ugo56

Membro Attivo
Privato Cittadino
Sono nuovo di questi argomenti, pertanto ho tanto da imparare. Mi rivolgo quindi a chi è più informato di me, accettando qualsiasi suggerimento. Ringrazio coloro che vorranno partecipare a questa discussione. Dopo tanto preambolo, vengo alla domanda. Con mia moglie stiamo valutando di donare l'abitazione che occupiamo ai tre figli tutti maggiorenni, di cui 2 convivono con noi (studenti universitari) e la 3^ sposata, vive a 500 km. da noi: non avendo quindi la residenza, pagherebbe l'IMU o altre imposte/tasse più alte ? Sull'immobile grava l'ipoteca di un mutuo per ristrutturazione: noi possiamo continuare a scaricarci sul 730 le spese ? La banca deve essere aggiornata sulla donazione ? Nessuna delle figlie, ovviamente, ha intestato altro immobile. Noi ci riserveremmo l'usufrutto di abitazione. Sul 730 e sull'ISEE/ISPE non figureremmo più proprietari per intero, ma forse solo per le 2 su 3 quote per la nuda proprietà dei 2 figli ancora, come nucleo familiare, in carico a noi (la 3^ è a 500 km.) ? In pratica vorremmo alleggerirci come ISPE un po' alta rispetto al valore consentito dai bandi universitari per rientrare nei parametri ed ottenere i benefici della Borsa di Studio di cui abbiamo tanto bisogno. Grazie
 

ugo56

Membro Attivo
Privato Cittadino
soete consapevoli che per i successivi 20 anni l'immobile è praticamente invendibile e non ipotecabile?
Scusa, cosa significa ? Forse non sono stato chiaro nella richiesta-esposizione. Se uno fa una donazione di immobile (ai propri figli) riservandosi l'usufrutto, già con ipoteca bancaria per mutuo-ristrutturazione ... "per i successivi 20 anni l'immobile diviene invendibile ?" Ma supponiamo che i beneficiari dell'usufrutto passano a miglior vita (in questo caso non parlo ovviamente del sottoscritto !) il mese successivo all'atto di donazione perchè chi ha la nuda proprietà non dovrebbe poi venderlo, con o senza ipoteca, senza aspettare i 20 anni di cui parli ?
 

Miciogatto

Membro Senior
Privato Cittadino
Potrebbe avere difficolta' l'acquirente a trovare una banca che gli fa un mutuo.

Le banche fanno difficoltà a erogare mutui su immobili donati poiche' potrebbero essere soggetti a revocatoria (annullamento del rogito) se qualche erede si sente danneggiato a inizia una causa.

Tale azione e' possibile fino a 20 anni dopo la donazione (o 10 anni dopo la morte del donante).

Va anche detto che oggi esiste una polizza che copre tale rischio anche se non tutte le banche la accettano.
 

ugo56

Membro Attivo
Privato Cittadino
Potrebbe avere difficolta' l'acquirente a trovare una banca che gli fa un mutuo.

Le banche fanno difficoltà a erogare mutui su immobili donati poiche' potrebbero essere soggetti a revocatoria (annullamento del rogito) se qualche erede si sente danneggiato a inizia una causa.

Tale azione e' possibile fino a 20 anni dopo la donazione (o 10 anni dopo la morte del donante).

Va anche detto che oggi esiste una polizza che copre tale rischio anche se non tutte le banche la accettano.
Non ero a conoscenza di tutti questi diciamo "retroscena" sulla donazione. Quindi un bene immobile donato avrà molta difficoltà, presso le banche, ad avere eventuale finanziamento, Così come si rende difficoltosa anche la vendita del bene stesso prima dei 20 anni dall'atto o 10 anni dalla morte del donante-usufruttuario, in quanto a rischio revocatoria proprietà per eventuali cause. Insomma, con la donazione il donatore potrà beneficiare liberamente del bene in tempi lunghi. La polizza purtroppo avrà un'ulteriore costo ... Grazie comunque, può essere importante.
 

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