Leonardo62

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Buongiorno a tutti, sono nuovo del blog e non sono un professionista. Chiedo un vostro parere sul seguente caso:
Vorrei acquistare come prima casa da una Società, metà di una vecchia colonica in Toscana, la quale deve essere frazionata.
Il geometra della società venditrice mi ha detto che dopo aver presentato la DIA al Comune intende procedere al frazionamento dell'immobile semplicemente costruendo due muri divisori a chiusura di due porte che materialmente divideranno l'immobile in due, senza procedere al frazionamento dell'impianto elettrico e dell'impianto termoidraulico.
Farà l'accatastamento tramite DOCFA nelle categoria A3 per poi procedere alla stipula del contratto.
Il mio geometra mi ha detto che in teoria la procedura si può fare perché il DOCFA non è poi così dettagliato nella descrizione degli impianti.
Vi chiedo, è una procedura regolare?
Il geometra sta comunicando con il DOCFA una cosa falsa all'Agenzia del Territorio?
Quali caratteristiche minime obbligatorie deve avere una abitazione per considerarsi frazionata, mi riferisco alla questione degli impianti. Presumo che l'abitazione debba essere autonoma in tutto e per tutto.
Il mio geometra al momento non mi ha saputo dare riferimenti normativi al riguardo.
Rimango in attesa delle vostre preziose notizie.
Grazie.
 

Architetto

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Professionista
Il geometra della società venditrice mi ha detto che dopo aver presentato la DIA al Comune intende procedere al frazionamento dell'immobile semplicemente costruendo due muri divisori a chiusura di due porte che materialmente divideranno l'immobile in due, senza procedere al frazionamento dell'impianto elettrico e dell'impianto termoidraulico.
:shock: :shock: :shock:

In parte il tuo tecnico ha detto bene ... ovvero il docfa è una procedura per il censimento catastale in formato digitale; il fatto che il frazionamento avvenga per poi separare le due u.a. con due nuovi subalterni è corretto...
Non è corretta l'operazione del geometra della parte venditrice perchè le due u.a. saranno destinate a due proprietà diverse e pertanto due realtà diverse e due contratti di gestori diversi ... questo implica che ogni nuovo proprietario, per godere del proprio immobile deve aprire un suo contatore (elettrico, gas, ecc.) e gestire a proprio piacimento l'uso del bene proprio ...
pertanto ne deriva che in ambito di proprietà privata (codice civile) ogni abitazione o immobile che è destinata a persona diversa deve essere dotata di proprio impianto ed essere gestito autonomamente ...
Per i riferimenti normativi, sono un'infinità ... dal codice civile, alle norme nazionali in materia di abitazioni civili, alle norme UNI, CEI ...
Tutto ciò non può coesistere con due realtà diverse ... prova a chiedere al geometra della venditrice se lui abiterebbe in un immobile che sotto il suo contatore (elettrico o gas) sia collegato un'altro inquilino ... o si irriterebbe ....:rabbia: :rabbia: :rabbia:
 

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