giampiroberto

Membro Junior
Privato Cittadino
salve
ho comprato casa anni 60, libera da 4 lati.
Ho chiesto al tecnico la possibilita' di demolirla e ricostruirla che probabilmente mi sarebbe costato anche di meno della ristrutturazione (Totale) e adeguamento sismico. Purtroppo sembra che non e' possibile la ricostruzione senza rispettare i limiti di confine. Onestamente mi sembra assurdo che il comune permette una ristrutturazione, che sicuramente aumenta il rischio di crollo che una nuova costruzione identica alla precedente.
Leggendo su Internet ho trovato diverse opinioni professionali ma difficili da capire.
Qualche professionista che voglia delucidarmi chiaramente e semplicemente?
Grazie e saluti
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Non è la prima volta che sento una situazione del genere, quindi può essere... Non ho le competenze per risponderti per bene, ma ti posso dire che anni fa dalle mie parti è accaduto che una villetta non si poteva demolire e ricostruire (forse per le stesse ragioni del tuo caso), pertanto è stato fatto un intervento di sopraelevazione e contestualmente è stato realizzato pure un piano interrato... (intervento molto delicato e costoso, con pali ecc.).
 

joshuatri

Membro Attivo
Professionista
A mio parere se la ricostruzione è fedele per sagoma e volume, l'intervento è assentibile. Cosa diversa è li caso di ricostruzione non fedele per sagoma e volume, in questo caso come stabilito da una sentenza si equipara la ricostruzione alla nuova edificazione nel qual caso entrano in ballo le distanze legali. Ti riporto il link dell'articolo che parla di questo caso: Distanze legali in caso di demolizione e ricostruzione | Legislazione Tecnica
A suffragare la mia tesi ti riporto questo parere: "Quanto alla distanza da confini e fabbricati, per giurispridenza costante (di Cassazione) la ricostruzione è ammessa a distanza inferiore da quella legale (ivi compreso il d.m. 1444/68) purché non inferiore a quella preesistente; ovviamente nei limiti della sagoma (planimetrica e altimetrica) preesistente, secondo il principio di "non aggravamento della situazione precedente".
Non è necessaria la ricostruzione "fedele" in assoluto, essendo sufficiente che sia "fedele" la sagoma (planimetrica e altimetrica) che ricade e si colloca a distanza inferiore da quella legale; eventuali manufatti o altre porzioni di costruzione che eccedano la sagoma preesistente saranno da arretrare obbligatoriamente alle distanze legali.
Ovviamente la ricostruzione deve avvenire entro i 10 anni dalla demolizione, diversamente il vicino potrà chiedere l'arretramento anche in presenza di ricostruzione "fedele", venendo a decadere il diritto di mantenere (e ricostruire) il manufatto a distanza inferiore a quelle legale.
Lo stesso si può dire della distanza dalle strade, ma solo nel centro abitato, in relazione all'articolo 9 del d.m. 1444/1968."
 

giampiroberto

Membro Junior
Privato Cittadino
Ringrazio anche se ancora non ho le idee chiare. Spero in una risposta esauriente dove aggrapparmi ed eventualmente avviare azione legale contro il comune.
 

joshuatri

Membro Attivo
Professionista
Ti consiglio di parlarne con un tecnico che conosce la realtà dei luoghi, ma la risposta io te l'ho fornita, se la demolizione e conseguente ricostruzione è fedele in sagoma, cioè praticamente che occupi lo stesso spazio, si può fare a distanza inferiore a quella di legge perchè non fai altro che mantenere lo stato dei luoghi così come erano, non pregiudicando i diritti altrui, quindi non modifichi la situazione precedente, se invece modifichi la sagoma il discorso cambia. Mi pare lineare.
 

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