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Utente Cancellato 83119

Ospite
Salve a tutti, mi scuso in anticipo se non e' la sezione giusta ma girovagando per il forum credo che questa possa essere la piú appropriata.
Vi espongo la situazione per avere una vostra opinione in merito.
Sono andato a vedere un immobile il cui prezzo richiesto era 159000 euro, la casa mi sembrava in buone condizioni ma aveva un problema illustrato anche dall'agente immobiliare ossia che una finestra era stata trasformata in portafinestra. Non mi sembrava un problema cosí rilevante non dovendo accedere ad un mutuo e ho pensato che avrei potuto risolvere la cosa anche successivamente (confermato anche dall'agente). Ovviamente essendo lavori che poi restavano a mio carico e ritenendo il prezzo dell'immobile comunque leggermente alto, sono andato in agenzia per vedere i documenti ed effettuare una proposta.
L'agente mi ha rassicurato che tutti i documenti erano apposto (piantina catastale, concessione del comune a costruire, certificato ape ecc) perché la casa nel 2018 era stata sistemata dopo una donazione dal padre alla figlia e che era stato anche concesso dal comune un permesso in sanatoria per dei piccoli abusi interni che comunque ora erano tutti sanati e successivamente al 2018 l'unico altro lavoro eseguito era appunto questo della portafinestra. Mi ha detto comunque che sul modulo della proposta vi e' una clausola che vincola la proposta di acquisto al rispetto di tutti i dati dell'immobile che garantisce che non ci sono abusi edilizi o altri problemi di sorta. (e da qui sorge anche la mia prima domanda). Ma se la portafinestra di fatto e' un abuso, come fa l'agente a dire che la proposta e' legata al fatto che gli abusi non ci sono?
Comunque.... decido lo stesso di effettuare una proposta (proprio perché non necessito del mutuo e quindi quel "piccolo abuso" non mi preoccupa troppo e contatto l'agente per una proposta di 145000 euro (considerati i costi del ripristino della finestra e qualche piccolo lavoro che comunque la casa richiede).
L'agente rifiuta categoricamente di accettare la mia proposta ed anzi si comporta come se gli avessi fatto perdere tempo. Mi tratta anche (a mio avviso ovviamente) in maniera abbastanza scortese e non ne vuole sapere di accettare la mia proposta e quindi mi manda via senza compilare i dati della mia proposta.
Da qui la seconda domanda: puó un agente rifiutare una proposta scritta senza nemmeno contattare il venditore? leggo pareri contrastanti sul web quindi preferisco chiedere qui.

Vorrei sapere anche se a vostro giudizio (e ovviamente non conoscendo la situazione dell''immobile) se un offerta di 145000 a fronte di un prezzo di 159000 e' davvero cosí ridicola da far subire ad un cliente un trattamento simile (mi sono sentito davvero umiliato dall''agente che tra le altre cose mi ha anche detto una frase poco carina del tipo: se disponete solo di 145000 euro e' inutile che andate a vedere case da 160000 euro, andate a vedere quelle da 150000).

Secondo me l'agente non ha nemmeno contattato i proprietari ed e'mia intenzione farlo in privato proponendo loro la mia offerta e da quí la terza domanda: se i proprietari accettano la mia offerta posso evitare di pagare questo agente cosí scorretto? anche qui le opinioni sono discordanti ma una sentenza della corte di Roma ha dato ragione al compratore in una situazione analoga in cui l'agente rifiutava la proposta senza nemmeno avvisare i proprietari, che sono stati poi contattati dall''acquirente personalmente che ha ripetuto la sua offerta che e' stata accettata.
Faccio questa domanda non per fare il "furbetto" che non vuole pagare la commissione, ma perché mi darebbe alquanto fastidio far guadagnare un agente che ha tenuto nei miei confronti un comportamento cosí scorretto.

grazie per le eventuali risposte.
 

-csltp-

Membro Assiduo
Agente Immobiliare
L'agente immobiliare non è stato scorretto, forse maleducato.

L'agente può rifiutarsi e se lo fa è perché a quel prezzo non si chiude. Un agente mangia grazie alle vendite e quindi probabilmente non vuole perdere tempo (e farti perdere tempo).

Se compri privatamente, ovviamente, dovrai pagare la provvigione (e anche il venditore).

La casa, secondo la legge italiana, deve essere venduta conforme. Sarà cura del proprietario preoccuparsene, se hai dei dubbi chiedi ad un tecnico una piccola relazione dopo che la proposta è stata accettata e chiedi di sanare gli eventuali abusi.
 

Zagonara Emanuele

Membro Senior
Agente Immobiliare
Alle tue domande rispondo:

1) La proposta afferma che l'immobile è esente da abusi, "eccetto quelli indicati e/o dichiarati", si presume e si spera anche per iscritto, sulla proposta medesima.

2) L'agente può rifiutare di accogliere una proposta, sopra tutto se già sa per certo qual'è il prezzo minimo che il venditore è disposto ad accettare. Raccogliere una proposta ad un prezzo più basso, effettivamente significa perdere tempo, sprecare carta e dare false aspettative al proponente.

3) Vedi la risposta 2). Non conoscendo l'immobile direi che è impossibile esprimersi sul reale valore di mercato dello stesso. Per quanto riguarda il ragionamento espresso dall'agente, sarà anche stato diretto e poco garbato, ma non fa una piega !

4) La provvigione all'agente è dovuta sia da te sia dal venditore. Il tuo modo di comportarsi (scorrettissimo) si chiama "scavalco". Non è serio, corretto e responsabile.
In merito alla sentenza da te citata, bisognerebbe conoscere meglio, il merito della vicenda e le motivazioni della sentenza, che benchè possano sembrare del tutto simili alla tua vicenda, potrebbero differire.
Ad ogni modo, le sentenze sono impegnabili in appello se ingiuste e sbagliate, e spesso i giudici sbagliano. E' per questa ragione che sarebbe ora di introdurre anche in questo Paese la responsabilità da parte dei giudici, ovvero gli stessi dovrebbero essere chiamati a rispondere e/o rimborsare di tasca propria i danni inflitti dalle loro sentenze errate (come accade per tutti gli altri professionisti).

Perciò, preso atto di tutto quanto esposto sopra, dopo essertene fatto una ragione, puoi: a) parlare apertamente con l'agente della situazione per cercare di trovare un compromesso che soddisfi tutti, o; b) lasciare perdere sia quell'immobile, sia quell'agente e passare oltre.
 
Ultima modifica:

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
Ma se la portafinestra di fatto e' un abuso, come fa l'agente a dire che la proposta e' legata al fatto che gli abusi non ci sono?
solitamente la frase usata riporta un obbligo (in capo al venditore) di sistemare eventuali abusi entro la data del rogito.

Da qui la seconda domanda: puó un agente rifiutare una proposta scritta senza nemmeno contattare il venditore?
si, può farlo: state (tu e l'AI) contrattando per incaricare l'AI di far un lavoro per te. Sicché può decidere di non accettare.
Le motivazioni dell'AI non ti è dato conoscerle ma vediamone alcune:
- incarico con divieto di presentare proposte inferiori a "x".
- 140 è sotto il valore di mercato e l'AI, tutelando entrambe le parti, non fa svendere l'immobile.
- proposta a 140 già presentata e AI cacciato a pedate
- immobile acquistato per rivendita e non può essere venduto sotto una certa cifra
- etc etc

Vorrei sapere anche se a vostro giudizio ...omissis... se un offerta di 145000 a fronte di un prezzo di 159000 e' davvero cosí ridicola
è una domanda a cui non è possibile rispondere: se la casa valesse 200mila e fosse proposta a 159, ecco che una proposta a 140 sarebbe ridicola.

Secondo me l'agente non ha nemmeno contattato i proprietari ed e'mia intenzione farlo in privato proponendo loro la mia offerta e da quí la terza domanda: se i proprietari accettano la mia offerta posso evitare di pagare questo agente cosí scorretto?
Facendolo in privato dovrai comunque pagare la provvigione: che l'AI rifiuti di lavorare per te è lecito, tuttavia non cambia la dicitura dell'art. 1755 del cc.
Tuttavia, se tu acquistassi tramite un altro AI, che propone l'immobile a condizioni diverse dal primo AI (una cifra diversa; tempi di liberazione diversi etc etc) potrai pagare la provvigione al secondo AI.
 
U

Utente Cancellato 83119

Ospite
Alle tue domande rispondo:

1) La proposta afferma che l'immobile è esente da abusi, "eccetto quelli indicati e/o dichiarati", si presume e si spera anche per iscritto, sulla proposta medesima.

2) L'agente può rifiutare di accogliere una proposta, sopra tutto se già sa per certo qual'è il prezzo minimo che il venditore è disposto ad accettare. Raccogliere una proposta ad un prezzo più basso, effettivamente significa perdere tempo, sprecare carta e dare false aspettative al proponente.

3) Vedi la risposta 2). Non conoscendo l'immobile direi che è impossibile esprimersi sul reale valore di mercato dello stesso. Per quanto riguarda il ragionamento espresso dall'agente, sarà anche stato diretto e poco garbato, ma non fa una piega !

4) La provvigione all'agente è dovuta sia da te sia dal venditore. Il tuo modo di comportarsi (scorrettissimo) si chiama "scavalco". Non è serio, corretto e responsabile.
In merito alla sentenza da te citata, bisognerebbe conoscere meglio, il merito della vicenda e le motivazioni della sentenza, che benchè possano sembrare del tutto simili alla tua vicenda, potrebbero differire.
Ad ogni modo, le sentenze sono impegnabili in appello se ingiuste e sbagliate, e spesso i giudici sbagliano. E' per questa ragione che sarebbe ora di introdurre anche in questo Paese la responsabilità da parte dei giudici, ovvero gli stessi dovrebbero essere chiamati a rispondere e/o rimborsare di tasca propria i danni inflitti dalle loro sentenze errate (come accade per tutti gli altri professionisti).

Perciò, preso atto di tutto quanto esposto sopra, dopo essertene fatto una ragione, puoi: a) parlare apertamente con l'agente della situazione per cercare di trovare un compromesso che soddisfi tutti, o; b) lasciare perdere sia quell'immobile, sia quell'agente e passare oltre.
Sulla parte 1 e 2 non mi pronuncio sulla 3 invece ti rispondo che un agente non può stare a sindacare su quello che fa o non fa una persona. Né tantomento può sapere le possibilità economiche di una persona, se ho offerto quella cifra è perché per me (e anche per un architetto che mi assiste) la casa vale quella cifra. Potrei anche aumentare l'offerta alla cifra richiesta ma per me non vale la pena e non deve certo essere un agente immobiliare a farmi i conti in tasca o dirmi quali immobili posso o non posso vedere.

Per la parte 4 ripeto che non si tratta di fare il furbo, te come agente offri un servizio, se rifiuti di darmelo perché non proponi nemmeno la mia offerta e io risolvo il problema da solo non vedo perché dovrei pagarti. È come se porti ad aggiustare la macchina e il meccanico si rifiuta di cambiarti l'olio, te allora te lo cambi da solo e il meccanico viene a chiederti dei soldi perché la macchina l'hai portata da lui. Senza contare il suo comportamento a mio avviso supponente e arrogante. Per il discorso sentenze non posso linkare siti esterni quindi evito questa parte del discorso.


Comunque sia ringrazio tutti per le risposte.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
L'agente rifiuta categoricamente di accettare la mia proposta ed anzi si comporta come se gli avessi fatto perdere tempo.
Se ti aveva già detto a quale cifra la proposta sarebbe stata accettabile, forse è così.
Mi tratta anche (a mio avviso ovviamente) in maniera abbastanza scortese
La scortesia non è mai gradevole, ma non è illecita.
Secondo me l'agente non ha nemmeno contattato i proprietari
Se sa già che la proposta che volevi fare non sarebbe stata considerata, ha fatto bene; rischiava di sentirsi dire “ha capito o no che sotto la cifra x non voglio nemmeno parlarne ?”

se i proprietari accettano la mia offerta posso evitare di pagare questo agente cosí scorretto?
L'agente non sembra essere stato scorretto, al massimo maleducato; saresti tu molto scorretto, e dovresti comunque le provvigioni.

Oltre che degli eventuali abusi presenti, mi informarsi meglio sui rischi della donazione, soprattutto se il donante ha altri figli che non hanno già ricevuto altrettanto, e non ha un patrimonio tale da soddisfare i loro legittimi diritti successorii

Per il discorso sentenze non posso linkare siti esterni quindi evito questa parte del discorso.
Puoi linkare siti esterni, ma le sentenze sarebbero comunque solo indicative.
Ogni situazione fa storia a se.
È come se porti ad aggiustare la macchina e il meccanico si rifiuta di cambiarti l'olio, te allora te lo cambi da solo e il meccanico viene a chiederti dei soldi perché la macchina l'hai portata da lui.
Non funziona così.
Se vuoi quella casa, torna in agenzia con una proposta migliore.
 
Ultima modifica:

il_dalfo

Membro Senior
Professionista
e non deve certo essere un agente immobiliare a farmi i conti in tasca o dirmi quali immobili posso o non posso vedere.
art. 1759 cc "Il mediatore deve comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell'affare, che possono influire sulla conclusione di esso"
Se per traverse vie l'AI intuisce, subodora, pensa, che tu possa non aver tutta la cifra, è tenuto per legge a comunicarlo al venditore (non gli servon prove: deve dire all'altra parte quello che sa anche se corrisponde ad una realtà soggettiva e non oggettiva)

io risolvo il problema da solo non vedo perché dovrei pagarti.
art. 1755 cc "ll mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l'affare è concluso per effetto del suo intervento."
Sebbene il lavoro svolto fin qua possa sembrare poco, senza la pubblicità emessa e/o senza la visita effettuata con l'AI difficilmente avresti avuto modo di conoscere quell'immobile.

Le soluzioni sono:
1) tornare in agenzia "1" e fare la proposta con loro.
2) scegliere un'altro AI che possa proporti la stessa casa ma con condizioni diverse.
3) accordarsi direttamente col proprietario e poi attendere una raccomandata dell'avvocato dell'agenzia "1" con la richiesta provvigionale. Nel frattempo prepararsi per affrontare una causa.
 
U

Utente Cancellato 83119

Ospite
art. 1759 cc "Il mediatore deve comunicare alle parti le circostanze a lui note, relative alla valutazione e alla sicurezza dell'affare, che possono influire sulla conclusione di esso"
Se per traverse vie l'AI intuisce, subodora, pensa, che tu possa non aver tutta la cifra, è tenuto per legge a comunicarlo al venditore (non gli servon prove: deve dire all'altra parte quello che sa anche se corrisponde ad una realtà soggettiva e non oggettiva)


art. 1755 cc "ll mediatore ha diritto alla provvigione da ciascuna delle parti, se l'affare è concluso per effetto del suo intervento."
Sebbene il lavoro svolto fin qua possa sembrare poco, senza la pubblicità emessa e/o senza la visita effettuata con l'AI difficilmente avresti avuto modo di conoscere quell'immobile.

Le soluzioni sono:
1) tornare in agenzia "1" e fare la proposta con loro.
2) scegliere un'altro AI che possa proporti la stessa casa ma con condizioni diverse.
3) accordarsi direttamente col proprietario e poi attendere una raccomandata dell'avvocato dell'agenzia "1" con la richiesta provvigionale. Nel frattempo prepararsi per affrontare una causa.

1) il mediatore può dare il suo giudizio ai proprietari non fare i conti in tasca a chi acquista soprattutto considerando che nella proposta di acquisto avrei specificato che la proposta non è vincolata a mutuo e che i soldi sono disponibili da subito anche dal giorno dopo (e vorrei vedere quanti clienti del genere si trovano ma vabbè) se la mia offerta è quella è legata alle condizioni e ai lavori da fare nella casa. Quindi la tua citazione è del tutto fuori luogo soprattutto inerente ai fatti da me citati. Avresti avuto ragione se io affro una certa cifra ma l'agente pensa che non la ho disponibile e non è questo il caso.

2) se l'affare è concluso per merito del suo intervento.

Già qua si capisce che così non è dal momento che fosse per lui l'affare non si sarebbe concluso dal momento che mi rifiuti un offerta senza nemmeno avvisare i proprietari.

E cito: Quando non pagare l’agenzia immobiliare

Comunque il mio era un discorso ipotetico, non è che devo scavalcare l'agenzia. Semplicemente cambio immobile e l'agente ha perso una vendita e i proprietari un possibile acquirente.

A volte basta un po' di educazione nelle trattative, capisco che in italia ormai è cosa rara ma i miei genitori fortunatamente me l'hanno insegnata.
 

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