Giuseppe60

Membro Attivo
Privato Cittadino
Le è stato proposto anche questo ad un prezzo di molto inferiore a quello di mercato pur di chiudere… Fino ad oggi nessuna risposta.
Mia moglie proverà a dirglielo di nuovo.
Grazie ancora per i consigli.
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
A volte le cosa vanno prese di petto.
Sarebbe il caso di spiegare ( o far spiegare) con decisione e determinazione alla sorella che, in caso di vendita in asta giudiziale, ci rimetterebbero tutte e due, e quindi è davvero cretino farsi la guerra.
Se nessuna delle due intende rilevare la quota dell’altra, la soluzione più indolore è ovviamente le vendita “normale”, ognuna per la sua parte.
Ma nel frattempo, deve pagare un affitto e le spese, altrimenti, stando lì a sbafo, non se ne andrà mai.
L’alternativa è, per farla convincere “spintaneamente” che tua moglie si trasferisca lì per un po’, o comunque occupi gli spazi, per far capire alla sorella che non ha alcun diritto speciale.
P.S. Non mi pare che tua moglie sei esente da IMU, a meno che risulti lì residente.
 

Giuseppe60

Membro Attivo
Privato Cittadino
Si, infatti mi sono espresso male riguardo all'IMU, intendevo dire che lasciando la sorella a titolo gratuito si paga una quota ridotta di IMU; chiedo scusa per non essere stato preciso.
Riguardo al resto della storia, purtroppo, la sorella di mia moglie non riesce proprio ad accettare la realtà; ci hanno provato anche altre persone a spiegarle nel dettaglio cosa si rischia andando ad una vendita all'asta; le è stato spiegato che il nostro intento non è quello di guadagnarci, ma soltanto quello di liberarci di questa eredità a causa di quello che comporta a livello emotivo, psicologico, di ricordi negativi e oltremodo dolorosi; le è stato offerto di acquistare lei la parte di mia moglie ad un prezzo di molto inferiore a quello di mercato pur di chiudere senza farle perdere in termini economici (noi non possiamo assolutamente acquistare la sua parte); le è stato spiegato che potrebbero essere deliberate dall'assemblea di condominio delle spese straordinarie che devono essere pagate dalle attuali comproprietarie anche se poi la casa sarà venduta… E se non si pagano si rischia che la casa vada lo stesso all'asta... Tutto sembra inutile…
Mia moglie, per tutta una serie di motivi che non posso qui spiegare, non può trasferirsi in quella casa… Forse l'unica soluzione, al momento, è veramente quella di iniziare a metterle un affitto.
Vedremo...
Intanto grazie ancora...
Vi terrò aggiornati e, se necessario, approfitterò della vostra pazienza per chiedere altri consigli.
 

Giuseppe60

Membro Attivo
Privato Cittadino
Vedi, a volte, nonostante quello che ti è stato fatto, nonostante il modo in cui sei stata trattata, pensi "è mia sorella, non voglio farle del male, è giovane, crescendo capirà…" e speri che le situazioni possano appianarsi, che l'altra parte possa ragionare e capire dove ha sbagliato in passato; magari arrivi anche a spiegarglielo e dirle che per te, comunque sia, la situazione appartiene al passato e che si può sempre ripartire… Ma se la caparbietà e la cocciutaggine (per non usare altri descrizioni) non aiutano e fanno irrigidire sempre di più… allora veramente non rimane altro da fare che tagliare… Non averci più a che fare…
E, sicuramente, situazioni che coinvolgono la sfera economica non aiutano...
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Vero, purtroppo di solito quando uno ( o una) è più disponibile, e interessato alle persone e non solo ai danee...l’altro ne approfitta...
Un grosso augurio di risolvere ala più presto, e con meno sofferenza possibile !
 

plutarco

Membro Assiduo
Privato Cittadino
salve a tutti,
scrivo per chiedere un'informazione riguardo al diritto di abitazione nella casa ereditata; mi spiego meglio:

mio suocero, dopo essere rimasto vedovo, si è risposato e, subito dopo il nuovo matrimonio, ha acquistato dalla sua unica figlia (mia moglie) la quota di 1/4 della casa co-ereditata da quest'ultima alla morte di mia suocera, divenendo così proprietario dell'immobile per 7/8 mentre 1/8 è diventato di proprietà della seconda moglie in quanto erano in comunione dei beni.
Successivamente ha avuto un'altra figlia con la nuova moglie.
In seguito ha divorziato da questa seconda moglie e la casa è stata assegnata a lui in quanto ci viveva con la seconda figlia (all'epoca minorenne e affidata al padre).
Non so se prima o dopo il divorzio, per motivi che non sto qui a spiegare perché troppo complicati, ha acquistato anche la quota di 1/8 della seconda moglie diventando così proprietario del 100% dell'immobile nel quale ha continuato a vivere, fino a quando è morto, con la seconda figlia oggi maggiorenne.
Con la recente morte di mio suocero stanno sorgendo dei problemi perché mia moglie vorrebbe vendere la casa ereditata dividendo il ricavato tra le due sorelle, mentre sua sorella vuole rimanere a viverci asserendo che le spetta il diritto di abitazione e, in più, qualcuno ha ventilato a mia moglie l'ipotesi che la casa non sia da dividere al 50% tra le due sorelle in quanto il "quarto" che mio suocero aveva comprato da mia moglie 25 anni fa non rientrerebbe nell'eredità spettante a mia moglie.
Lo so, sembra la trama di una telenovela, ma è così (e c'è anche altro di peggio... ma non c'entra con la discussione sul forum), per cui chiedo l'aiuto di qualcuno esperto in materia per capire come stanno le cose.
Grazie a chiunque vorrà darci informazioni.
Giuseppe
Non penso che una ragazza poco più che diciottenne possa acquistare la metà di un immobile. La vendita all'asta andrebbe utilizzata proprio in casi estremi, perché il prezzo ricavabile è davvero ridotto e i tempi sono molto, dico molto, lunghi.
 

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