Darnelys

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Buona sera,
A giugno ci hanno concesso il mutuo e abbiamo fatto una proposta di 65 mila euro per un appartamento. Il prezzo era di 73. Il proprietario sembrava disposto ad accettare ma questo prima della seconda visita, in cui abbiamo incontrato dei vicini che conoscevamo da tempo e che in presenza di una delle agenti ha detto che i condomini si erano mossi per fare la richiesta per la 110, che includerebbe anche la costruzione dell'ascensore. Ho avuto l'impressione che né l'agenzia né il proprietario fossero al corrente di tutto ciò, tant'è vero che la ragazza ha reagito con stupore e dopo il proprietario ha messo molto tempo prima di dare una risposta. Risulta che si stava informando e accertando che i lavori venissero fatti perché in questo caso - e non gli do torto, anche se contro i nostri interessi - il prezzo doveva per forza salire. Per farla breve, ha rifiutato la proposta, diciamo, e noi ci siamo messi a cercare altrove.
Giorni fa però mi richiamano e in primis mi dicono che i lavori di quella casa si faranno al 100%, ma che il proprietario si era stufato delle diverse riunioni con condomini, della lentezza delle risposte del comune (davvero pensava che avrebbe avuto una risposta concreta in pochi giorni e i lavori cominciavano subito???) e dunque ci faceva la proposta definitiva per 75 mila... cioè questo prima voleva accettare, poi ci ha fatto aspettare settimane per una risposta, poi rifiuta, poi si stufa di aspettare e poi aumenta pure il prezzo? Mi è sembrato strano perché da quel che ci hanno sempre detto gli agenti, lui non aveva né fretta né bisogno di vendere (infatti l'immobile è stato diverse volte in vendita, da più di 5 anni) e adesso sembra il contrario. Quindi mi sono informata con l'amministratore del condominio, che mi ha detto che è tutto sospeso perché c'è un condomino che non permette il passaggio dal suo balcone per fare i cappotti. E mi ha detto pure che se la richiesta scade con il compromesso già fatto (non so come spiegarlo perché non me ne intendo del 110) tutto l'onere della ristrutturazione (un bel salasso) ricade sui proprietari. Può essere che per questo voglia liberarsi adesso di un appartamento che aveva sempre voluto vendere al 100% del prezzo, facendo questa proposta a noi? l'agenzia l'ha messa come un "100% sicuro si fa, certo non subito" ma da come si è mosso il proprietario mi sembra strano che molli proprio adesso. Siamo dell'idea di riproporre i 65 o lasciar perdere... che ne pensate?
 

francesca63

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E mi ha detto pure che se la richiesta scade con il compromesso già fatto (non so come spiegarlo perché non me ne intendo del 110) tutto l'onere della ristrutturazione (un bel salasso) ricade sui proprietari.
Tutte le spese condominiali straordinarie deliberate prima del rogito sono a carico del venditore.
Quindi se deliberano per il 110%, è lui a dover pagare per le spese non coperte da tale sgravio.
Se poi non si potessero ottenere gli sgravi fiscali per qualsiasi motivo, dopo aver attivato la procedura e iniziato i lavori, sarebbe un suo problema.
Insomma, pare che la situazione non sia abbastanza chiara, anche per via del condomino che non vuole il cappotto sul suo balcone.
l'agenzia l'ha messa come un "100% sicuro si fa, certo non subito"
L'agenzia non ha la sfera di cristallo, e bene farebbe a dare per certo solo le cose che sono davvero certe...
 

Darnelys

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Ciao Francesca! come stai?
Allora non ero stata sospettosa senza motivo, ecco... : D
Non so quale siano le spese non coperte dalla legge nel caso di questi palazzi, l'amministratore mi ha detto che nel caso venga fatto tutto, faranno l'ascensore, cappotto termico, balconi, infissi e porte blindate. Non so cosa rimarrebbe fuori.
Dici "se non si potessero ottenere gli sgravi". Potrebbe succedere che venga approvato tutto e comincino i lavori e poi lo stato non copra le spese? l'amministratore mi ha parlato di una cifra assurda, forse 50 mila euro a testa! troppo troppo, decisamente.
Poi, mi ha detto che c'è solo un condomino a rifiutarsi, ma allo stesso tempo mi ha detto che 2 terzi sono d'accordo e quindi la maggioranza c'è. (?) Se c'è solo uno che non vuole si può fermare il tutto?
 

francesca63

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Privato Cittadino
Ciao Francesca! come stai?
Allora non ero stata sospettosa senza motivo, ecco... : D
Ciao, io tutto ok, grazie; tu sempre alla ricerca...prima o poi sarà la volta buona ;)
Non so quale siano le spese non coperte dalla legge nel caso di questi palazzi, l'amministratore mi ha detto che nel caso venga fatto tutto, faranno l'ascensore, cappotto termico, balconi, infissi e porte blindate. Non so cosa rimarrebbe fuori.
Da quanto ne so, sicuramente le spettanze dell'amministratore, ad esempio.( di solito il 2/3 % dell'entità della spesa deliberata).
Potrebbe succedere che venga approvato tutto e comincino i lavori e poi lo stato non copra le spese?
Direi di si, se ci fosse qualche contestazione del fisco per errori nella pratica, nelle certificazioni del termotecnica, o altre problematiche.
E' un discorso molto complesso, e ancora escono nuovi aggiornamenti della legge e nuove interpretazioni.
Se c'è solo uno che non vuole si può fermare il tutto?
Pare di si, ci sono già alcune sentenze in merito.
 

Darnelys

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Privato Cittadino
Si, ancora in cerca... questa volta sembrava buona. Una volta concesso il mutuo ci sentivamo più sicuri ed entusiasti ma a quanto pare troviamo sempre case un po' "difficili" eheh. Comunque, mi informerò meglio con l'amministratore perché volevo capire a che punto si trovava la richiesta esattamente. Mi pare di capire che se non è stata fatta la delibera e se fossimo noi i nuovi proprietari le spese toccano a noi, giusto? Ma mettiamo per esempio che le spese siano a carico di lui, se la delibera è stata fatta o i lavori partissero prima che venda la casa. Se ad un certo punto i lavori per qualche motivo non potessero essere coperti dallo stato, che succede? le spese sono a carico di chi ha firmato la delibera o del nuovo proprietario? Può un nuovo proprietario rifiutarsi di pagare lavori effettuati?
 

francesca63

Moderatore
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Privato Cittadino
Mi pare di capire che se non è stata fatta la delibera e se fossimo noi i nuovi proprietari le spese toccano a noi, giusto?
Giusto.
Se ad un certo punto i lavori per qualche motivo non potessero essere coperti dallo stato, che succede? le spese sono a carico di chi ha firmato la delibera o del nuovo proprietario?
Le spese sono a carico di chi ha votato la delibera, ma far pagare uno che non è più proprietario potrebbe essere un problema.
Sono situazioni nuove, vista la novità dell’argomento; non penso si possa avere una soluzione certa.
 

Darnelys

Membro Junior
Privato Cittadino
Uhm... devo informarmi bene sullo stato della delibera. Perché se non l'ha votata, si capisce perché lo vuole vendere adesso e lasciare la patata bollente a noi...ma se l'ha già votata e quindi le spese saranno inevitabilmente a carico suo, io mi porrei la domanda del perché voler vendere adesso se magari a lavori fatti può proporre un prezzo molto più alto e cercare di ricuperare appunto le spese fatte...
 

Pippo4567

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Posso dirti come si sono accordati nel palazzo dove vivono i miei. Situazione identica alla tua (110% per rifacimento + installazione dell’ascensore), appartamento in vendita vecchio proprietario che non voleva fare i lavori, delibera per i lavori a cavallo della vendita.Ti premetto che in quel condominio hanno avuto diritto ad un 90% complessivo, il 110% è difficile da ottenere.La cifra che hanno dovuto sborsare complessivamente si aggirava intorno ai 20 k divisa per millesimi. Il venditore ha raggiunto un accordo con l’acquirente in base al quale lui si accollava il 70% delle spese, il rimanente lo ha pagato l’acquirente. La loro spesa era peró minima, perché si tratta di un primo piano.
 

Darnelys

Membro Junior
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Posso dirti come si sono accordati nel palazzo dove vivono i miei. Situazione identica alla tua (110% per rifacimento + installazione dell’ascensore), appartamento in vendita vecchio proprietario che non voleva fare i lavori, delibera per i lavori a cavallo della vendita. Ti premetto che in quel condominio hanno avuto diritto ad un 90% complessivo, il 110% è difficile da ottenere. La cifra che hanno dovuto sborsare complessivamente si aggirava intorno ai 20 k divisa per millesimi. Il venditore ha raggiunto un accordo con l’acquirente in base al quale lui si accollava il 70% delle spese, il rimanente lo ha pagato l’acquirente. La loro spesa era peró minima, perché si tratta di un primo piano.
Ah caspita... l'acquirente ha dovuto pagare il 20% non coperto del bonus e in più anche l'amministratore? :shock:
Nel mio caso si tratta di due palazzi, 10 appartamenti in ognuno (5 piani, 2 appartamenti per piano) ma forse l'ascensore è possibile farlo solo nel palazzo dell'appartamento che mi interessa e non nell'altro, che ha una struttura diversa. L'appartamento è all'ultimo piano. A me risulta che il proprietario fosse interessato a firmare la delibera, ma forse non era molto pratico né informato del tutto ed era convinto solo che a lavori fatti avrebbe finalmente potuto vendere la sua casa al prezzo che si prefissava, cosa che non gli era mai riuscita (per anni l'ha messo ad un prezzo piò alto del mercato e diceva che non era trattabile, e se non la vendeva per lui era uguale). Magari vedendo le spese che dovrebbe fare, adesso è più "accomodante" ma devo capire se è conveniente per noi. Messo cosi non mi sembra...e vorrei capire se per ipotesi lui firmasse la delibera prima di vendere, c'è un modo in cui l'acquirente si veda costretto ad accollarsi quelle spese.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
vorrei capire se per ipotesi lui firmasse la delibera prima di vendere, c'è un modo in cui l'acquirente si veda costretto ad accollarsi quelle spese.
Le delibere non si firmano, si votano.
Come detto sopra, se la delibera arriva prima del rogito, eventuali spese spettano al venditore; ma se si pensa di godere del credito fiscale, e poi per qualche motivo non fosse possibile, sorgerebbero i problemi per l'acquirente, perché il venditore potrebbe "sparire".
Nessuno, attualmente, può darti certezze di quanto potrà succedere.
 

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