Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Mi rivolgo a tutti i colleghi professionisti che progettano e seguono la direzione lavori dei cantieri, per la costruzione di immobili.
Vorrei porre un quesito su come interpretate la nuova moda di realizzare pareti divisorie e perimetrali delle normali abitazioni, per non parlare delle attività commerciali e produttive, con i blocchi di gasbeton oppure addirittura con i pannelli di cartongesso...
Questa domanda la pongo perché trovo sempre più realtà con questo tipo di materiale e non il tradizionale mattone (forato, pieno, semipieno, ecc...).
Cosa ne pensate: è un tipo di soluzione che il progettista pone al cliente, è un tipo di realizzazione che il costruttore mette in atto per risparmiare e nelle stesso tempo fa pagare per mattone il cliente oppure cosa?
Infine, pensate che questo tipo di soluzione sia così solida da permettere una costruzione duratura nel tempo...e se non la pensate così, perché si fanno queste realizzazioni?
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Beh, però leggendo le caratteristiche meccaniche di alcuni materiali come il gasbeton non viene voglia di mattone. O sono falsità quelle raccontante sulle schede tecniche dei materiali?
Sul cartongesso invece secondo me (che non sono un tecnico) vale il discorso del risparmio di tempo dell'impresa (e quindi in parte del prezzo dell'opera all'utente finale)
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Innanzitutto è bene separare le pareti perimetrali, che hanno una funzione di tamponamento verso l'esterno da quelle divisiorie che hanno prevalentemente una funzione di schermo acustico.
Ormai le strutture sono con scheletro in c.a. tamponato e il tamponamento è quello che consente buone prestazioni all'edificio.
Più che il materiale messo in opera c'è da prestare attenzione a come lo si posa dato che a parità di prestazioni tecniche un materiale posato male rende molto meno di uno posato bene, ma si scende nel tecnico puro.
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Ok Rob ma resta l'interrogativo principale: Può il gasbeton non solo sostituire, ma addirittura essere meglio del comune forattino? Leggendo le schede tecniche, non c'è dubbio: Molto meglio il gasbeton (discorso diverso per il cartongesso che è un materiale decisamente meno "tecnico" e solo adatto per le pareti interne).

Se leggi come avrai senz'altro fatto le schede meccaniche del gasbeton ti viene "venduto" come un materiale decisamente migliore del mattore. E' falso?
 

roberto.spalti

Membro Senior
Agente Immobiliare
Dal punto di vista di fabbrica (quindi scheda tecncica) il gasbeton è un prodotto che ha prestazioni decisamente superiori al comune foratino, personalmente lo condivido nei divisori interni ma non nei tamponamenti etserni dato che se posato male porta a notevoli fessurazioni da ritiro e in presenza dei ponti termici dove la differenza di coefficiente di dilatazione fra questo e il c.a. porta addirittura a infiltrazioni in caso di pioggia.
Come tutti i materiali tecnici necessita di persone qualificate, merce rara nel panorama edilizio.
 

giorgino

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Ok quindi il problema è nella posa a regola d'arte e non nel materiale. E' questo il punto. Un po' come avviene con i tubi in polipropilene per gli impianti di riscaldamento e di acqua nelle case. Se posati con la giusta competenza durano 10 volte di più, sono atossici e non soffrono delle correnti elettrolitiche. Peccato che sono pochi gli idraulici in grado di eseguire una posa a regola d'arte.
Del resto, non è le stessa cosa un po' in tutti i mestieri?
 

akaihp

Membro Attivo
Professionista
ripeto il solito refrain:
la risposta corretta è: dipende!

Il discorso è lungo e complesso, ne farò un breve riassunto poi i non addetti ai lavori potranno andare a cercare altre informazioni specialistiche. Non ho purtroppo il tempo per fare una disamina estesa delle casistiche.
Sappiate solo (e vi prego di concedermi la fiducia in queste mie affermazioni) che tutte le tecnologie citate hanno pregi e difetti e si usano a seconda delle applicazioni.

Tutte queste tecnologie hanno delle precise direttive di posa e costruttive, se non applicate o applicate in maniera non corretta le tecnologie non funzionano, funzionano male, non rispondono alle aspettative.
Ciò capita più spesso con tecnologie non consolidate (ad es. gasbeton o cartongesso) e per questo nella cultura popolare queste sono considerate inferiori rispetto al mattone.

Noi abbiamo realizzato e stiamo realizzando edifici con tutte queste tecnologie e anche edifici con murature portanti interamente in calcestruzzo cellulare (gasbeton o ytong) e, se applicati correttamente, sono da preferire al mattone singolo o da usare in accoppiata con esso.
Si hanno numerosi vantaggi in termini di isolamento termico e correzione di ponti termici anche in assenza dei "cappotti" che non presentano analoghe caratteristiche di durabilità.

Poi caro "architetto" mi piacerebbe conoscere la tua idea. La intuisco nella domanda ma mi piacerebbe argomentata con esperienze dirette.
E poi perchè tutti i partecipanti a questo forum hanno un nome e tu hai solo un appellativo? Come se fossi tale per antonomasia.
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Tutte queste tecnologie hanno delle precise direttive di posa e costruttive, se non applicate o applicate in maniera non corretta le tecnologie non funzionano, funzionano male, non rispondono alle aspettative. Ciò capita più spesso con tecnologie non consolidate (ad es. gasbeton o cartongesso) e per questo nella cultura popolare queste sono considerate inferiori rispetto al mattone.

Caro Akaihp hai perfettamente ragione; molte tecnologie prima di adottarle necessita studiarle, conoscerle, sapere come utilizzarle e quali tecniche adottare per una corretta installazione/posa. Ogni tipo di intervento richiede una attenta valutazione prima di prendere una decisione che in alcuni casi può risultare un danno, se non sono state fatte attente considerazioni sull'uso di determinate scelte.

Poi caro "architetto" mi piacerebbe conoscere la tua idea. La intuisco nella domanda ma mi piacerebbe argomentata con esperienze dirette.

La domanda l'ho posta perché trovo sempre più realtà dove le scelte sono state prese con una certa superficialità, senza una precisa valutazione delle conseguenze di una scorretta posa in opera e questo non è soltanto per il materiale oggetto della discussione, ma per tante e tante scelte che vengono prese dal professionista (o addirittura direttamente dall'impresa per risparmiare, dove il professionista viene a conoscenza e non omette parola sulla scelta)... conseguenza di tutto questo... l'utilizzatore finale è nella maggior parte dei casi ignaro della sostituzione del materiale, convinto che sia tutto a posto e, gli hanno addebitato il costo del materiale più costoso ..... e potremmo andare avanti a lungo su questi discorsi, ma credo che (come hai detto bene...hai intiuto il fine del quesito)... tutto ciò non fa altro che danneggiare la serietà di molti professionisti che credono in quello che fanno e lo fanno con tanta passione ed umiltà, senza pensare al dio denaro a discapito degli altri... ecco come la penso e tu hai centrato, ma penso che ognuno debba libermente la sua, che sia favorevole o contrario al mio pensiero...io sono pronto al confronto e, quello che hai lanciato e spero di aver risposto (o spero) con vero piacere...

E poi perchè tutti i partecipanti a questo forum hanno un nome e tu hai solo un appellativo? Come se fossi tale per antonomasia.

Infine mi chiedi il perchè del mio appellativo... non c'è un perchè particolare...l'ho usato al momento perchè non avevo idee per uno pseudonimo, ma in realtà non è mascherarsi dietro nulla, anzi al contrario, dal mio punto di vista (e nessuno si senta leso, perchè è solo il mio mero pensiero) a me piace fare e dare nell'ignoto, stare dietro le quinte, perchè l'importante non è chi sono ma ciò che faccio per gli altri, senza nulla a pretendere, l'essere appagato nell'aiutare gli altri e vedere in loro la soddisfazione che risolvono (per quel poco che posso fare) i loro problemi. Mi auguro aver risposto esaustivamente ai tuoi quesiti...
 

aLEcAS

Membro Attivo
Professionista
Mi rivolgo a tutti i colleghi professionisti che progettano e seguono la direzione lavori dei cantieri, per la costruzione di immobili.
Vorrei porre un quesito su come interpretate la nuova moda di realizzare pareti divisorie e perimetrali delle normali abitazioni, per non parlare delle attività commerciali e produttive, con i blocchi di gasbeton oppure addirittura con i pannelli di cartongesso...
Questa domanda la pongo perché trovo sempre più realtà con questo tipo di materiale e non il tradizionale mattone (forato, pieno, semipieno, ecc...).
Cosa ne pensate: è un tipo di soluzione che il progettista pone al cliente, è un tipo di realizzazione che il costruttore mette in atto per risparmiare e nelle stesso tempo fa pagare per mattone il cliente oppure cosa?
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ripeto il solito refrain:
la risposta corretta è: dipende!

Il discorso è lungo e complesso, ne farò un breve riassunto poi i non addetti ai lavori potranno andare a cercare altre informazioni specialistiche. Non ho purtroppo il tempo per fare una disamina estesa delle casistiche.
Sappiate solo (e vi prego di concedermi la fiducia in queste mie affermazioni) che tutte le tecnologie citate hanno pregi e difetti e si usano a seconda delle applicazioni.

Tutte queste tecnologie hanno delle precise direttive di posa e costruttive, se non applicate o applicate in maniera non corretta le tecnologie non funzionano, funzionano male, non rispondono alle aspettative.
Ciò capita più spesso con tecnologie non consolidate (ad es. gasbeton o cartongesso) e per questo nella cultura popolare queste sono considerate inferiori rispetto al mattone.

Noi abbiamo realizzato e stiamo realizzando edifici con tutte queste tecnologie e anche edifici con murature portanti interamente in calcestruzzo cellulare (gasbeton o ytong) e, se applicati correttamente, sono da preferire al mattone singolo o da usare in accoppiata con esso.
Si hanno numerosi vantaggi in termini di isolamento termico e correzione di ponti termici anche in assenza dei "cappotti" che non presentano analoghe caratteristiche di durabilità.

Poi caro "architetto" mi piacerebbe conoscere la tua idea. La intuisco nella domanda ma mi piacerebbe argomentata con esperienze dirette.
E poi perchè tutti i partecipanti a questo forum hanno un nome e tu hai solo un appellativo? Come se fossi tale per antonomasia.

...dai @ingelman
....Comunque IO DA ARCHEOMETRA

PREFERISCO IL MATTONE...
quoto @cafelab @Rosa1968 @ingelman @brina82 @ssimone75 che ritengo amici e che vorrei partecipi a questa discussione (ed alla mia... :maligno:).
Mi è capitato di dover valutare la fattibilità di costruzioni di "case" in legno su dei mie progetti (scusate le virgolette e le ()). Ma non è che ultimamente si tratta di discutere di progetti con tecnologie "modaiole", che non tengono conto delle effettive necessità, (vedi inerzia termica), per provvigioni o legati a contratti di esclusiva?

P.S.: scusate se ho dimenticato qualcuno
 

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