Halexisio

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Privato Cittadino
Salve a tutti vorrei un chiarimento, ho un amica a cui e morto il marito, lei vive nella casa coniugale ma possiede solo 1/9 di essa perché praticamente il resto è di proprietà delle figlie di lui avute con la prima moglie, questa mia amica come si dovrebbe comportare? Ha diritto di abitazione? Se si quanto dura?
 

IL TRUCE

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Agente Immobiliare
Uh ardua domanda ma affascinante..
C e un pronunciamento della corte di legittimita avverso alla tua amica, mi sa'
Il diritto di abitazione sorge in caso si propieta piena del coniuge defunto o in comunione ma non se il defunto era contitolare della casa son terzi estranei.
Occorre che mi illustri la situazione precedente alla morte del marito.
A mio avviso, proprio volendo, potrebbero chiedere di liquidare 1/9 e ciao.
Ripeto dovrei capire come stavano le cose prima
Saluti.
Ora arriveranno i copia incolloni ma cercherei di semplificartela altrimenti dal buco ragni ne caviam pochi.
@francesca63 se vuoi dare un occhiata ..
 

Halexisio

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Privato Cittadino
Uh ardua domanda ma affascinante..
C e un pronunciamento della corte di legittimita avverso alla tua amica, mi sa'
Il diritto di abitazione sorge in caso si propieta piena del coniuge defunto o in comunione ma non se il defunto era contitolare della casa son terzi estranei.
Occorre che mi illustri la situazione precedente alla morte del marito.
A mio avviso, proprio volendo, potrebbero chiedere di liquidare 1/9 e ciao.
Ripeto dovrei capire come stavano le cose prima
Saluti.
Ora arriveranno i copia incolloni ma cercherei di semplificartela altrimenti dal buco ragni ne caviam pochi.
@francesca63 se vuoi dare un occhiata ..
Grazie per la risposta, praticamente la situazione era la seguente, la casa era tutta di proprietà della prima moglie che una volta deceduta è passata in eredità metà alle figlie e metà al marito che successivamente si è risposato ma sfortunatamente dopo circa 5 anni e deceduto anche lui e quindi anche la sua parte è stata divisa tra le due figlie e la seconda moglie che vive attualmente in quella casa
 

francesca63

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Privato Cittadino
Temo, come già anticipato da @IL TRUCE , che la tua amica non possa vantare il diritto di abitazione, perché la casa coniugale non apparteneva solo al de cuius, ne in toto, ne in comunione con la moglie (come da art. 540 c.c.), ma era già prima del decesso in comunione con terzi .
Dottrina e giurisprudenza hanno dibattuto a lungo sull’argomento, ma le più recenti pronunce della Corte di Cassazione hanno stabilito che non è ammissibile l’esistenza di tale diritto in presenza di quote di pertinenza di altri soggetti.
 

Halexisio

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Privato Cittadino
Temo, come già anticipato da @IL TRUCE , che la tua amica non possa vantare il diritto di abitazione, perché la casa coniugale non apparteneva solo al de cuius, ne in toto, ne in comunione con la moglie (come da art. 540 c.c.), ma era già prima del decesso in comunione con terzi .
Dottrina e giurisprudenza hanno dibattuto a lungo sull’argomento, ma le più recenti pronunce della Corte di Cassazione hanno stabilito che non è ammissibile l’esistenza di tale diritto in presenza di quote di pertinenza di altri soggetti.
Quindi dovrebbe lasciare la casa? O c'è un termine entro cui potrebbe usufruire dell'abitazione prima di trovare una alternativa?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Quindi dovrebbe lasciare la casa? O c'è un termine entro cui potrebbe usufruire dell'abitazione prima di trovare una alternativa?
Potrebbe cercare un accordo con i comproprietari attuali, magari cedendo loro la sua quota di proprietà, in “cambio” di una permanenza nell’immobile, magari proprio di un diritto di abitazione, con durata da quantificare, anche in funzione delle cifre in ballo.
Oppure potrebbe offrirsi di pagare un affitto per le quote di 8/9 non sue.
Naturalmente dipende dalle intenzioni dei comproprietari, e dai rapporti in essere.
Sono situazioni delicate, si spera ci sia un po’ di comprensione reciproca !
 

IL TRUCE

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Agente Immobiliare
Difficilmente la sua amica rotolera' giu dalle scale, si tranquillizzi.
NON tutti sono come il sottoscritto e Trucida consorte
Come ben dice la stimatissima @francesca63 esistono gli accordi.
Ed esistono anche le cause, se e' per quello...
Entrando nell ottica che una dura causa precede spesso un morbido accordo.. direi che giunti alle strette, si comincerebbe a pensare che non e' tanto facile cacciare con la forza un anziano che non se ne voglia andare...
Non si riesce a farlo nemmeno con gli "occupanti proletari" ..pensi un po'.
Se mi scrive significa che i rapporti tra le parti non sono buoni....
Io in condizioni del genere getterei una bella bomba a mano ..lasciando alla controparte ogni eventuale iniziativa: fate pure quel che volete intanto ci sto'.
Poi una volta che si saranno mossi se ne parlera'.
Per lungo tempo, si tranquillizzi.
Al che..dal tempo ammorbiditi gli ardori, si potra' trovare un reciprocamente soddisfacente accordo.
Dica alla signora di non temere.
PS: se pero' una delle figlie fosse nera nera, alta alta e con una Turbo S...scappate !
 

IL TRUCE

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Agente Immobiliare
E @plutarco che passava di li'.penso' che spararne una ..male non avrebbe fatto. Tanto i cantieri aprivano piu tardi.


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