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Roma 15 Giugno 2011
L'immobiliare nel 2011. Dieci anni di boom immobiliare,dieci anni di storia dell'economia italiana dalla vendita di Botteghe Oscure all'arresto di Vittorio Casale.Gli anni del ballo del mattone,raccontato da uno dei suoi principali protagonisti.

"Siamo reduci da una guerra, è come stare in Viet-nam".

A parlare è Matteo Corsini,Presidente del Fondo Global capital,uno dei pochi immobiliristi rimasti sulla "scena del delitto". Nipote dell'Ing.Eugenio GRA,ideatore e progettista del Grande raccordo Anulare di Roma,è balzato agli onori delle cronache finanziarie con la vendita di Botteghe Oscure e poi via via...


.... salendo i gradini della finanza immobiliare,fino all'acquisto del primo portafoglio immobiliare della UNIPOL in cordata con altri conosciutissimi immobiliaristi.

Redattore:Sono tempi difficili questi,dopo il grande ballo del mattone.Cosa ne pensa?

CORSINI:Diciamo che era prevedibile,anzi era stato previsto tutto dal sottoscritto.Si immagini che mandati anche una lettera di attenzione al Presidente del Consiglio Silivo Berlusconi,per informarlo che a mio avviso il mercato immobiliare stava crescendo troppo,sotto la pressione di fattori che definirli "preoccupanti" sarebbe ancora ottimistico.

REDATTORE:Che cosa è accaduto,quali son i principali fattori che hanno portato a questa crisi?

CORSINI:principalmente è che molti dei conosciuti immobiliaristi di razza,non erano niente affatto immobiliristi,ma improvvisati,gente che faceva tutt'altro nella vita e si sono buttati nel business,perchè tutto andava gonfie vele.Il credito non era un problema,per chi aveva conoscenze e il mercato immobiliare saliva senza subire scossoni.Ma dobbiamo sempre sapere che la crisi è dietro l'angolo,un momento difficile può travolgere il mercato di riferimento.

REDATTORE:Lei è stato testimone dell'ascesa di molti dei protagonisti di questo mercato immobiliare,ha visto arrivare stelle come Stefano Ricucci,Danilo Coppola,Zunino,Puri Negri che oggi si sono eclissate.

CORSINI Stelle dell'effimero,durate poco più di una stagione.Rovinati con le loro stesse mani,per non sapere attendere,ragionare forse,oppure presi da loro stessi,non hanno visto che il mondo gli stava crollando addosso.Ma quello dell'immobiliare è un mercato duro,forse peggio di quello dei minatori,alla mattina ci si alza presto e si lavora sodo.Chi entrava nel mercato con l'idea di far soldi,senza pensare neanche a cosa stesse facendo,ha fatto la fine che ha fatto.

REDATTORE:Da pochi giorni la notizia dell'arresto di Vittorio Casale.Le dice qualcosa?

CORSINI:Ho lavorato per tanti anni in UNIPOL,abbiamo venduto decine di immobili,fatto acquisti,sempre la meglio per l'azienda.Mai accaduto nulla,mai visto un politico girarmi intorno o chiedermi cortesie,ben che mai i vari Fassino o i D'Alema.Segno che le cose funzinoavano bene.Poi Consorte ha ben pensato di fare a "modo Suo",che molte volte non significa "a modo degli azionisti".

REDATTORE:Cosa prevede per il prossimo futuro?

CORSINI:Siamo reduci da una guerra,quella del viet-nam.Dobbiamo dimenticare quel panorama immaginifico,che ad arte e maestria avevano creato illuminati giocatori d'azzardo e tirare sue le maniche e ricominciare da zero,riprendere quel lavoro certosino,quello che coinosco bene i contadini,quando all'alba piantano le sementi e con il lavoro del quotidiano crescono le piante,i frutti del loro sacrificio.

I mattoni come gli affari,sono piante e fiori da accudire,come i figli o le mogli.Bisogna stare loro vicino,capirne le esigenze.

REDATTORE:Lei è considerato l'ulktimo degli "squali" o l'ultimo dei "Pirati " di questa era dell'immobiliare.Crede che con l'arresto di Vittorio Casale s i chiude un ciclo?

CORSINI: Niente affatto,dopo la guerra c'è sempre una rinascita,la ricostruzione.Speriamo soltanto che gli investirori si affidino nelle mani delle persone capaci,di chi conosce la materia urbanistica,quella tributaria,quella societaria.Ci sono tanti professionisti di alto livello in Italia,che sanno fare bene il loro mestiere.Come noi abbiamo fatto il nostro.

REDATTORE:Quale e' la morale dopo dieci anni di bolle immobiliare e la sua caduta di oggi?

CORSINI:La morale c'è eccome.Il mercato del capitale ha dimostrato ancora una volta,che è possibile fare affari e soldi,quando si opera nella trasparenza e con sacrificio,e al contrario,chi fa il furbetto,alla fine non prevale.Come diceva mio nonno,l'inverno rigido fortifica la piante robuste...
 

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