Buongiorno provo a tornare in questa parte del forum perché non riesco a venirne a capo nonostante mezza giornata di ricerche e studio. Il messaggio di Studio Duchemino che ringrazio ancora, e a cui chiedo gentilmente se ha voglia di chiarire ulteriormente, mi aveva acceso una speranza. Poi però provando ad approfondire alcuni dicono che questa uni 10200 si può ancora utilizzare perché non è più obbligatoria ma non è vietata e per cambiare il criterio delle spese involontarie da mm di fabbisogno energetico come è in questo momento a superficie, metri quadri o metri cubi o per diminuire ulteriormente la percentuale di spese involontarie devo convincere la maggioranza dell'assemblea, è corretto oppure ho capito male io? Inoltre guardando la documentazione delle spese del riscaldamento (quella tecnica relativa alla valutazione del fabbisogno energetico l'ho richiesta ma per adesso nessuna risposta) ho visto che la ripartizione fra volontarie ed involontarie è 70% le prime e 30% le seconde e quindi, sempre se ho capito bene, rispetta ampiamente la legge. Come faccio a convincere l'assemblea se io pago il doppio o il triplo degli altri? Eppure ci sono altri tre appartamenti che sono o all'ultimo piano o al piano terra ma pagano la metà di me. Impazzisco perché poi essendo sotto il tetto anche i consumi per me sarebbero più alti. A chi affitto un appartamento in cui senza accendere devo pagare 1300 euro e se accendo arrivo a 3 o 4 mila?
 

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