luczan

Membro Junior
Professionista
Esistendo un interesse economico contrapposto il contratto è valido. Almeno per il quadro normativo attuale. Riesce pertanto difficile che l'AdE riesca in sede contenziosa a far valere quanto sostenuto dalla Risoluzione.
D'altronde è anche una scelta discrezionale che la stessa opererà sul piano concreto, caso per caso - riservandosi la facoltà di accertare o meno.
Siamo nelle sabbie mobili.
Nessuno potrà dire con certezza cosa fare ed ognuno dovrà valutare la propria situazione assumendosene la responsabilità e precostituendosi idonee e sostenibili prove in caso di contestazione (sia chiaro: nessun professionista o consulente se ne assumerà la responsabilità) ..... purtroppo è anche vero che l'Amministrazione Finanziaria diciamo sempre alla ricerca di nuova materia imponibile "gioca" con una certa disinvoltura forzando le interpretazioni, in tal modo andando soprattutto a colpire quelli che pur dalla parte della ragione, nel dubbio o per paura desisteranno, anche per evitare un contenzioso che ha un costo certo per il contribuente e pressochè nullo per l'A.F.
Naturalmente questo non è certo da Stato civile e bisogna prendere atto della realta: contribuente e A.F. non sono di fatto sullo stesso piano ............
A buon intenditore.
 

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