Ale.

Membro Senior
Professionista
IO direi che la tendenza è cambiata......parlo con tantissima gente che non investirebbe più un centesimo per acquistare case che rendono un affittino pieno colmo di tasse e rogne giudiziarie.......men che meno con l'idea o mito ormai tramontato di poter avere il classico assegno in mano........
per quanto riguarda il primo acquisto i genitori diversamente ad una volta, consigliano l'affitto ( vista la precarietà dei rapporti sentimentali e vista la precarietà del lavoro )

Ora io detto ciò penso che comunque crescerà qualcosa il mercato in termini transazioni ma con prezzi ancora in calo ( come dice saggiamente gmp e provato personalmente nei primi anni 90 )
ma dico che ormai il mito del mattone è finito, bisogna prenderne atto, e vi assicuro che se vi guardate attorno sono tante le cose che stanno cambiando.........e coglier i cambiamenti è la vera virtù:stretta_di_mano:

del resto voi a vostro figlio direste di impegnare la maggior parte dei soldi in una casa di questi tempi ?? o gli direste di tenerli vivi per far fronte al mercato del lavoro qualora dovvessero investire in nuove aziende o far da "ammortizzatore " personale ?
 
P

PROGETTO_CASA

Ospite
IO direi che la tendenza è cambiata......parlo con tantissima gente che non investirebbe più un centesimo per acquistare case che rendono un affittino pieno colmo di tasse e rogne giudiziarie.......men che meno con l'idea o mito ormai tramontato di poter avere il classico assegno in mano........
per quanto riguarda il primo acquisto i genitori diversamente ad una volta, consigliano l'affitto ( vista la precarietà dei rapporti sentimentali e vista la precarietà del lavoro )

Ora io detto ciò penso che comunque crescerà qualcosa il mercato in termini transazioni ma con prezzi ancora in calo ( come dice saggiamente gmp e provato personalmente nei primi anni 90 )
ma dico che ormai il mito del mattone è finito, bisogna prenderne atto, e vi assicuro che se vi guardate attorno sono tante le cose che stanno cambiando.........e coglier i cambiamenti è la vera virtù:stretta_di_mano:

del resto voi a vostro figlio direste di impegnare la maggior parte dei soldi in una casa di questi tempi ?? o gli direste di tenerli vivi per far fronte al mercato del lavoro qualora dovvessero investire in nuove aziende o far da "ammortizzatore " personale ?

E' vero i tempi cambiano ed anche alcuni modelli di consumo ma la casa rappresenta ancora uno degli elementi che vengono associati alla sicurezza fiutura e non il contrario. Sarà il futuro a dimostrarlo, magari non con la speculazione avvenuta in passato, ma cio' accadrà.
 

Ale.

Membro Senior
Professionista
ma la casa rappresenta ancora uno degli elementi che vengono associati alla sicurezza fiutura e non il contrario.

sono d'accordo, a chi non piace avere una bella casa di proprietà........il fatto è che fino a prima di questa crisi era sempre stato un affare, ora molto meno per i motivi che dicevo.
Vedremo, il futuro mai come adesso da poche certezze.....
 

eldic

Membro Storico
Privato Cittadino
sono d'accordo, a chi non piace avere una bella casa di proprietà........il fatto è che fino a prima di questa crisi era sempre stato un affare, ora molto meno per i motivi che dicevo.
Vedremo, il futuro mai come adesso da poche certezze.....

credo tu abbia centrato perfettamente il punto questa volta.
una volta la casa era sia un "bene da desiderare" che un affare, almeno la prima (e talora anche la seconda).

in questo momento probabilmente non è più un affare... ma "la bella casa" ha, secondo me, sempre il suo appeal.
almeno per chi se la può permettere.
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
IMMOBILI: NEL PRIMO SEMESTRE 2015 FRENA IL CALO DEI PREZZI
(28/07/2015)

Continua anche nel 2015 la contrazione dei prezzi del mercato immobiliare, ma il primo semestre si chiude con un calo ridotto dei prezzi di vendita, pari al 2,3% in sei mesi. Il dato arriva dall’Osservatorio sul mercato immobiliare residenziale italiano condotto da Immobiliare.it (Annunci immobiliari - Appartamenti e case in vendita e affitto | Immobiliare.it e relativo al periodo gennaiogiugno 2015.

A giugno 2015 il prezzo medio ponderato degli immobili residenziali italiani si è assestato a 2.117 euro per metro quadro. Se nell’anno (giugno 2014giugno2015) la variazione dei prezzi registra una diminuzione maggiore passando dal 5,3% al 6,3%, i dati degli ultimi mesi fanno pensare ad una stabilità sempre più vicina. A confermarlo anche il dato dell’ultimo trimestre (marzogiugno 2015) in cui il calo è stato pari ad appena l’1,1%. Declinando i dati in base alle grandi aree del Paese, nel corso dell’anno è al Sud che si è registrato il calo più consistente dei prezzi richiesti con una riduzione annua del 7,8% (9,4% in Sicilia).

Ma è proprio nel Mezzogiorno che i prezzi hanno tenuto meglio negli ultimi sei mesi, con un calo ridotto, pari al 2,1%. A livello semestrale, invece, è il Centro a perdere di più (2,6%), con in testa il Lazio che ha visto i prezzi degli immobili in vendita ridursi del 3%. Al Nord, dove i prezzi sono scesi del 2,2% negli ultimi sei mesi, sono Lombardia e Veneto le regioni che sono riuscite a contenere meglio il calo, perdendo rispettivamente l’1,9% e lo 0,5%. Se nell’ultimo anno sono le grandi città ad aver sofferto di più (6,6%), nel semestre il calo maggiore dei prezzi si è registrato in quelle più piccole (2,2%).

Interessante notare come negli ultimi tre mesi il trend di stabilità si registri principalmente nei centri più popolosi, dove la discesa dei prezzi si ferma allo 0,9%. Immobili in vendita e in locazione, cosa succede all’offerta Come detto la discesa dei prezzi del mattone si conferma un trend stabile, seppur in fase di ridimensionamento, ma l’offerta subisce un’inversione di rotta sia per ciò che riguarda gli immobili in vendita sia per quelli in locazione.

Se nell’ultima rilevazione semestrale il numero di abitazioni offerte per la vendita era salito del 5,7%, nei primi sei mesi del 2015 questo scende del 5,3% a livello nazionale e riporta il volume degli immobili ai livelli di giugno 2014.
Stessa tendenza, seppur in misura ridotta, per le abitazioni in affitto, il cui numero è sceso del 3,5% negli ultimi sei mesi e addirittura del 13,6% in un anno. Questo dato si spiega parzialmente con il maggior ruolo giocato, in questo lasso temporale, dal mondo creditizio, che ha spostato l’attenzione sul mercato della compravendita, accrescendo “l’assorbimento” degli immobili disponibili in quella formula.

Sul fronte locativo, viceversa, non ci sono state novità legislative significative sul tema della morosità degli inquilini e dei necessari processi successivi di liberazione degli immobili, lasciando quindi immutati i timori dei proprietari. Per i capoluoghi di regione, questo primo semestre del 2015 segna un leggero miglioramento, con cali nel complesso contenuti. Se i dati annuali presentano solo segni negativi per i prezzi del mattone, nel semestre sono addirittura due i capoluoghi che hanno chiuso in positivo: a Venezia i prezzi, negli ultimi sei mesi, sono aumentati del 2,6%, mentre a Catanzaro del 2,5%. Nonostante ciò il capoluogo della Calabria rimane quello meno costoso di tutta Italia, con prezzi che si assestano a 1.218 euro al metro quadro.

Degna di nota la situazione rilevata a L’Aquila, uno dei capoluoghi più sofferenti negli ultimi osservatori, che però recupera e, negli ultimi tre mesi, vede addirittura salire i prezzi del 2,6%.
Roma, che nell’ultima rilevazione aveva ceduto il primato di città più cara a Firenze, continua a perdere terreno e i prezzi degli immobili nella Capitale sono scesi del 2,6% nell’ultimo semestre (calo comunque più contenuto rispetto al 3,1% del semestre precedente), assestandosi a 3.472 euro al metro quadro. Il capoluogo toscano, con i suoi 3.590 euro al metro quadro, rimane così il più caro d’Italia, nonostante il calo semestrale dell’1,8%. Sul podio dei prezzi più alti, Milano è ancora terza, con una media di 3.445 euro al metro quadro, nonostante il calo semestrale superiore alla media nazionale e pari al 2,5%.


Insieme a Catanzaro, è Campobasso l’altro capoluogo che offre i prezzi più bassi d’Italia, con una media al metro quadro pari a 1.302 euro (3,9% nel semestre). Il capoluogo di regione che nei primi sei mesi del 2015, ha subito il calo maggiore dei prezzi è Potenza: la città della Basilicata ha perso l’8,3%. Scende notevolmente anche il valore degli immobili a Genova e Trieste (rispettivamente 6,2% e 6,1%).


Dall’altra parte, escludendo Catanzaro, il capoluogo che più di tutti fa intravedere una vicina stabilità è Bologna: qui il semestre da dicembre 2014 a giugno 2015 ha visto scendere i prezzi degli immobili residenziali di appena lo 0,6% e si registra addirittura un aumento dell’1% negli ultimi tre mesi del 2015.
 

Mil

Membro Senior
questo è quel che dice l'istat


articolo tratto da Compravendite immobilari e mutui
24/07/2015


Mercato immobiliare: compravendite e mutui negli archivi notarili

Nel I trimestre 2015 le convenzioni notarili di compravendita per unità immobiliari tornano a registrare variazioni tendenziali negative (-3,6%) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.
La flessione interessa tutti i comparti immobiliari; si attesta al -3,5% per i trasferimenti di immobili ad uso abitazione ed accessori (+1,5% nel I trimestre 2014) e al -5,5% per quelli ad uso economico (+1,6% nel I trimestre 2014).
Il calo registrato va letto anche alla luce dell'entrata in vigore (1° gennaio 2014) del nuovo e più favorevole regime delle imposte di registro (ipotecaria e catastale) applicabile agli atti di trasferimento a titolo oneroso di diritti reali immobiliari. Tale regime ha, infatti, indotto un aumento dei volumi di scambio nel I trimestre 2014 e un conseguente effetto depressivo nel confronto con il primo trimestre dell'anno in corso.

Nel I trimestre 2015 sono 135.675 le convenzioni notarili per compravendite di proprietà di unità immobiliari. Il 93,3% ha riguardato trasferimenti di proprietà di immobili ad uso abitativo ed accessori (126.541), il 6,2% unità immobiliari ad uso economico (8.371) e lo 0,5% unità immobiliari ad uso speciale e multiproprietà (763).

A livello territoriale, la flessione delle compraendite coinvolge tutte le aree del Paese ma è particolarmente accentuata al Centro (-6,5%), nelle Isole (-4,9%) e nel Nord-Ovest (-4,1%).

Variazioni positive si registrano al Nord-Est nel settore dell'abitativo ed accessori (+0,5%) e al Centro (+2,8%) e nelle Isole (+1,6%) nel comparto economico.
Nel settore dell'abitativo ed accessori sono gli Archivi Notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane a subire la riduzione maggiore
(-4,4% a fronte del -2,7% dei piccoli Centri), mentre nel comparto dell'economico la caduta è più significativa nei piccoli centri (-8,7% contro il -0,4% dei grandi archivi).
Le convenzioni notarili per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare stipulati con banche o soggetti diversi dalle banche (68.161 in tutto) mostrano invece una crescita tendenziale in rallentamento ma comunque pari all'8,1% rispetto allo stesso periodo del 2014.

Variazioni positive delle convenzioni notarili per mutui si registrano in tutte le ripartizioni geografiche, fra le quali spicca il +15,7% del Sud, e il +8,3% degli Archivi Notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane).


(segue su istat Compravendite immobilari e mutui )
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Ma Silano ha venduto poi?

SICILIA: PREZZI DELLE CASE IN CALO (2.4%).
PALERMO LA PIÙ CARA, A CATANIA I RIBASSI MAGGIORI

"...
Segue Catania con una media di 1.616 euro al metro quadro che, però, ha subito il calo annuale maggiore di tutti gli altri capoluoghi siciliani, pari al 18,1%.
"

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