Buonasera,
in data 7 agosto, tramite agenzia immobiliare, ho firmato una proposta di acquisto per un immobile, con posto auto nella rimessa condominiale, al prezzo di 120.000 euro. Già il giorno successivo il venditore ha controfirmato, richiedendo una caparra di 10.000 euro e insieme abbiamo convenuto al versamento (su conto corrente del venditore stesso) di 5.000 euro nell’immediato e dei restanti 5.000 euro al momento della firma del preliminare di vendita presso il notaio, impegnandomi all’ottenimento del mutuo entro ottobre 2025; inoltre, nella proposta di acquisto il venditore dichiara che non vi sono spese straordinarie deliberate. Prima del preliminare (settembre 2025), tuttavia, ci siamo incontrati, assieme all’agente immobiliare, per conoscerci personalmente e, contestualmente, ho richiesto anche l’ultimo verbale dell’assemblea condominiale e l’autorizzazione del venditore a contattare l’amministratore condominiale. Purtroppo, dall’ultimo verbale (risalente a maggio 2025) l’amministratore comunica all’assemblea che vi sono danni a travi e pilastri del palazzo causati da infiltrazioni; non vi è alcuna spesa deliberata in merito, viene solo espresso da parte dell’amministratore la necessità di una perizia per quantificare i danni e procedere al più presto a fare i lavori necessari. Le
Uniche spese deliberate ammontano a 250 euro per la sostituzione del cancello automatico (ovviamente non ne ero a conoscenza in quanto il venditore ha dichiarato nella proposta di acquisto che non vi fossero spese straordinarie). Inoltre, contattando l’amministratore per capire di questi danni, è emerso anche che non si parla di posto auto assegnato all’interno della rimessa condominiale (così come invece mi è stato fatto intendere), ma che bisognerà discuterne con il condominio in quanto il garage non è in grado di ospitare tutte le auto corrispondenti al numero degli appartamenti.
Viste tutte queste situazioni, ho chiesto all’agente immobiliare di richiedere al venditore di abbassare il prezzo di vendita o di incaricarsi del pagamento di questi lavori futuri. L’agente immobiliare mi riferisce che il proprietario ha rifiutato la mia proposta e pertanto ho deciso di non voler andare avanti con la vendita e, su indicazione dell’agente immobiliare, ho scritto una rinuncia all’acquisto (8 ottobre) che lui avrebbe trasmesso al venditore, rassicurandomi che il venditore mi avrebbe restituito la caparra. Purtroppo, invece, il venditore mi invia una raccomandata (28 ottobre) da parte del suo legale in cui mi invita a dargli gli ulteriori 5.000 euro e mi intima di continuare nella vendita altrimenti si procederà per vie legali, sottolineando anche che sono già oltre i limiti temporali sanciti dalla proposta di acquisto (premetto che dopo aver scritto la rinuncia ho interrotto ogni ricerca presso gli enti bancari).
Le domande che mi pongo sono: posso richiedere l’annullamento della proposta di acquisto? Posso richiedere al venditore la restituzione della caparra dei 5.000 euro? Mi può obbligare a procedere all’acquisto della casa, pena causa civile?
Ringrazio per la possibilità concessami.
cordiali saluti
in data 7 agosto, tramite agenzia immobiliare, ho firmato una proposta di acquisto per un immobile, con posto auto nella rimessa condominiale, al prezzo di 120.000 euro. Già il giorno successivo il venditore ha controfirmato, richiedendo una caparra di 10.000 euro e insieme abbiamo convenuto al versamento (su conto corrente del venditore stesso) di 5.000 euro nell’immediato e dei restanti 5.000 euro al momento della firma del preliminare di vendita presso il notaio, impegnandomi all’ottenimento del mutuo entro ottobre 2025; inoltre, nella proposta di acquisto il venditore dichiara che non vi sono spese straordinarie deliberate. Prima del preliminare (settembre 2025), tuttavia, ci siamo incontrati, assieme all’agente immobiliare, per conoscerci personalmente e, contestualmente, ho richiesto anche l’ultimo verbale dell’assemblea condominiale e l’autorizzazione del venditore a contattare l’amministratore condominiale. Purtroppo, dall’ultimo verbale (risalente a maggio 2025) l’amministratore comunica all’assemblea che vi sono danni a travi e pilastri del palazzo causati da infiltrazioni; non vi è alcuna spesa deliberata in merito, viene solo espresso da parte dell’amministratore la necessità di una perizia per quantificare i danni e procedere al più presto a fare i lavori necessari. Le
Uniche spese deliberate ammontano a 250 euro per la sostituzione del cancello automatico (ovviamente non ne ero a conoscenza in quanto il venditore ha dichiarato nella proposta di acquisto che non vi fossero spese straordinarie). Inoltre, contattando l’amministratore per capire di questi danni, è emerso anche che non si parla di posto auto assegnato all’interno della rimessa condominiale (così come invece mi è stato fatto intendere), ma che bisognerà discuterne con il condominio in quanto il garage non è in grado di ospitare tutte le auto corrispondenti al numero degli appartamenti.
Viste tutte queste situazioni, ho chiesto all’agente immobiliare di richiedere al venditore di abbassare il prezzo di vendita o di incaricarsi del pagamento di questi lavori futuri. L’agente immobiliare mi riferisce che il proprietario ha rifiutato la mia proposta e pertanto ho deciso di non voler andare avanti con la vendita e, su indicazione dell’agente immobiliare, ho scritto una rinuncia all’acquisto (8 ottobre) che lui avrebbe trasmesso al venditore, rassicurandomi che il venditore mi avrebbe restituito la caparra. Purtroppo, invece, il venditore mi invia una raccomandata (28 ottobre) da parte del suo legale in cui mi invita a dargli gli ulteriori 5.000 euro e mi intima di continuare nella vendita altrimenti si procederà per vie legali, sottolineando anche che sono già oltre i limiti temporali sanciti dalla proposta di acquisto (premetto che dopo aver scritto la rinuncia ho interrotto ogni ricerca presso gli enti bancari).
Le domande che mi pongo sono: posso richiedere l’annullamento della proposta di acquisto? Posso richiedere al venditore la restituzione della caparra dei 5.000 euro? Mi può obbligare a procedere all’acquisto della casa, pena causa civile?
Ringrazio per la possibilità concessami.
cordiali saluti