pensoperme

Membro Storico
Privato Cittadino
Sono sempre più dell'avviso che faremmo bene a consultare qualche notaio (una rondine non fa primavera, ma uno stormo induce a pensare che l'inverno è finito! :D). Io ne incontro uno mercoledì, chiederò.

Non mi sento di prendere una posizione assoluta, anche se, ripeto ancora una volta, la maggior parte delle fonti (ma non tutte) fanno propendere per il 3%. Qualcosa quindi non mi convince del tutto. In più, spero che la versione di Antonello sia quella giusta. Non per altro, farebbe molto più comodo a noi che all'AdE ;) Per cui credo valga la pena di indagare meglio.

Infatti il discorso di Antonello fila diritto ed è, come ho detto, condivisibile, ma ho imparato da tempo che il buon senso e il diritto, specie quello fiscale, non vanno nella stessa direzione.
 

Sciarpa Bianca

Membro Attivo
Privato Cittadino
Aiutatemi a........capire !
Espongo il mio caso :
- premetto che sono in procinto di VENDERE l'appartamento dove viviamo (casa coniugale);
- regime patrimoniale : COMUNIONE LEGALE dei BENI;
- abbiamo trovato i ns. ACQUIRENTI (sono una coppia di fidanzati), che desiderano entrare in proprietà del ns. immobile, in parti uguali fra loro (50%);
- si è fissato il PREZZO della VENDITA in perfetto accordo;
- ho preteso immediatamente, dopo aver tolto il cartello "VENDESI", con regolare marca da bollo, che sul retro dello stesso fossero indicati, la DATA dell'accordo, il PREZZO pattuito, nonchè le FIRME degli ACQUIRENTI,e le NOSTRE, includendo la dizione "VENDUTO" ;
- ho stilato una SCRITTURA PRIVATA DI VENDITA E ACQUISTO, ove, ho inserito fra l'altro, le seguenti dichiarazioni per gli ACQUIRENTI (.....si impegnano ed accettano in comune accordo di acquistare la suddetta abitazione, nello stato e nei luoghi in cui si trovasi, dopo averla visionata e trovata di loro gradimento "VISTA e PIACIUTA";.............esentando la Parte Venditrice da qualsivoglia responsabilità presente e futura circa l'uso successivo della unità abitativa;.......all'atto della presente SCRITTURA PRIVATA viene versata dalla Parte Acquirente la somma di XXX euro a titolo di "ACCONTO"; .......in caso di recesso da parte degli Acquirenti, tale "ACCONTO" verrà interamente trattenuto dala Parte Venditrice, senza diritto a rimborso alcuno; .............all'atto del successivo "COMPROMESSO" da effettuarsi presso uno Studio Notarile scelto dagi Acqquirenti, gli stessi verseranno la somma di xxxx euro quale "CAPARRA CONFIRMATORIA", a parziale risoluzione del contratto di vendita, con le modalità e garanzie previste dalla Legge; .........alla stipula del relativo "ROGITO NOTARILE" da effettuarsi entro e non oltre la fine del mese yyyyy 2013, gli Acquirenti verseranno il SALDO nelle mani dei Venditori a conclusione del Contratto di vendita"; ..............alla stesura della presente SCRITTURA PRIVATA hanno continuamente assistito in qualità di testimoni i sigg. KKKK per i VENDITORI, e, JJJJJJ per gli Acquirenti ; .........fatto, letto, confermato e sottoscritto in DUE UNICI ORIGINALI;
...........seguono FIRME E DATA)

Cosa ne pensa il FORUM?

I termini "ACCONTO", "CAPARRA" e "SALDO", sono stati correttamente usati ?

Tale scrittura privata, ha valenza di un " PRELIMINARE " fra privati da consegnare alla BANCA per l'inizio della pratica concessione MUTUO .

Scusate la lunghezza ma ho bisogno di capire !
 

Manzoni Maurizio

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
gli acconti versati in fase di contratto sono da rendere in caso di rinuncia all'acquisto, quindi rimani con niente in mano e immobile invenduto, la somma deve essere versata a titolo di caparra confirmatoria e non serve a nulla andare a fare altro compromesso dal notaio se non per trascriverlo.
 

panzer

Membro Ordinario
Abbiamo già preso un legale...la situazione è un pò strana...oltre ad essere stati presi in giro sulla regolarità dell'immobile...il torto è pure nostro???vendere immobili abusivi penso sia illegale...la legge tutela chi le va contro?da premettere che per fare i lavori di ristrutturazione ci siamo rivolti ad una ditta edile che può dimostrare le spese con fatture...il venditore ha detto al notaio oltre a noi che era tutto in regola e l'atto non è stato fatto per la mancanza dei documenti di sanatoria...risarcire noi i danni a loro è un delirio...:disappunto:

semplicemente nel ventunesimo secolo non dobbiamo essere noi che fare tutto a voce è da fuori di testa!con l'avvocato esattamente cosa pensi di fare?
 

Sciarpa Bianca

Membro Attivo
Privato Cittadino
gli acconti versati in fase di contratto sono da rendere in caso di rinuncia all'acquisto, quindi rimani con niente in mano e immobile invenduto, la somma deve essere versata a titolo di caparra confirmatoria e non serve a nulla andare a fare altro compromesso dal notaio se non per trascriverlo.


Forse non sono stato chiaro .
Vorrei dividere la VENDITA in tre fasi :
1) SCRITTURA PRIVATA, nella mia abitazione fra Venditori (noi) ed Acquirenti (loro), in presenza di Testimoni, dove ci "impegnamo a vendere" ed "acquistare l'immobile, previo versamento di una somma di denaro" (acconto) da trattenere in caso di recesso della Parte Venditrice .
E questo si può sottoscrivere previo accordo fra le PARTI .
Da un incontro fatto nella LORO BANCA, dovrebbe bastare per iniziare la pratica della erogazione MUTUO ( vi è già la "delibera reddituale");
2) COMPROMESSO, davanti al Notaio, con il versamento contestuale di una caparra confirmatoria, con le garanzia previste dalla Legge;
3) ROGITO definitivo, davanti al Notaio, alla concessione del MUTUO, con versamento del saldo .

Se nel punto 1) è scritto ...chiaramente....che in caso di "recesso" per qualsivoglia motivazione della Parte Acquirente, la somma data in acconto non verrà restituita, perchè dovremmo rimanere senza niente in mano ???

Grazie .
 

Sciarpa Bianca

Membro Attivo
Privato Cittadino
mi stai dicendo che hai fatto il compromesso da solo senza alcuna esperienza?


Ho solo intenzione di sottoscrivere e far sottoscrivere nel mio appartamento in vendita, alla presenza di Testimoni, null'altro che un "impegno a vendere ed acquistare", con la corresponsione da parte degli ACQUIRENTI di una somma di denaro (acconto), a "maggiore tutela" di quanto già stabilito "verbalmente" .

Grazie.
 

studiopci

Membro Storico
Se nel punto 1) è scritto ...chiaramente....che in caso di "recesso" per qualsivoglia motivazione della Parte Acquirente, la somma data in acconto non verrà restituita, perchè dovremmo rimanere senza niente in mano ???
Perchè in Italia vige il diritto e le leggi da rispettare e i contratti devono essere redatti secondo specifiche condizioni e nel rispeto del diritto e delle leggi, se tu inserisce una clausola, questa deve rispettare il dettame legislativo... se tu imputi l'acconto e lo specifichi come tale... questo resta acconto ed in caso di risoluzione deve essere restituito, anche se hai scritto che verrà trattenuto, perchè questa terminologia annulla il diritto di ritenzione, quindi tu hai 2 possibilità
1 - non scrivere acconto ma caparra confirmatoria
2- scrivere così :
" ... all'atto della presente SCRITTURA PRIVATA viene versata dalla Parte Acquirente la somma di XXX euro a titolo di "ACCONTO.
In caso di rescissione o recesso dal contratto della parte acquirente, per qualsiasi motivo non addebbitabile alla parte venditrice, le parti di comune accordo stabiliscono ed accettano di imputare a titolo di penale la somma di € xxxx versata come acconto alla presente scrittura privata. "
altre scappatoie non esistono.
Fabrizio
 

Manzoni Maurizio

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
Forse non sono stato chiaro .
Vorrei dividere la VENDITA in tre fasi :
1) SCRITTURA PRIVATA, nella mia abitazione fra Venditori (noi) ed Acquirenti (loro), in presenza di Testimoni, dove ci "impegnamo a vendere" ed "acquistare l'immobile, previo versamento di una somma di denaro" (acconto) da trattenere in caso di recesso della Parte Venditrice .
E questo si può sottoscrivere previo accordo fra le PARTI .
Da un incontro fatto nella LORO BANCA, dovrebbe bastare per iniziare la pratica della erogazione MUTUO ( vi è già la "delibera reddituale");
2) COMPROMESSO, davanti al Notaio, con il versamento contestuale di una caparra confirmatoria, con le garanzia previste dalla Legge;
3) ROGITO definitivo, davanti al Notaio, alla concessione del MUTUO, con versamento del saldo .

Se nel punto 1) è scritto ...chiaramente....che in caso di "recesso" per qualsivoglia motivazione della Parte Acquirente, la somma data in acconto non verrà restituita, perchè dovremmo rimanere senza niente in mano ???

Grazie .
Caro Sciarpa, se vuoi inventarti un contratto tuo puoi benissimo farlo, ma ti consiglio di fare un preliminare regolare con versamento caparra confirmatoria e meglio ancora di farti seguire da un professionista.
Auguri
 

Sciarpa Bianca

Membro Attivo
Privato Cittadino
Perchè in Italia vige il diritto e le leggi da rispettare e i contratti devono essere redatti secondo specifiche condizioni e nel rispeto del diritto e delle leggi, se tu inserisce una clausola, questa deve rispettare il dettame legislativo... se tu imputi l'acconto e lo specifichi come tale... questo resta acconto ed in caso di risoluzione deve essere restituito, anche se hai scritto che verrà trattenuto, perchè questa terminologia annulla il diritto di ritenzione, quindi tu hai 2 possibilità
1 - non scrivere acconto ma caparra confirmatoria
2- scrivere così :
" ... all'atto della presente SCRITTURA PRIVATA viene versata dalla Parte Acquirente la somma di XXX euro a titolo di "ACCONTO.
In caso di rescissione o recesso dal contratto della parte acquirente, per qualsiasi motivo non addebbitabile alla parte venditrice, le parti di comune accordo stabiliscono ed accettano di imputare a titolo di penale la somma di € xxxx versata come acconto alla presente scrittura privata. "
altre scappatoie non esistono.
Fabrizio


In altre parole .....così facendo si andrebbe direttamente al "ROGITO", by-passando il punto 2), che io chiamo chiamo "COMPROMESSO" ....giusto !??
 

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