rubens

Membro Attivo
Professionista
Buon anno a tutti volevo aprire una discussione sulla validità e revocabilità del testamento con data più recente.
Sono stati pubblicati due testamenti olografi dove il testatore lascia(in quello antecedente) la sua abitazione ad un figlio e in quello successivo la leggitima ai figli (compreso il figlio a cui ha lasciato la sua abitazione) e per tutto il resto istituisce la moglie erede.
Secondo la sentenza n.4617 del (22 marzo 2012) se non è espressamente revocato il testamento posteriore ed il successivo è inconpatibile con le disposizioni dettate dal posteriore questi annulla solo alcune volontà testamentarie.
La domanda é:
secondo voi il primo è incompatibile con il secondo???
 
S

smoker

Ospite
quote="Graf, post: 266309, member: 9824"]Meglio porre il quesito ad un notaio....[/quote]

c' è aria di contenzioso.......... meglio l' avvocato...........

Smoker
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
Se c'è aria di contenzioso, puoi chiedere a chi vuoi ma l'aria resta di contenzioso.
Biosognerebbe che ognuno chiedesse ad un notaio diverso di sua fiducia.
L'interpello agli avvocati (ciascuno il suo) potrebbe avere esito pro-contenzioso, dato l'interesse dell'avvocato a far nascere la lite. Il notaio sarebbe più neutro.

Nel caso specifico : bisognerebbe sapere da cosa è costituito l'asse ereeditario e se l'abitazione citata nel primo testamento può rappresentare l'intera legittima del figlio o sostanzialmente una porzione di questa.
Mi spiego meglio la legittima del figlio ( del primo testamento) dovrebbe contenere l'abitazione in tutto od in sostanziale parte.
In questo caso riterrei i due testamenti compatibili ed entrambi validi.
Se ciò non potesse avvenire ( asse ereditario costituito solo o quasi solamente dall'abitazione ) i due testamenti sarebbero incompatibili e varrebbe solo il secondo.
Non sono notaio.
 

rubens

Membro Attivo
Professionista
L'asse ereditario è composto anche da partecipazioni societarie che non dico hanno lo stesso valore ma quasi.............................
 

H&F

Membro Assiduo
Professionista
L'asse ereditario è composto anche da partecipazioni societarie che non dico hanno lo stesso valore ma quasi.............................
Quindi la mia interpretazione sarebbe :
-i due testamenti non sono incompatibili, ma sono entrambi validi.
-nella divisione agli altri andranno le partecipazioni societari ed il conguaglio fra il valolre della casa e la quota leggittima del figlio che deve ricevere la casa e dare la differenza agli altri eredi ( l'abitazione quasi sicuramente eccederà la quota riservata ).
Il concetto, che adotto nel pensare ciò, è che il padre ha provveduto a specificare come va diviso ( consapevolmente od inconsapevolmente) l'asse ereditario di una successione testamentaria indicando cosa tocca ad un figlio, salvo conguagli di legge eccedenti la quota leggittima.

Questo non vuol dire che tutti gli eredi possano essere d'accordo.
L'alternativa se non accettano questa o l'altra soluzione ( solo il secondo testamento ) adire il magistrato che in minimo 10 anni e con grandi spese legali deciderà. Non vedo altre alternative.
O l'accordo sulla mia "lettura" /solo secondo testamento, con casa da dividersi, oppure il Tribunale.
Ma il figlio (con abitazione ) è contento ?
Oppure la madre vuole l'abitazione ?
Gli altri figli non hanno granchè da obiettare nel con la mia lettura nè con il secondo testamento.
Fammi capire, se credi, le varie parti come vivono la questione.
 

rubens

Membro Attivo
Professionista
Scusami ho molto gradito la tua risposta(rifletto).......visto che nel controllare bene le due copie testamentarie sembrano un pochino diverse ad occhio nudo si può nel frattempo chiedere una perizia calligrafica(conosci un perito validoooooooooooo) grazie.
 

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