Buonasera
Vi leggo da un po' perché io e la mia compagnia siamo da tempo impegnati nell'acquisto di una casa ma speravo non sarebbe mai stato necessario scrivere.
Brevemente. Dopo proposta d'acquisto accettata a maggio a luglio firmiamo preliminare per rogito previsto fra un mese. Poiché manca certificato di agibilità chiediamo che il proprietario si impegni a produrlo per tale data e in più notando lieve difformità catastale (una porta spostata di un 30 cm e una di 70) facciamo scrivere genericamente che la casa deve essere regolare per le norme edilizie ed urbanistiche sempre per tale data.
Circa tre settimane fa convocati in agenzia veniamo informati in presenza del venditore da una relazione di geometra incaricato alla regolarizzazione dell'immobile al fine dell'ottenimento dell'agibilità che la casa cosi com'è non può ottenere agibilità e che è necessaria una variazione della planimetria costruendo un atrio all'ingresso (che prima dava sull ampio soggiorno) o un locale sgabuzzino nel soggiorno che comunque ne riduce metratura.
L'agenzia ci propone qualche giorno per scegliere una delle varianti oppure recedere dal contratto. E noi comunichiamo la nostra intenzione di recedere.
Domani avremmo avuto l'incontro per siglare la rescissione ma proprio stasera abbiamo ricevuto una mail da legale del venditore che afferma che l'incontro di domani non avrà luogo e dato che la casa otterrà l'agibilità entro rogito siamo obbligati all'acquisto.
Siamo senza parole e parecchio spaventati. Se la casa otterrà l'agibilità sarà a seguito delle variazioni di planimetria che noi non volevamo e non corrispondono alla casa che abbiamo visto, pensavo fosse ovvio che non si potesse considerare adempiuto un contratto in questi termini, ma il fatto che me lo scrive un avvocato un po' mi spaventa.
Domani anche noi andremo da un legale ma volevo sapere vostra opinione.
Vi leggo da un po' perché io e la mia compagnia siamo da tempo impegnati nell'acquisto di una casa ma speravo non sarebbe mai stato necessario scrivere.
Brevemente. Dopo proposta d'acquisto accettata a maggio a luglio firmiamo preliminare per rogito previsto fra un mese. Poiché manca certificato di agibilità chiediamo che il proprietario si impegni a produrlo per tale data e in più notando lieve difformità catastale (una porta spostata di un 30 cm e una di 70) facciamo scrivere genericamente che la casa deve essere regolare per le norme edilizie ed urbanistiche sempre per tale data.
Circa tre settimane fa convocati in agenzia veniamo informati in presenza del venditore da una relazione di geometra incaricato alla regolarizzazione dell'immobile al fine dell'ottenimento dell'agibilità che la casa cosi com'è non può ottenere agibilità e che è necessaria una variazione della planimetria costruendo un atrio all'ingresso (che prima dava sull ampio soggiorno) o un locale sgabuzzino nel soggiorno che comunque ne riduce metratura.
L'agenzia ci propone qualche giorno per scegliere una delle varianti oppure recedere dal contratto. E noi comunichiamo la nostra intenzione di recedere.
Domani avremmo avuto l'incontro per siglare la rescissione ma proprio stasera abbiamo ricevuto una mail da legale del venditore che afferma che l'incontro di domani non avrà luogo e dato che la casa otterrà l'agibilità entro rogito siamo obbligati all'acquisto.
Siamo senza parole e parecchio spaventati. Se la casa otterrà l'agibilità sarà a seguito delle variazioni di planimetria che noi non volevamo e non corrispondono alla casa che abbiamo visto, pensavo fosse ovvio che non si potesse considerare adempiuto un contratto in questi termini, ma il fatto che me lo scrive un avvocato un po' mi spaventa.
Domani anche noi andremo da un legale ma volevo sapere vostra opinione.