Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Gentili colleghi e utenti del forum, sono davvero curioso di conoscere la vostra opinione in merito ad una situazione borderline a cui ho potuto assistere.
Tutti sappiamo che un agente immobiliare deve comunicare alle parti informazioni in proprio possesso che potrebbero essere rilevanti ai fini della corretta valutazione dell'affare, recenti sentenze hanno anche aggiunto che l'agente immobiliare deve avere una condotta professionale verificando le informazioni che diffonde o almeno chiarendo che si tratta eventualmente di informazioni non ancora verificate. In pratica: trasparenza.
Ma se un agente immobiliare, a contratto concluso (in prossimità del rogito) riceve una confidenza da parte del proprietario in merito a situazioni condominiali particolari, come il comportamento definito "da matto" di uno dei condomini confinanti che ha l'abitudine, pare, di fare moltissimo rumore in orari notturni, che deve fare? Oltre tutto la confidenza si è conclusa con un chiaro "ho venduto proprio per questo"...
Non risultano cause in corso, o meglio la parte venditrice dice di averle portate a termine con una transazione pochi mesi prima, perché, sempre in confidenza, mi ha detto che quella abitudine rumorosa lo aveva indotto a denunciare il vicino il quale si era vendicato con denunce infondate.
Si tratta di informazioni davvero riservate, non oggettive, non verificabili. Io credo che sia più giusto non parlarne alla parte acquirente, la cosa violerebbe la privacy delle parti che per quanto noto hanno avuto una lite privata che non ha coinvolto il condominio.
In generale, a parte il caso concreto che ho sottoposto, secondo voi a contratto concluso, se si viene a conoscenza di informazioni rilevanti, sussiste ancora l'obbligo di informazioni delle parti?
Saluti!
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Gentili colleghi e utenti del forum, sono davvero curioso di conoscere la vostra opinione in merito ad una situazione borderline a cui ho potuto assistere.
Tutti sappiamo che un agente immobiliare deve comunicare alle parti informazioni in proprio possesso che potrebbero essere rilevanti ai fini della corretta valutazione dell'affare, recenti sentenze hanno anche aggiunto che l'agente immobiliare deve avere una condotta professionale verificando le informazioni che diffonde o almeno chiarendo che si tratta eventualmente di informazioni non ancora verificate. In pratica: trasparenza.
Ma se un agente immobiliare, a contratto concluso (in prossimità del rogito) riceve una confidenza da parte del proprietario in merito a situazioni condominiali particolari, come il comportamento definito "da matto" di uno dei condomini confinanti che ha l'abitudine, pare, di fare moltissimo rumore in orari notturni, che deve fare? Oltre tutto la confidenza si è conclusa con un chiaro "ho venduto proprio per questo"...
Non risultano cause in corso, o meglio la parte venditrice dice di averle portate a termine con una transazione pochi mesi prima, perché, sempre in confidenza, mi ha detto che quella abitudine rumorosa lo aveva indotto a denunciare il vicino il quale si era vendicato con denunce infondate.
Si tratta di informazioni davvero riservate, non oggettive, non verificabili. Io credo che sia più giusto non parlarne alla parte acquirente, la cosa violerebbe la privacy delle parti che per quanto noto hanno avuto una lite privata che non ha coinvolto il condominio.
In generale, a parte il caso concreto che ho sottoposto, secondo voi a contratto concluso, se si viene a conoscenza di informazioni rilevanti, sussiste ancora l'obbligo di informazioni delle parti?
Saluti!

Secondo me non è tanto un problema di essere obbligati ad informare l'acquirente (l'operazione era già stata conclusa) quanto il fatto che il venditore possa un domani dire di aver informato il mediatore in fase di incarico. Il tutto per scaricarsi parzialmente dalla responsabilità della mancata comunicazione a parte acquirente.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Secondo me non è tanto un problema di essere obbligati ad informare l'acquirente (l'operazione era già stata conclusa) quanto il fatto che il venditore possa un domani dire di aver informato il mediatore in fase di incarico. Il tutto per scaricarsi parzialmente dalla responsabilità della mancata comunicazione a parte acquirente.
In effetti capita, anzi è una delle attività preferite dai clienti colti in fallo...però la cosa è stata detta in confidenza, ad affare concluso, scorrettezze del cliente a parte, la situazione resta al limite. Per questo mi incuriosiscono i pareri, grazie, ciao!
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
In effetti capita, anzi è una delle attività preferite dai clienti colti in fallo...però la cosa è stata detta in confidenza, ad affare concluso, scorrettezze del cliente a parte, la situazione resta al limite. Per questo mi incuriosiscono i pareri, grazie, ciao!

Ma non c'entra una cippa!

Che ti frega se fà i rumori.

Ci penserà l'amministratore!

Il codice deontologico del mediatore non impone di dover insegnare l'educazione alla gente.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Ma non c'entra una cippa!

Che ti frega se fà i rumori.

Ci penserà l'amministratore!

Il codice deontologico del mediatore non impone di dover insegnare l'educazione alla gente.
Grazie della risposta, ma non ho scritto che fa rumori e basta. Però ho poi esteso la domanda in generale, se si ricevono informazioni rilevanti in via confidenziale a contratto concluso, l'obbligo di comunicazione è decaduto? E' più una domanda di diritto che di cippe.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Grazie della risposta, ma non ho scritto che fa rumori e basta. Però ho poi esteso la domanda in generale, se si ricevono informazioni rilevanti in via confidenziale a contratto concluso, l'obbligo di comunicazione è decaduto? E' più una domanda di diritto che di cippe.

Ti farei conoscere quello che abita sotto di me.

Sono tutte informazioni e vicende che esulano dalla compravendita.
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
In effetti capita, anzi è una delle attività preferite dai clienti colti in fallo...però la cosa è stata detta in confidenza, ad affare concluso, scorrettezze del cliente a parte, la situazione resta al limite. Per questo mi incuriosiscono i pareri, grazie, ciao!

Quello che hai descritto è un rapporto personale tra vicini e non un vizio occulto dell'immobile, quante volte cambiano gli inquilini e le situazioni si appianano. Talvolta è questione di rapporti interpersonali logorati dal tempo.
Peraltro come dici tu la vendita era conclusa oltre al fatto che non puoi riferire che un inquilino si comporta da matto per frase detta dalla controparte.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Quello che hai descritto è un rapporto personale tra vicini e non un vizio occulto dell'immobile, quante volte cambiano gli inquilini e le situazioni si appianano. Talvolta è questione di rapporti interpersonali logorati dal tempo.
Peraltro come dici tu la vendita era conclusa oltre al fatto che non puoi riferire che un inquilino si comporta da matto per frase detta dalla controparte.
Si concordo, infatti mi sto proprio comportando così, però questa situazione mi ha fatto sorgere anche la domanda generale, se venissimo a sapere invece un fatto davvero rilevante diciamo due giorni prima del rogito, l'obbligo legale di comunicarlo esiste ancora?
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
Si concordo, infatti mi sto proprio comportando così, però questa situazione mi ha fatto sorgere anche la domanda generale, se venissimo a sapere invece un fatto davvero rilevante diciamo due giorni prima del rogito, l'obbligo legale di comunicarlo esiste ancora?

Dipende di cosa si tratta. Se incide direttamente sul valore patrimoniale del bene credo sia il caso.
Classico esempio: rogito senza liberatoria amm.re (per colpa venditore) e vieni a sapere che ci sono tre anni di ritardo nei pagamenti del condominio.
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Dipende di cosa si tratta. Se incide direttamente sul valore patrimoniale del bene credo sia il caso.
Classico esempio: rogito senza liberatoria amm.re e vieni a sapere che ci sono tre anni di ritardo nei pagamenti del condominio.
Non c'è il rischio che, essendo concluso il nostro intervento (affare ormai concluso) quella informazione sia riservata? Un po' come un avvocato a fine mandato che dopo viene a sapere qualcosa su una causa, forse non può parlarne liberamente, non è più l'avvocato di una delle parti
 

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