G

ginestra

Ospite
Siamo due fratelli, possediamo quote diverse di un immobile caduto in eredità. Dopo sette anni di inconcludenti trattative è iniziata la causa per la divisione giudiziale e il giudice ha già permesso alla controparte alcuni rinvii per ulteriori momenti di riflessione e di accordo. Ho rinunciato a molto, pur di veder concluso il giudizio, ma mio fratello, in questo modo avrebbe ben trentamila euro di valore in più, costituiti da un sottotetto di cui è possibile solo una sopraelevazione, non essendoci le distanze previste circa i confini e un vano scala, che diventerebbe di sua proprietà. Mio fratello però non vuol pagare questa cifra e io ci dovrei rimettere… e la causa si allungherebbe ulteriormente e chissà con quali sviluppi. E pensare che ho una quota maggiore di possesso, ma pur di veder finita questa storia mi accontenterei anche di meno di quello che mi spetta.
Chiedo: posso almeno proporre di pagare adesso il sottotetto, senza lavori di sistemazione e poi, se questi saranno realizzati dopo la fine della causa, chiedere quanto mi spetta per la sua valorizzazione?
 

mwmb2

Membro Junior
Professionista
Prova la mediazione che peraltro adesso è obbligatoria per certe materie tra cui quella ereditaria. Se tuo fratello è d'accordo a presenziare andate in mediazione con gli avvocati, l'accordo che raggiungete (al massimo in 3 mesi per legge) se omologato in Tribunale avrà la stessa efficacia di una sentenza di primo grado. A quel punto rinunciate agli atti della causa in corso con notevole risparmio di tempio e soldi e con la possibilità di trovare e valutare soluzioni alternative per soddisfare i vostri interessi (cosa non possibile in Tribunale).
 
G

ginestra

Ospite
Son sette anni che va avanti questa storia, figurati se non passavo pure per la mediazione... Ma dov'è la giustizia? Il giudice nelle cause civili non ti ascolta, gli avvocati scrivono e per abbreviare le cose dovrei rinunciare a parecchio, questa è l'unica realtà, altrimenti si va avanti, tanto agli avvocati fa comodo, soprattutto a quelli che mandano i loro novellini a far pratica e ad acquisire crediti.
 

mwmb2

Membro Junior
Professionista
La mediazione come istituto esiste da pochi anni, quando avete iniziato la causa voi non c'erano altri mezzi ma ora si.
Il mediatore vi ascolta attentamente, non giudica ma vi aiuta a trovare un'accordo con un procedimento e delle tecniche che, faccio l'esempio, negli Stati Uniti funzionano da 30 anni.
Se fatta bene non è una cosa semplice ma dà buoni risultati.
La particolarità è che essendo un metodo alternativo permetterebbe a te e a tuo fratello di parlare di tutto e trovare un accordo a 360 gradi, prendendo in considerazione anche soluzioni che il giudice in una causa non potrebbe considerare.
Siete quindi voi a decidere insieme ed aiutati dal mediatore, non il giudice che potrebbe emettere un provvedimento che lascerebbe scontenti entrambi.
Io ti consiglio di provare...la chiamata in mediazione ti costa poco meno di 50 euro se tuo fratello si presenta e decidete di fare la mediazione solo a quel punto pagherete entrambi una cifra che va in base al valore della controversia e che varia leggermente in base all'organismo ma ti faccio qualche esempio: valore da 50mila a 250mila = 650 euro a testa + IVA - da 250mila a 500mila = 1000 euro a testa + IVA. Non conosco il valore della vostra causa, ma tanto per darti un'idea di costi.
Non ci sono paragoni rispetto ad una causa.
Valuta due cose: la mediazione deve chiudersi necessariamente in 3 mesi (ma per esperienza ti posso dire che spesso si risolvono in 6/8 ore e/o al massimo in un rinvio) e come ti dicevo, nel momento in cui si ha un accordo lo fate omologare in tribunale ed ha il valore di una sentenza.
Avrete da pagare a parte il costo dell'avvocato che vi accompagna in mediazione (che può anche essere diverso da quello che vi segue nella causa), anche qui un avvocato che vi accompagna una giornata in mediazione non potrà certamente mai chiedervi quanto vi chiederebbe per una causa lunga anni.
Nel momento in cui poi l'accordo è raggiunto ed omologato rinunciate concordemente alla causa di corso.
Ovviamente se decidi di intraprendere questa strada ti consiglio di rivolgerti ad un avvocato che è anche abilitato come mediatore professionista e che quindi può parlarti e spiegarti tutto bene oltre che seguirti in mediazione nel migliore dei modi e consigliarti un buon organismo.
In bocca al lupo e fammi sapere!
 
G

ginestra

Ospite
Forse non mi sono spiegata, io l'ho fatta l'esperienza di cui parli tu ed è stata molto deludente, meno male che adesso non è più obbligatoria. Si è trattato solo di mettere a disposizione una stanza dove l'avvocato di mio fratello ne ha dette di enormità, di falsità, perchè, come dici tu, la mediazione non giudica, ma nemmeno ti aiuta a trovare un accordo.Quando ho invitato il mediatore a intervenire, di fronte al comportamento apertamente provocatorio dell'avvocato di mio fratello,, mi ha risposto che lui non poteva danneggiarlo. Pensa che quando siamo andati via, l'avvocato della controparte ha detto al mediatore che gli avrebbe trovato altri... clienti.
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
Forse non mi sono spiegata, io l'ho fatta l'esperienza di cui parli tu ed è stata molto deludente, meno male che adesso non è più obbligatoria. Si è trattato solo di mettere a disposizione una stanza dove l'avvocato di mio fratello ne ha dette di enormità, di falsità, perchè, come dici tu, la mediazione non giudica, ma nemmeno ti aiuta a trovare un accordo.Quando ho invitato il mediatore a intervenire, di fronte al comportamento apertamente provocatorio dell'avvocato di mio fratello,, mi ha risposto che lui non poteva danneggiarlo. Pensa che quando siamo andati via, l'avvocato della controparte ha detto al mediatore che gli avrebbe trovato altri... clienti.
A dire il vero e' ritornata l'obbligatorietà della mediazione per questo tipo di cause con il dl 63 2013 convertito con la legge 90 2013.
Il mediatore non puo' intervenire di fatto puo' solo far avvicinare le parti ma se le parti non vogliono parlarsi e' tempo perso quindi meno dura meglio e'.
 

mwmb2

Membro Junior
Professionista
Si è trattato solo di mettere a disposizione una stanza dove l'avvocato di mio fratello ne ha dette di enormità, di falsità, perchè, come dici tu, la mediazione non giudica, ma nemmeno ti aiuta a trovare un accordo.
C'è qualcosa che non mi quadra....ovviamente la mediazione deve essere sempre fatta bene, da persone preparate ma la mediazione che dico io è fatta da organismi riconosciuti dal ministero di Grazia e Giustizia i quali si avvalgono di mediatori professionisti e preparati (si spera) la mediazione deve essere svolta in locali dell'organismo che hanno certi requisiti (almeno due stanze, un bagno e un archivio) che richiede il ministero e a differenza degli Stati Uniti, in Italia, il mediatore non può avere suo clienti.
Il clienti si rivolgono sempre all'organismo il quale nomina uno dei mediatori iscritti nelle sue liste, mai al mediatore, non è consentito dalla legge.
Quindi anche la frase dell'avvocato di controparte non mi torna...
Poi Ginestra cara... tutto può essere, siamo in italia dove tantissimi avvocati sono contrari alla mediazione e in quest'ottica si mettono ad esercitare la professione di mediatore non con scrupolo e coscienza come dovrebbe essere fatta ma al solo scopo di farla fallire per permettere ai propri colleghi di andare in causa per chiedere più soldi al cliente e far fallire l'istituto.
Mi spiace un sacco per il tuo problema perchè sono certa che se fosse gestito bene si risolverebbe in poco tempo...in fondo siete fratelli quindi ci dovrebbe essere spazio per trovare un accordo e il bravo mediatore vi avrebbe dovuto aiutare in questo...secondo una procedura specifica: (SESSIONE COMUNE) prima sentirvi insieme e poi separarvi (SESSIONI SEPARATE) e continuare a parlare e ascoltarvi semparatamente prima uno e poi l'altro anche più volte, spostandosi da una stanza all'altra, svolgendo quella che in gergo si chiama "la danza del mediatore" per capire, indagare e cercare nella massima riservatezza, un piccolo spiraglio dove poter lavorare per farvi trovare un accordo.
E' un lavoro pazzesco.
In bocca al Lupo
 

Roman74

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Domanda !
è possibile vendere il 50% della quota di 2 immobili che valgono 80.000 +20.000 euro ad una cifra superiore all'altro coerede pagando ovviamente piu tasse allo stato ? cioè si puo vendere la quota al prezzo che si vuole se il coerede è daccordo a sborsare la somma ? questo per evitare una donazione in danaro che è impugnabile e quindi includere il denaro della donazione maggiorando il prezzo della quota da cedere !
 

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