La casa di Montecarlo è stata venduta sottocosto, perchè era da ristrutturare?
Cerchiamo di analizzare, con i principi basici dell’ economia immobiliare, la storia della casa di Montecarlo ( il vero “tormentone” dell’ Estate 2010) donata, attraverso eredità, dalla contessa Anna Maria Colleoni, ad AN, per i suoi scopi istituzionali, poi liquidata, sottocosto, dal partito stesso, ad una società off-shore dell’ isola caraibica di Santa Lucia e, alla fine, “misteriosamente” e sorprendentemente riaffittata al “cognato” dell’ ex segretario di An Fini, Giancarlo Tulliani.
Anche da un punto di vista di una semplice, anzi elementare, metodologia di gestione immobiliare, lasciando perdere le implicazioni di carattere politico che pure sono pesanti, ma che, in questo contesto, non interessano, la vicenda fa acqua da tutte le parti, e presenta chiari aspetti di ambiguità.
Dire, come hanno fatto i tesorieri di An, che l’appartamento di Montecarlo, sito in boulevard Princesse Charlotte 14, di complessivi 70 mq, è stato ceduto alla società off-shore Printemps L.T.D. di Santa Lucia per appena 300.000 euro “perché era da ristrutturare” a fronte di un valore di mercato 5 volte tanto, non sta letteralmente in piedi.
Un appartamento ristrutturato, di qual tipo, vale, a Montecarlo, in media 1.500.000 euro, se non di più.
Risistemarlo da cima a fondo, rifare i massetti, spostare alcune tramezze, istallare nuovi impianti elettrici ed idrici, sanitari….possono costare, da preventivo, secondo il sig. Rino Terrana, titolare della Tecabat, sulle 90.000 euro. Arrotondiamo, per comodità, a 100.000 euro.
In breve, secondo gli “esperti economici” di AN, ristrutturare un appartamento di 300.000 euro farebbe moltiplicare il prezzo di ben 5 volte? E’ concepibile un simile schizzare dei prezzi?
Cioè, aggiungere una ristrutturazione del valore di 90.000 euro ad un appartamento “valutato” 300.000 euro, determinerebbe, a favore dell’ appartamento rifinito, un ulteriore rialzo del valore del prezzo di un milione e centomila euro? Possibile?
Va bene che Montecarlo non è Tor Bella Monaca ma, far credere che La Casta possa generare, nel mercato immobiliare, un miracolo simile a quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ce ne corre ….
Infatti, e qui casca l'asino, i responsabili del partito, si sono ben guardati dal ristrutturare l'appartamento, per poi porlo in vendita al vantaggiosissimo prezzo di mercato...
Cosa vi suggerisce questa, diciamo, dimenticanza?
Brutti pensieri? A me si.
Ahi, ahi, ahi, Mister Fini!
:
Cerchiamo di analizzare, con i principi basici dell’ economia immobiliare, la storia della casa di Montecarlo ( il vero “tormentone” dell’ Estate 2010) donata, attraverso eredità, dalla contessa Anna Maria Colleoni, ad AN, per i suoi scopi istituzionali, poi liquidata, sottocosto, dal partito stesso, ad una società off-shore dell’ isola caraibica di Santa Lucia e, alla fine, “misteriosamente” e sorprendentemente riaffittata al “cognato” dell’ ex segretario di An Fini, Giancarlo Tulliani.
Anche da un punto di vista di una semplice, anzi elementare, metodologia di gestione immobiliare, lasciando perdere le implicazioni di carattere politico che pure sono pesanti, ma che, in questo contesto, non interessano, la vicenda fa acqua da tutte le parti, e presenta chiari aspetti di ambiguità.
Dire, come hanno fatto i tesorieri di An, che l’appartamento di Montecarlo, sito in boulevard Princesse Charlotte 14, di complessivi 70 mq, è stato ceduto alla società off-shore Printemps L.T.D. di Santa Lucia per appena 300.000 euro “perché era da ristrutturare” a fronte di un valore di mercato 5 volte tanto, non sta letteralmente in piedi.
Un appartamento ristrutturato, di qual tipo, vale, a Montecarlo, in media 1.500.000 euro, se non di più.
Risistemarlo da cima a fondo, rifare i massetti, spostare alcune tramezze, istallare nuovi impianti elettrici ed idrici, sanitari….possono costare, da preventivo, secondo il sig. Rino Terrana, titolare della Tecabat, sulle 90.000 euro. Arrotondiamo, per comodità, a 100.000 euro.
In breve, secondo gli “esperti economici” di AN, ristrutturare un appartamento di 300.000 euro farebbe moltiplicare il prezzo di ben 5 volte? E’ concepibile un simile schizzare dei prezzi?
Cioè, aggiungere una ristrutturazione del valore di 90.000 euro ad un appartamento “valutato” 300.000 euro, determinerebbe, a favore dell’ appartamento rifinito, un ulteriore rialzo del valore del prezzo di un milione e centomila euro? Possibile?
Va bene che Montecarlo non è Tor Bella Monaca ma, far credere che La Casta possa generare, nel mercato immobiliare, un miracolo simile a quello della moltiplicazione dei pani e dei pesci, ce ne corre ….
Infatti, e qui casca l'asino, i responsabili del partito, si sono ben guardati dal ristrutturare l'appartamento, per poi porlo in vendita al vantaggiosissimo prezzo di mercato...
Cosa vi suggerisce questa, diciamo, dimenticanza?
Brutti pensieri? A me si.
Ahi, ahi, ahi, Mister Fini!
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