Gianky68

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Privato Cittadino
Buongiorno, spero che qualcuno possa aiutarmi!! Ho un preliminare di vendita del mio appartamento dove all'interno dello stesso, la parte che compra non cita espressamente la necessita' all'atto del rogito di fornire l'abitabilità e agibilità dell'appartamento . Ieri mi ha contattato chiedendomi questo documento. Siccome l' immobile si trova in centro storico a Bologna, anno di costruzione 1800 e nel 2010 e' stata fatta una ristrutturazione da chi me lo ha venduto nel 2011 e le altezze non sarebbero consone per ottenere il certificato, mi chiedevo se la parte che compra può ritenere nullo il preliminare e richiedere la restituzione dell'assegno versatomi in quella occasione.
Spero che qualcuno possa rispondermi....!!!
Grazie a tutti quelli che mi aiuteranno !
Giancarlo
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
In mancanza di abitabilità si può in ogni caso rogitare. Però se questa persona deve accendere un mutuo e le banche richiedono questo certificato allora dovresti fornirlo. In mancanza niente mutuo niente compravendita. Ma questo immobile rientra nella normativa dei benissimo culturali?
 

Gianky68

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie per la risposta! Cosa intendi per niente mutuo niente compravendita? Io non so S deve fare un mutuo, l'agenzia non mi ha chiesto di poter fare una perizia di una banca alla signora. La mia domanda era se lei poteva pretendere indietro i soldi versati all'atto del preliminare. Credo che dovrò,rivolgermi ad un legale.
 

Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
Per gli immobili antecedenti il 1967 è abbastanza comune non avere questo certificato e si vendono tranquillamente. Le stesse banche e notai non creano problemi ben conoscendo le condizioni burocratiche italiane. Fatto sta che il tutto va giustamente contestualizzato: qui a Roma è l'ultimo dei problemi vista la vetustà degli immobili, ma credo che anche a Bologna un edificio storico del 1800 non possa creare problemi sempre che non sia l'unico ad essere sprovvisto di tale documento
 

Gianky68

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Grazie per la risposta. Ma se dovesse impuntarsi per ottenere questo certificato? La mia domanda era se può richiedere indietro i soldi versati in sede di preliminare!
 

Key

Membro Attivo
Professionista
Chiedi al vecchio proprietario la CILA della ristrutturazione al massimo....
La planimetria dopo ristrutturazione deve essere attuale.
Il rogito salta se la planimetria catastale è difforme dallo stato reale dei luoghi.
In un immobile storico l'agibilità si chiede ed ottiene solo in seguito ad un cambio di destinazione d'uso,quindi ad una nuova concessione edilizia.
 

ssimone75

Membro Attivo
Professionista
La CIL nel 2010 non esisteva. Per una ristrutturazione leggera e/o manutenzione straordinaria serviva solitamente una DIA e a fine lavori si allegava una scheda tecnica di asseverazione. Come agibilità faceva fede quella esistente e, se l'immobile era antecedente allo strumento urbanistico (il riferimento al 1967 è solo in mancanza di strumento urbanistico/PRG, ma qui siamo a Bologna), si dà solitamente per acquisita. Comunque se è del 1800 non ci dovrebbero essere problemi.
 

Key

Membro Attivo
Professionista
Perfetto
Se la manutenzione straitdinaria a seguito di CIL o DIA comporta modifiche sostanziali interne all'immobile,ad.es. La realizzazione di un bagno o cucina prima inesistente,conviene ,ma non e'obbligatorio,chiedere Una nuova agibilita'pure Su un immobile dell'800.
Non serve per vendere,ne per chiedere un mutuo.
Ma se Il Comune e'organizzato Il certificato di agibilita previo sopralkuogo del tecnico incaricato del Comune,Si ottiene facilmente in 2 mesi.
Oppure vale Il silenzio assenso.
Ma Su immobili ante 1967 l'agibilita'e'superflua.
A meno che dopo non sia stats richiesta Su quell'immobile Una sanatoria,etc.
 

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