Graf

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Camionisti, tassisti, autisti, farmacisti, avvocati, benzinai, contadini, pescatori, operai, cassintegrati e ora anche i pastori sardi. Tutti mobilitati. Da giorni assistiamo, sulle strade italiane, a scioperi, serrate, blocchi, ad agitazioni di forconi. Si sogna la rivolta, la “moneta popolare”, addirittura, la secessione.
Si grida a squarciagola contro il governo, contro i politici, si protesta “contro i rincari” e “contro gli sprechi”.
Il malessare della Nazione è in crescita, esso sta spontaneamente montando in quasi tutti i settori economici e lavorativi.
E se i vari flussi di ribellione si saldassero insieme? Quale potrebbe essere la loro forza d’urto?
Assisteremo presto, anche in Italia, ad una “primavera araba”?
Si passerà dalla piazza Tahrir alla piazza dei Tir?
:domanda:
 

Antonio Troise

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Povera patria (Franco Battiato)

Povera Patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'e` il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene
.

Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese e` devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza piu` calore?

Non cambiera`, non cambiera`
no cambiera`, forse cambiera`.

Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali,
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.

Non cambiera`, non cambiera`
si` che cambiera`, vedrai che cambiera`.

Voglio sperare che il mondo torni a quote piu` normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli piu` di dittature,
se avremo ancora un po' da vivere...
la primavera intanto tarda ad arrivare.
 

Antonello

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Il malessare della Nazione è in crescita, esso sta spontaneamente montando in quasi tutti i settori economici e lavorativi.

Quando alla popolazione che chiede lavoro e possibilità di poter dar da mangiare alla propria famiglia si risponde con la liberalizzazione delle tariffe forensi, c'è da aspettarsi veramente di più della "primavera araba".
 

GladiusAgenteEst

Membro Junior
Camionisti, tassisti, autisti, farmacisti, avvocati, benzinai, contadini, pescatori, operai, cassintegrati e ora anche i pastori sardi. Tutti mobilitati. Da giorni assistiamo, sulle strade italiane, a scioperi, serrate, blocchi, ad agitazioni di forconi. Si sogna la rivolta, la “moneta popolare”, addirittura, la secessione.
Si grida a squarciagola contro il governo, contro i politici, si protesta “contro i rincari” e “contro gli sprechi”.
Il malessare della Nazione è in crescita, esso sta spontaneamente montando in quasi tutti i settori economici e lavorativi.
E se i vari flussi di ribellione si saldassero insieme? Quale potrebbe essere la loro forza d’urto?
Assisteremo presto, anche in Italia, ad una “primavera araba”?
Si passerà dalla piazza Tahrir alla piazza dei Tir?
:domanda:

Sinceramente hanno poco da "abbaiare" per me, la maggior parte delle liberalizzazioni sono giuste. Non capisco a che serve accanirsi tanto contro di esse. Quando la professione richiede qualcosa di specifico, se hai gli studi la fai...se no te la prendi nel posto lo stesso perchè liberalizzare non significa far aprire tutto a tutti...quando la professione non richiede nulla di specifico invece, a che pro mantenere chiuso il diritto di esercitarla? Conosco 1 pò, il mondo dei taxisti e degli NCC, tanto per esempio...dire che è una filiale di Regina Caeli è essere gentili...e non capisco perchè riservargli i trasporti pubblici su autovetture, se uno ha la patente KB deve poter esercitare, benchè la banda di delinquenti non ne sia felice...non dev' essere un problema della gente onesta o del governo. Io sopratutto i taxisti che fanno macelli, li precetterei tutti così ritornano da dove la maggior parte di loro proviene...:^^:
 

Antonello

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Sinceramente hanno poco da "abbaiare" per me, la maggior parte delle liberalizzazioni sono giuste.

Il popolo non sta "abbaiando" (salvo che dalle tue parti sia naturale latrare o ringhiare al posto di discutere).
Il popolo non si attendeva da questo "strano e sgradito governo" le liberalizzazioni delle pompe di carburante, delle tariffe dei commercialisti e di tutte le altre amenità partorite.
Si attendeva l'immediato taglio degli enormi sprechi della "cosa pubblica" e l'immediato taglio alle doppie e triple pensioni e stipendi indebitamente percepiti dai soliti ignoti.
Si attendeva l'immediata confisca, da parte di Equitalia, dei beni ricadenti nel territorio italiano e di appartenenza allo Stato del Vaticano, moroso da anni per le tasse non pagate, alla stregua dei cittadini italiani.
Si attendeva equità e serie riforme utili al paese.
Considerato che questo "strano e sgradito governo", a distanza di tre (3) mesi, nulla ha fatto di quanto atteso, il popolo ha cominciato a gridare (non abbaiare) la propria rabbia e disperazione (vedi i programmi in onda nelle televisioni sulla Sardegna e Sud Italia).
Ha visto bene Graf quando scrive:
E se i vari flussi di ribellione si saldassero insieme?
.
I flussi dei commercianti, dei trasportatori, dei titolari di partita IVA, dei pastori, degli agricoltori, ecc., si stanno già saldando in un'unica forza d'urto in tutta italia.
 

m.barelli

Membro Attivo
Professionista
Non potrebbe essere che la partita si giochi sulla quella linea sottile che separa chi è consapevole che la crisi non è solo finanziaria e che cerca umilmente di migliorare e trovare onestamente nuove strade e chi. pur di non rinunciare alla propria ignoranza ed al proprio isolamento, punti sull’imbarbarimento generale per cercare di trascinare tutta la società al suo livello?
Un saluto
 

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