frvanel

Membro Attivo
Professionista
approvo la risposta di Alessandra, in quanto inserire in una risposta per una domanda su quote di legittima la frase =

'' Al decesso di uno dei due a seconda del regime patrimoniale se in comunione o in separazione gli eredi sono il coniuge superstite ed i figli ecc. ecc. ''
ingenera confusione in chi non conosce l'argomento, facendo presupporre che la divisione dell'eredità sia diversa a seconda del regime di matrimonio

non è così, ma non tutti lo sanno...a volte è meglio rispondere usando poche semplici parole, piuttosto che usare termini tecnici, che molti non riescono a comprendere del tutto
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Se è per questo approvo anch'io quanto dite ....: di fatti per poco nasceva uno screzio, per aver detto in precedenza la stessa cosa sulla questione della cosiddetta legittima...

Cose che capitano: a volte senza volerlo il meglio è fonte di guasti del bene. :ok:
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ragazzi il fatto della comunione o separazione c'entra e mi spiego.
Tornando all'esempio mio di prima.
Il sig A acquista un'immobile dopo il matrimonio intervenendo da solo al rogito nel 1977;
In comunione dei beni rientra come ho gia detto prima al decesso di A 1/2 di tale immobile in quanto per effetto della legge di riforma sulla famiglia automaticamente 1/2 è dell'altro coniuge e quindi alla fine della presentazione della successione il coniuge superstite avra come sua quota in questo caso poiche 1/3 di 1/2 va al coniuge superstite e 2/3 in parti uguali ai 5 figli, alla fine si avra che il coniuge superstite avrà complessivamente la quota di 40/60 al conuìiuge superstite e 4/60 ad ogni figlio.
Se invece in seperazione dei beni deceduto A in successione va la quota di 1/1 di cui sempre 1/3 va al coniuge superstite e 2/3 in parti uguali ai 5 figli e cioè in definitiva 10/30 al coniuge e 4/30 ad ogni figlio.
Ora appare evidente che c'e differenza di quota a seconda del regime di comunione o separazione per gli eredi ed è per questo che tale regime c'entra, ora non so se ho ben spiegato ciò.
Ciao salves
 

Bastimento

Membro Storico
Privato Cittadino
Ciao Salves: la tua precisazione in conclusione era nota e non contestata nel contenuto. Bisognava solo accordarsi sulle modalità di comunicazione.
In sostanza alcuni preferivano tenere logicamente separate le regole successorie, dalle regole di determinazione del patrimonio del de-cuius.
Il regime patrimoniale coniugale va ad incidere direttamente solo sulle seconde: le prime (regole) rimangono invariate: ovviamente non è uguale il risultato del "combinato disposto" delle due.

A questo punto dovremmo esserci riallineati tutti: e proporrei di rifocalizzarci a rispondere alle domande di ginolam1: il quale mi ha aggiunto questo quesito:

cosa accadrebbe, supponendo che mio fratello decida di vendere nel frattempo parte o totalmente la proprietà donatagli dai genitori in vita?

Io ho dato risposta all'mp in modo parziale, riferendomi alla tematica sintetizzata dagli art. 553÷560 e in particolare il 563.
A voi viene in mente altro? In ogni caso potete dare il vostro parere a ginolam1 ?
 

SALVES

Membro Senior
Professionista
Ciao Bastimento hai indicato bene ginolam1.
Ciao a alla prossima ovviamente estendo il saluto anche a ginolam1, frvanel, Alesandraa.

P.s. quando preciso una cosa non prendetela come inizio di uno screzio, forse nella forma faccio capire ciò? se è così non è nelle mie intenzioni, le mie intenzioni nelle precisazioni e di fare capire quello che volevo dire.
 

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