YURA

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Buongiorno, a seguito atto di successione io e mia sorella dobbiamo dividere il patrimonio immobiliare ereditato al 50% per ognuno dalpadre, si tratta di una abitazione del valore di circa 350.00,00 euro ed un portico di circa 50.000,00 euro.
Da accordi io terrei il portico e mia sorella l'abitazione, mia sorella come prima casa e io come pertinenza.
Il notaio consiglia la permuta delle quote in quanto meno oneroso della divisione.
Consiglia la permuta, e vista la differenza di valore, comunque senza conguaglio, considerando le permute ricevute di egual valore, cioè io anche se in permuta prendo il suo 50% del portico ( che per valore è inferiore) considerandolo di egual valore del 50% dell'abitazione.
La domanda è se questo è fattibile per evitare di dichiarare conguaglio, che in realtà non ci sarebbe comunque visto l'accordo di dividere in questo modo.
Grazie.
 

francesca63

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Privato Cittadino
Di solito il notaio consiglia la strada migliore per gli obiettivi dei clienti.
Quindi si presume che quanto suggerito sia corretto, anche se senza conoscere i dettagli è difficile esprimersi compiutamente
 

marcanto

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Premesso che sono contesti molto singolari ..... In questo caso consigliere di interpellare la locale agenzia delle entrate, per porre medesimo quesito.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno, a seguito atto di successione io e mia sorella dobbiamo dividere il patrimonio immobiliare ereditato al 50% per ognuno dalpadre, si tratta di una abitazione del valore di circa 350.00,00 euro ed un portico di circa 50.000,00 euro.
Da accordi io terrei il portico e mia sorella l'abitazione, mia sorella come prima casa e io come pertinenza.
Il notaio consiglia la permuta delle quote in quanto meno oneroso della divisione.
Consiglia la permuta, e vista la differenza di valore, comunque senza conguaglio, considerando le permute ricevute di egual valore, cioè io anche se in permuta prendo il suo 50% del portico ( che per valore è inferiore) considerandolo di egual valore del 50% dell'abitazione.
La domanda è se questo è fattibile per evitare di dichiarare conguaglio, che in realtà non ci sarebbe comunque visto l'accordo di dividere in questo modo.
Grazie.
Non ho capito.

Ricordavo che l'atto di divisione non prevedesse tassazione, ma evidentemente ricordo male.
 

YURA

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Anche questo è vero. Io ho compreso che sono passaggi successivi.
Questo è un atto successivo alla successione dove vengono ripartite le quote per diritto agli eredi, ad esempio 50% a me e 50% a mia sorella.
Un notaio ci ha proposto atto di divisione con conguaglio per differenza, dove io cedo il mio 50% dell'abitazione che è molto superiore come valore al 50% del portico che lei cede a me, quindi si presume ci sia un conguaglio, una liquidazione della differenza in denaro ( che in realtà non c'è) e viene comunque tassato, oltre a pagare le tasse sul valore degli immobili.
Il secondo notaio opta per la permuta delle quote, dove dichiariamo che le quote che ci scambiamo sono per noi di egual valore anche se in verità non lo sono, in quanto io non ricevo nessun conguaglio in realtà, inoltre la tassazione non è sul valore ma sulla rendita catastale, ma anche nel caso si dichiari che vi è un conguaglio questo nella permuta non viene tassato. Risulta quindi più conveniente optare per atto notarile con permuta quote invece di atto di divisione, vi è una bella differenza di tassazione.
Questo almeno è quanto dice il secondo notaio, sperando sia corretto.
 

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