Sim

Membro Senior
Agente Immobiliare
In questo caso se il minimo tassabile non viene assorbito dal credito d'imposta siamo di fronte all'ennesima " ladrata governativa"

Io me la aspetterei così. Le nostre esperienze personali non ci permettono di credere in vantaggi dal Governo, anzi, c'è sempre la fregatura.
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Nel mese di novembre venderò la mia prima casa: ho già trovato la nuova prima casa da acquistare, prezzo già definito, devo solo decidere quando fare l'atto di compravendita: se entro la fine del 2013 oppure a genaio 2014, alla luce della nuova tassazione delle transazioni immobiliari che entrerà in vigore dal 1 gennaio 2014.

Se facessi l'atto entro dicembre 2013, poichè la casa che sto per acquistare presenta un valore catastale pari a 125.000 €, si evidenzierebbe un'imposta di registro pari a 3.750 € (3%), ma presentando io un credito d'imposta (vendita della mia prima "prima casa") pari a 3.500 €, dovrei pagare soltanto 250 €.
Oltre alle due iposte fisse (ipotecaria e catastale) pari a 168 € cadauna.
Se invece facessi l'atto a gennaio 2014, poichè l'imposta di registro sulla prima casa nel caso di acquisti da privati scenderà dal 3% al 2%, ho dei dubbi sul cosiddetto tetto minimo di 1.000 € di cui ho letto in alcuni articoli.
Io mi aspetto, se ben interpreto la questione, che a gennaio 2014, rispetto a dicembre 2013, risparmierò 486 €.
Infatti, poichè la casa che sto per acquistare presenta un valore catastale pari a 125.000 €, si evidenzierebbe un'imposta di registro pari a 2.500 € (2%), ma presentando un credito d'imposta (vendita della mia prima "prima casa") pari a 3.500 €, non dovrei pagare nulla, risparmiando 250 rispetto alla situazione di dicembre 2013 (oltre a risparmiare 118 € per la l'imposta catastale e ipotecaria). Ovviamente il credito d'imposta residuo, come noto, lo perderei.

Ovviamente, se ci fosse un minimo di 1.000 € la situazione si ribalterebbe, perchè a gennao 2014, prescidendo dal mio credito d'imposta, dovrei pagare comunque un'imposta di registro minima pari a 1.000 €. In questo secondo casa avrei convenienza a concludere l'atto entro la fine del 2013.

Potete aiutarmi a capire come funziona il minimo di 1.000 €?


.. in ogni caso a cosa si riferisce a tutte le transazioni o solo all' espropriazioni .. come lo interpreti?


io l'ho capita cosi'...ti riduco l'imposta al 2%...considerando la moltitudine di immobili con rendita bassa, supponiamo i 40.000 euro, invece di pagarne 800 di euri ne paghi 1000 a forfait..cosi' tanto per gradire...Ladri...!!! Ladri...!!! Ladri...!!! Ladri...!!! Ladri...!!! e ancora 1000 volte Ladri...!!!


Ad avviso di chi scrive, le cose dovrebbero stare in questi termini:

Le aliquote dell’imposta di registro - che fino al 31 dicembre 2013 si articolano in varie casistiche, con aliquota variabile dall’1 al 15% (con alcune tassazioni in misura fissa, pari a 168 euro) – dal 1° gennaio 2014 saranno solo due:

a) aliquota agevolata al 2%, solo per i trasferimenti delle case di abitazione non di lusso e con i requisiti “prima casa” (con un minimo di € 1.000,00);

b) aliquota ordinaria del 9% (con un minimo di € 1.000,00).

Ne deriva – come sottolineato da Andrea – che la presenza di un importo minimo rende decisamente più onerosi i trasferimenti di piccolo importo. C’è, però, da dire questo: a parziale compensazione, dal 1° gennaio 2014, le imposte ipotecaria e catastale passano da € 168,00 a € 50,00 e vengono azzerate le imposte di bollo, le tasse ipotecarie e i tributi speciali catastali.

In tutti gli altri casi in cui l’imposta di registro è dovuta in misura fissa (ad esempio in caso di trasferimenti immobiliari in regime di imponibilità IVA), l’imposta passa da € 168,00 a € 200,00.

Pertanto, se questo è il quadro normativo, al nostro amico Alessandro è sicuramente più conveniente la tassazione al 1° gennaio 2014. Infatti:

TASSAZIONE DAL 1° GENNAIO 2014

Valore imponibile: € 125.000,00

Registro (2%): € 2.500,00 (con l’applicazione dell’aliquota al 2% si ottiene un importo superiore a € 1.000,00)

Ipotecaria: € 50,00

Catastale: € 50,00

Imposta di bollo e tassa ipotecaria (per la voltura catastale e la trascrizione): NO

Credito d’imposta (dovuto a vendita, entro un anno dall’alienazione dell’immobile “agevolato”, se in possesso dei requisiti richiesti per beneficiare dello sconto): € 3.500,00

Il credito maturato da Alessandro con il primo acquisto (€ 3.500,00) è ampiamente superiore (il credito in eccedenza va perso: non dà luogo a rimborsi e non può essere utilizzato parzialmente), e, quindi, non dovrà pagare nemmeno un euro di imposta di registro : avrà le chiavi della nuova casa versando solo € 100,00 di tributi ipotecari e catastali.

Vediamo, invece, ora quanto dovrebbe pagare con l’attuale tassazione:

TASSAZIONE FINO AL 31 DICEMBRE 2013

Valore imponibile: € 125.000,00

Registro (3%): € 3.750,00 (con l’applicazione dell’aliquota al 3% si ottiene un importo superiore al minimo, attualmente posto a € 168,00)

Ipotecaria: € 168,00

Catastale: € 168,00

Imposta di bollo e tassa ipotecaria (per la voltura catastale e la trascrizione): SI’

Credito d’imposta (dovuto a vendita, entro un anno dall’alienazione dell’immobile “agevolato”, se in possesso dei requisiti richiesti per beneficiare dello sconto): € 3.500,00

Al momento del nuovo rogito Alessandro dovrà sborsare € 250,00 (il risultato di 3.750 meno 3.500: la nuova prima casa ha un valore superiore alla precedente) + € 336,00 fissi di imposte ipotecarie e catastali + € 320,00 (o poco più, se non erro) di imposta di bollo e tassa ipotecaria.
 
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