ottica estremamente sensibile sulle cose. La sua passione e il suo amore sono molto concentrati. Su Ascanio e sulla vendetta contro gli abusivi. E’ di una bellezza abbagliante ma, allo stesso tempo, non è una che fa le cose per essere oggetto di attenzione. È amorosa e dolcissima con Ascanio perché lo ama. E’ affabile ma fredda con gli altri. È molto frugale. Persino vegetariana anche se acconsente, in via eccezionale, ad una moderata dieta di carne. Ma non beve alcolici. Non ha nessuna intenzione di appesantire il suo corpo che deve conservarsi magro e scattante per il suo scopo ultimo. Ma è un’ottima cuoca come solo le pugliesi sanno essere. Per Ascanio e i suoi amici cucina manicaretti e ghiottonerie da leccarsi le orecchie ed è una delle migliori cuoche che la città di C.D.C abbia mai sperimentata. È molto raro incontrare una donna di tale bellezza che sia capace di mettere insieme due favolosi pasti al giorno senza essere assolutamente stanca.

Finalmente, dopo tanto attendere e dopo tanto penare siamo arrivati al dunque, alla prova decisiva.
Infine, da ultimo, concludendo, una volta per tutte, come aveva solennemente giurato…CARLINA ACAULIS COLPISCE AL CUORE!
FINALMENTE LA VENDETTA: SPIETATA, DURA, SANGUINOSA, CON MOLTE VITTIME!
Un unico colpo ma preciso e che fa subito centro!

Lo annuncia, dalla ridente città di Montecatini, la voce familiare ma emozionata di Fabrizio Lazzi:
“Dalla Sala Grande delle Terme di Montecatini, davanti ad una platea televisiva di milioni di italiani, ho il piacere di annunciare che Miss Italia 2012 è la concorrente numero 36, CARLINA ACAULIS. E’ lei che vince la CORONA della più bella d’Italia! Carlina merita, da tutti voi, un lungo e caloroso applauso! “
Gioia, emozione, confusione, fracasso, coriandoli colorati, musica trionfale, lustrini luccicanti, applausi calorosi, urla del pubblico, la giuria che si complimenta, tutte le ragazze concorrenti che la circondano quasi soffocandola…Il Presidente della giuria Raul Bova che le sistema la Corona in testa…sorrisi, pianti, flash dei fotografi, gli assistenti di studio che, indaffarati, le dicono “un po’ più a destra ecco fermati dove c’è il segno di vernice”….
” Su dategli una sedia per le intervista televisiva”
“ Fra un ora c’è l’incontro con la stampa, bisogna sbrigarsi”.

Ma tutta questa atmosfera di concitazione, questo clima di eccitazione e di esaltazione passa come acqua sulla roccia nell’animo temprato di Carlina.
Questa cornice colorata, festosa e stordente, tipica del successo effimero non le interessa, a lei interessa La Corona di Miss Italia che ha appena conquistata: essa sarà la sua Sacra, quasi soprannaturale, arma per sparare, ad alzo zero, addosso agli abusivi che pullulano nel sottobosco del mercato immobiliare e per eliminarli nella gran parte.
Il flusso dei pensieri nella testa infuocata di Carlina era inarrestabile:
“Lallo Gemiti e tutti quelli come te: mò so cavoli amarissimi !!! Dove ti potrai andare a nascondere? Non scapperai dalle tue responsabilità. Sarò la Vendicatrice più bella dell’universo ma la mia vendetta si abbatterà sopra di te ugualmente pesante e ponderosa!
Questa Corona sarà La Spada dell’ Angelo Sterminatore che si abbatterà, tagliente, sul collo di abusivi e di sensali un tanto al chilo!
Con queste gambe, con questo seno, con questo viso, con questi occhi, ma, soprattutto, con la mia tenacia ed intelligenza, dopo otto mesi di selezioni, sfilate, passerelle, defilé e marce, intramezzate ad esercizi fisici, a giochi sportivi, a lezioni di ballo, ad addestramenti quasi militari e a valutazioni e a votazioni più spietati dei percorsi di guerra, sono arrivata, sul serio, in cima all’ Everest!
Bene, da questa fortunata ed dominante posizione tutti gli italiani, adesso, potranno sentire, agevolmente, le mie urla e le mie proteste che sono quelle, finora inascoltate e neglette, di tutti gli agenti immobiliari.
Le loro lamentele e la loro indignazione, adesso, entreranno nelle case di tutti i telespettatori tramite le trasmissioni tipo Porta a Porta…Io sarò semplicemente il loro megafono! La mia vittoria, certificata da questa Corona, sarà incrollabilmente UNITA alla loro rabbia crescente che ci permetterà di deporre tanti mazzi di crisantemi sopra le saracinesche chiuse degli uffici prossimamente deserti degli abusivi…”

La voce confidenziale ma decisa di Fabrizio Lazzi la richiamò alla realtà, che poi si presentava come magnifica ed esaltante:
“Venga Carlina Acaulis, ecco… si accomodi su questa poltrona di fronte alla telecamera centrale. Ecco… lei ha veramente COLPITO AL CUORE la giuria tecnica e quella popolare con il suo straordinario fascino; lei ha vinto con un larghissimo margine, circa il 70%, sulla seconda classificata, la numero 19, Gregoriana Facchino che pure ha sfoggiato una notevole bellezza; ecco… alla luce di tutto ciò, ci faccia partecipe delle sue primissime impressioni su questo suo innegabile trionfo”.

Carlina erano otto lunghissimi mesi che sognava e attendeva questo preciso momento, quello della prima intervista a caldo, quella che la nuova Miss Italia rilasciava 15 minuti dopo la vittoria; un momento delicatissimo che non poteva rovinare con una risposta banale e convenzionale; doveva subito attaccare e dichiarare guerra al suo nemico: l’abusivismo immobiliare; lo doveva fare immediatamente, per conquistare velocemente l’attenzione e la complicità dell’immensa platea televisiva che era da espugnare con la prima frase provocatoria e spiazzante, la quale doveva forare lo schermo ed essere riportata, domani da tutti i giornali, in bella evidenza. Adesso, in quest’istante fatale, doveva dimenticare la vittoria e la tensione, fare pressione su se stessa e concentrarsi su quello che doveva esattamente dire e su come lo doveva dire; se la diceva giusta, con il tono adatto, la sua frase avrebbe innescato immediatamente un effetto mediatico a valanga che avrebbe, dopo poche settimane, travolto e seppellito schiere di allegri abusivi…Carlina chiuse quasi gli occhi per l’ ansia e, facendo estremo appello alla sua memoria, disse la fatidica frase che aveva imparata a memoria: “ Caro Fabrizio, ecco… vorrei rispondere alla sua domanda, se permetti, con un'altra domanda, coinvolgendo la splendida ORGANIZZAZIONE del premio e la sua principale responsabile: mi dica, signora Patrizia Mitiliani, nella lunga storia di questo bellissimo concorso, ormai più che sessantennale, si è mai riscontrato un caso di una Miss Italia ABUSIVA?”

Nei successivi 35 inviti televisivi, Carlina Acaulis che era ritenuta dalla critica televisiva la più bella Miss Italia in assoluto insieme a Miss Italia 2011 Daniela Ferolla e a Miss Italia 1941 Adriana Serra, non dimenticò mai di attaccare il grave problema dell’ abusivismo nel settore immobiliare, facendolo diventare familiare per gli italiani; denunciò a più riprese, senza paura, senza requie e senza pietà, in diretta tv, la sua bestia nera, la causa prima di tutta questa perfetta e legittima macchinazione messa in atto, e cioè Lallo Gemiti e altri suoi scagnozzi, sostenuta, in questa sua accusa, da alcuni testimoni oculari che, misteriosamente ma provvidenzialmente, erano sbucati fuori dal nulla, desiderosi, anche loro, di un quarto d’ora di celebrità e di una comparsata a Porta a Porta ( potenza della televisione! Questa volta indirizzata a favore della ramazza della Giustizia ) e invitò, vivamente e continuamente, tutti quelli che conoscevano abusivi e sensali senza patentino a farsi avanti e a smascherarli, senza timori. All’organizzazione, che gestiva il concorso di Miss Italia, una gara nata nel 1939 e che era da tempo in declino e che non riusciva più ad attrarre il grosso del pubblico italiano, non parve vero poter svecchiare la propria missione e rianimare la proprio attività, legando il concorso di bellezza all’ immagine di una vincitrice impegnatissima a fare giustizia, a raddrizzare torti e a punire storture. Essa diede a Carlina Acaulis tutto l’ appoggio della sua macchina produttiva e il sostegno della propria società di pubbliche relazioni. Il tema dell’abusivismo a danno degli agenti immobiliari divenne uno degli argomenti più dibattuti dal popolo italiano. Insospettabili massaie, modesti operai, inappuntabili impiegati, cominciarono a denunciare, per senso di giustizia, per invidia sociale, per una rappresaglia personale, per ansia di protagonismo, i loro vicini di casa, i loro portieri di condominio, i loro macellai, gli edicolanti sottocasa. Lo stanamento dell’abusivo rischiò di trasformarsi in una caccia alle streghe. La nostra eroina ebbe qualche guaio, qualche denuncia e qualche querela per diffamazione ma l’enorme impatto mediatico che aveva provocato – mai si era vista una Miss Italia così bella, intelligente e battagliera e così attenta alla giustizia – risvegliò le Camere di Commercio dal loro torpore, costrinse Carabinieri, Polizia e Guarda di Finanza, sotto la spinta mediatica e lo sdegno dell’opinione pubblica, a mettere a punto e a coordinare un capillare piano nazionale di repressione del fenomeno dell’abusivismo professionale ed infine, dopo alcuni interpellanze parlamentari da parte di più partiti, il governo tecnico di Mario Monti, varò una severa ed efficace legge di prevenzione e di repressione del fenomeno dell’abusivismo professionale che portò all’arresto di Lallo Gemiti e di altre centinaia di incalliti abusivi incalliti. Mentre altre migliaia di irregolari preferirono riconvertirsi in qualche altro settore per evitare il pericolo di finire sotto processo.

Intanto, su ogni saracinesca di un ufficio di abusivo che si chiudeva, una mano misteriosa deponeva un mazzetto di crisantemi a memoria di un epico successo della legge sull’illegalità.

Miss Italia 2012, Carlina Acaulis, aveva finalmente consumata la sua vendetta.


.Post scriptum

Dopo tre anni dai fatti sopra raccontati, Carlina Acaulis, ormai rientrata nei ranghi della quotidianità, moglie felice di Ascanio e madre della piccola Laurenzia, ricevette, da una prestigiosa delegazione di agenti immobiliari italiani, tra i quali ci fa piace ricordare Lucio Patussi, Silvana Bagnagudi, Andrea Boschetti, Umberto Granprincipe, Antonello Sassaru, Marziana Nitida, Maria Antonia Ferrara, Antonio Triso, Maurizo Zuccherini, Donatella Cuneo, Carlo Sgarbuglio, Akab Novara, Anna Capanna, Robynho, Fabrizio Pellizzaro, Alessandro Frizzoli, Skylab, Stefania Brancaterra, capitanati Giorgio Frumento, Custode della più importante Community italiana di agenti immobiliari e cioè Immobilio, dicevamo Carlina Acaulis ricevette la Medaglia di Merito al Valore Immobiliare, in quanto la sua straordinaria battaglia contro l’abusivismo, vinta con successo, fece diminuire del 65% il numero degli abusivi in Italia e permise ai mediatori in regola con la legge di conquistare nuove importanti fette di mercato.
 

Graf

Nominato ad Honorem
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Voglio fortemente sperare che, prima o poi, la realtà superi la fantasia....
E che appaia all'orizzonte una Carlina o un Carlino che faccia le pulizie di primavera nel vostro settore....Ne avete un urgente bisogno.
images

:ok:
 

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