Beppe7900

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Buongiorno, mi sono trovato all'improvviso in una situazione imbarazzante avendo sempre pagato tutto e non avendo mai avuto grossi problemi economici. Cercherò di essere breve nel riassumere. 5 anni fa mi sono fidanzato con una ragazza, dopo due anni abbiamo deciso di trovare una casa insieme (io ero in affitto in un bilocale) e proprio in quel periodo la nonna viene a mancare e lascia a mia suocera (futura?) una villetta a schiera. Mia suocera era gia proprietaria di 1/4 dopo la morte del padre e della sorella e ora dopo la morte della madre ha deciso di rinunciare all'eredità e quindi la successione è stata fatta alla mia ragazza. Quindi ora 1/4 è di mia suocera e 3/4 della mia fidanzata e con il beneplacito della suocera ci siamo traferiti li dove ormai viviamo da vari anni. Visto che la situazione economica di mia suocera non era delle migliori in quanto dopo la morte del marito avvenuta 8 anni fa e non avendo lei un impiego e vivendo con la sola pensione sociale del marito (intorno ai 400€) avevamo pattuito che ogni mese le versavo una piccola somma di 400 € che lei doveva usare per il mutuo della loro casa che sapevo non pagava da un pò è di cui le è proprietaria al 50% e la mia fidanzata ha ereditato l'altro 50% dopo la morte del padre. Ora ieri un ufficiale giudiziario ci ha rifilato un plico dove la banca, che intanto ha dato il credito ad una seconda società la quale ha incaricato una società di recupero crediti, chiedeva la restituzione del debito rimasto (circa 48000€) entro 10 giorni. Immaginate la mia faccia e quella della mia fidanzata caduta dalle nubi. Ho chiamato la suocera, che in tutti questi anni non ha mai proferito parola, e mi ha confermato che non paga le rate da 6 anni e che i soldi che le davo sono bastati solo per coprire le spese delle bollette. Ora la mia domanda è ipotizziamo che siano impossibilitate a pagare (la mia fidanzata cerca lavoro da una vita senza riuscirci) la casa ipotecata andrà all'asta e se l'asta non basta a ricoprire il debito i creditori possono rifarsi anche sulla casa ereditata mettendola all'asta? Io sono pronto ad aiutarle facendo da garante nel proposta di un piano risanatore ma voglio capire preparandomi al peggio se anche la casa ereditata è in pericolo. Grazie delle risposte.
 

francesca63

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la casa ipotecata andrà all'asta e se l'asta non basta a ricoprire il debito i creditori possono rifarsi anche sulla casa ereditata mettendola all'asta?
E’ una possibilità.
Quanto vale la casa dove vive tua suocera ? Più del debito di 48.000 ?

Certo avete gestito la cosa un po’ alla leggera, sapendo che non pagava il mutuo da un certo tempo...
 
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Beppe7900

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Grazie della risposta, la casa è in una corte con un piccolo terreno, è su due piani più cantina e mansarda ma lo stato attuale non è dei migliori quindi sarebbe da ristrutturare. Purtroppo si trova in un luogo sperduto di un piccolo paesino in mezzo alle risaie... quindi da una stima fatta molti anni fa forse vale 30000€ ammesso che qualcuno voglia abitare li... Sarò sincero non credo che con la vendita all'asta venga coperto il debito.
 

brina82

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Buongiorno, mi sono trovato all'improvviso in una situazione imbarazzante avendo sempre pagato tutto e non avendo mai avuto grossi problemi economici. Cercherò di essere breve nel riassumere. 5 anni fa mi sono fidanzato con una ragazza, dopo due anni abbiamo deciso di trovare una casa insieme (io ero in affitto in un bilocale) e proprio in quel periodo la nonna viene a mancare e lascia a mia suocera (futura?) una villetta a schiera. Mia suocera era gia proprietaria di 1/4 dopo la morte del padre e della sorella e ora dopo la morte della madre ha deciso di rinunciare all'eredità e quindi la successione è stata fatta alla mia ragazza. Quindi ora 1/4 è di mia suocera e 3/4 della mia fidanzata e con il beneplacito della suocera ci siamo traferiti li dove ormai viviamo da vari anni. Visto che la situazione economica di mia suocera non era delle migliori in quanto dopo la morte del marito avvenuta 8 anni fa e non avendo lei un impiego e vivendo con la sola pensione sociale del marito (intorno ai 400€) avevamo pattuito che ogni mese le versavo una piccola somma di 400 € che lei doveva usare per il mutuo della loro casa che sapevo non pagava da un pò è di cui le è proprietaria al 50% e la mia fidanzata ha ereditato l'altro 50% dopo la morte del padre. Ora ieri un ufficiale giudiziario ci ha rifilato un plico dove la banca, che intanto ha dato il credito ad una seconda società la quale ha incaricato una società di recupero crediti, chiedeva la restituzione del debito rimasto (circa 48000€) entro 10 giorni. Immaginate la mia faccia e quella della mia fidanzata caduta dalle nubi. Ho chiamato la suocera, che in tutti questi anni non ha mai proferito parola, e mi ha confermato che non paga le rate da 6 anni e che i soldi che le davo sono bastati solo per coprire le spese delle bollette. Ora la mia domanda è ipotizziamo che siano impossibilitate a pagare (la mia fidanzata cerca lavoro da una vita senza riuscirci) la casa ipotecata andrà all'asta e se l'asta non basta a ricoprire il debito i creditori possono rifarsi anche sulla casa ereditata mettendola all'asta? Io sono pronto ad aiutarle facendo da garante nel proposta di un piano risanatore ma voglio capire preparandomi al peggio se anche la casa ereditata è in pericolo. Grazie delle risposte.
Ciao, innanzitutto stai subito affrontando il problema, e ciò è già un primo passo verso la risoluzione, che non tutti solitamente fanno (solitamente ci si lascia andare e si nasconde la testa sotto la sabbia, o meglio, i debitori di solito fanno così, ma te per fortuna non sei il debitore in questo caso, ed hai capito che occorre fare qualcosa).

Quello che vi è arrivato immagino sia il precetto; dopo qualche tempo arriverà anche il pignoramento, poi ci sarà la nomina del CTU e del delegato alla vendita, eventuale custode, udienze varie fino ad arrivare all'asta. Diciamo che tra oggi e l'aggiudicazione passerà almeno un anno e mezzo, come minimo (ma potrebbero trascorrere anche diversi anni; il tutto dipende da diversi fattori, legati ai tempi del tribunale, eventuali problemi dell'immobile, e ora anche a causa delle lungaggini legate al covid).

Per rispondere alla tua domanda, dunque se ho capito bene ci sono 2 immobili: il primo immobile è la villetta dove abitate, intestato 3/4 alla tua ragazza ed 1/4 a tua suocera; l'altro immobile, oggetto di mutuo, intestato 1/2 alla tua ragazza e 1/2 a tua suocera, giusto? Su questa casa c'è un mutuo (e quindi una sola ipoteca iscritta, sicuro non ce ne siano anche altre?) che prima era intestato a tuo suocero, ora evidentemente ai 2 eredi.

Se le cose stanno così, ti confermo che nel caso in cui dall'asta non venissero ricavate tutte le somme, verrebbe aggredito anche il secondo immobile.

Tuttavia è possibile analizzare degli elementi anche a "favore":
1) pensione di tua suocera molto bassa, per cui da un eventuale pignoramento (della pensione) la banca non potrebbe recuperare molto;
2) la tua ragazza senza occupazione;
3) valore dell'immobile basso.

Ciò lascerebbe ipotizzare che ci sono degli elementi utili al fine di chiudere il tutto attraverso un accordo extragiudiziale a saldo e stralcio, il che implica solitamente il versamento di un'unica somma, per chiudere tutto il debito (ma non è detto che non si possa trovare anche altra tipologia di accordo, anche a rate). È una possibilità, perchè i creditori sanno bene che vi sarebbe un secondo immobile aggredibile, in seguito... Comunque, si può provare a trattare.

Solitamente, al fine di determinare l'accordo, il creditore aspetta almeno il valore immobiliare indicato nella perizia (valore certamente superiore a quello di aggiudicazione visto che le prime aste di solito vanno sempre deserte, la prima quasi sicuramente), per capire quanto si può ricavare dall'eventuale vendita all'asta: in base a quel primo numero, il creditore si fa un'idea su quanto potrebbe ricavare dall'immonile (anche se non è sempre detto; tuttavia a me, che mi occupo anche di queste cose, è capitato parecchie volte di non riuscire a chiudere subito, o meglio che il creditore pretendesse il prezzo pieno indicato in perizia, prima della prima asta).

Se riusciste a reperire qualche decina di mila euro SUBITO, potreste anche provare a fare un'offerta adesso, altrimenti ti suggerisco di mettere comunque da parte dei soldi e aspettare... O di trovarli in qualche altro modo (potresti anche pensare di chiedere un prestito per acquistare tu quell'immobile alla cifra x, pari all'accordo; non hai prestiti accesi, giusto?).

Dovete assolutamente "chiudere" in questo modo, altrimenti sarebbe proprio un peccato. Per farlo avrete la necessità di rivolgervi almeno ad un Avvocato, e se serve, anche ad un professionista del saldo e stralcio. Conviene contattare subito un Avvocato e "costituirvi" nel processo esecutivo, intanto.

In alternativa potresti rivolgerti a persone interessate all'acquisto dell'immobile direttamente in contanti e sempre tramite un accordo a saldo e stralcio. C'è chi lo fa come investimento per poi rivendere l'immobile nel libero mercato; potreste anche cercare di venderlo direttamente a persone interessate, ma solitamente appena gli spieghi i casini che ci sono sotto, scappano.

La strada per la risoluzione non è univoca, ma basta iniziare a percorrerla.
 

Beppe7900

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Ciao, innanzitutto stai subito affrontando il problema, e ciò è già un primo passo verso la risoluzione, che non tutti solitamente fanno (solitamente ci si lascia andare e si nasconde la testa sotto la sabbia, o meglio, i debitori di solito fanno così, ma te per fortuna non sei il debitore in questo caso, ed hai capito che occorre fare qualcosa).

Quello che vi è arrivato immagino sia il precetto; dopo qualche tempo arriverà anche il pignoramento, poi ci sarà la nomina del CTU e del delegato alla vendita, eventuale custode, udienze varie fino ad arrivare all'asta. Diciamo che tra oggi e l'aggiudicazione passerà almeno un anno e mezzo, come minimo (ma potrebbero trascorrere anche diversi anni; il tutto dipende da diversi fattori, legati ai tempi del tribunale, eventuali problemi dell'immobile, e ora anche a causa delle lungaggini legate al covid).

Per rispondere alla tua domanda, dunque se ho capito bene ci sono 2 immobili: il primo immobile è la villetta dove abitate, intestato 3/4 alla tua ragazza ed 1/4 a tua suocera; l'altro immobile, oggetto di mutuo, intestato 1/2 alla tua ragazza e 1/2 a tua suocera, giusto? Su questa casa c'è un mutuo (e quindi una sola ipoteca iscritta, sicuro non ce ne siano anche altre?) che prima era intestato a tuo suocero, ora evidentemente ai 2 eredi.

Se le cose stanno così, ti confermo che nel caso in cui dall'asta non venissero ricavate tutte le somme, verrebbe aggredito anche il secondo immobile.

Tuttavia è possibile analizzare degli elementi anche a "favore":
1) pensione di tua suocera molto bassa, per cui da un eventuale pignoramento (della pensione) la banca non potrebbe recuperare molto;
2) la tua ragazza senza occupazione;
3) valore dell'immobile basso.

Ciò lascerebbe ipotizzare che ci sono degli elementi utili al fine di chiudere il tutto attraverso un accordo extragiudiziale a saldo e stralcio, il che implica solitamente il versamento di un'unica somma, per chiudere tutto il debito (ma non è detto che non si possa trovare anche altra tipologia di accordo, anche a rate). È una possibilità, perchè i creditori sanno bene che vi sarebbe un secondo immobile aggredibile, in seguito... Comunque, si può provare a trattare.

Solitamente, al fine di determinare l'accordo, il creditore aspetta almeno il valore immobiliare indicato nella perizia (valore certamente superiore a quello di aggiudicazione visto che le prime aste di solito vanno sempre deserte, la prima quasi sicuramente), per capire quanto si può ricavare dall'eventuale vendita all'asta: in base a quel primo numero, il creditore si fa un'idea su quanto potrebbe ricavare dall'immonile (anche se non è sempre detto; tuttavia a me, che mi occupo anche di queste cose, è capitato parecchie volte di non riuscire a chiudere subito, o meglio che il creditore pretendesse il prezzo pieno indicato in perizia, prima della prima asta).

Se riusciste a reperire qualche decina di mila euro SUBITO, potreste anche provare a fare un'offerta adesso, altrimenti ti suggerisco di mettere comunque da parte dei soldi e aspettare... O di trovarli in qualche altro modo (potresti anche pensare di chiedere un prestito per acquistare tu quell'immobile alla cifra x, pari all'accordo; non hai prestiti accesi, giusto?).

Dovete assolutamente "chiudere" in questo modo, altrimenti sarebbe proprio un peccato. Per farlo avrete la necessità di rivolgervi almeno ad un Avvocato, e se serve, anche ad un professionista del saldo e stralcio. Conviene contattare subito un Avvocato e "costituirvi" nel processo esecutivo, intanto.

In alternativa potresti rivolgerti a persone interessate all'acquisto dell'immobile direttamente in contanti e sempre tramite un accordo a saldo e stralcio. C'è chi lo fa come investimento per poi rivendere l'immobile nel libero mercato; potreste anche cercare di venderlo direttamente a persone interessate, ma solitamente appena gli spieghi i casini che ci sono sotto, scappano.

La strada per la risoluzione non è univoca, ma basta iniziare a percorrerla.
Sfortunatamente ho il finanziamento della macchina che dovrebbe terminare tra un anno e mezzo circa, sicuramente l'idea di prenderli per il collo visto che hanno solo da perdere sarebbe perfetta senza il secondo immobile ma non credo ci cascheranno, avranno gia analizzato il valore della villetta a schiera e comunque non riuscirei attualmente a mettere da parte anche diecimila euro in così poco tempo senza un secondo finanziamento. Un'idea che mi è venuta è quella di lasciare il primo immobile ipotecato per l'asta, vendere la villetta al giusto prezzo e con il ricavato chiudere la questione con la banca e aprire un mio mutuo per una nuova casa usando i soldi rimasti. Domani mi muovo subito per un incontro con il creditore e vediamo la situazione reale. Grazie a tutti delle risposte.
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Sfortunatamente ho il finanziamento della macchina che dovrebbe terminare tra un anno e mezzo circa.
Le cifre in gioco non sono altissime, potresti vedere se ci rientreresti anche con un mutuo.
sicuramente l'idea di prenderli per il collo visto che hanno solo da perdere sarebbe perfetta senza il secondo immobile ma non credo ci cascheranno
Occhio che se poi le cose degenerano sarete voi a rimetterci... Non c'è mai equilibrio "stabile" in questo mondo, a volte non conviene rischiare più di tanto.
Un'idea che mi è venuta è quella di lasciare il primo immobile ipotecato per l'asta, vendere la villetta al giusto prezzo e con il ricavato chiudere la questione con la banca
Questa casa è "libera da ipoteche"? Non ha abusi? Occhio che il tempo passa, e se in questa situazione voleste anche "incastrare" l'acquisto di una nuova casa per trasferirvi direttamente da questa a quella nuova, avrei dei grossi dubbi. Almeno un trasloco intermedio lo prenderei in considerazione.

Sono operazioni delicate, e cercardo di incastrare "tutto", sovrapponendone diverse insieme, spesso rischia di fare saltare tutto.

In bocca al lupo.
 

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