katerbury

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Salve a tutti, circa un anno fà ho avuto uno scambio di idee con un mediatore che si occupa di seguire le aste giudiziarie per conto di clienti interessati; mi sembrò una persona capace. Rimasi un pò stupita quando mi disse che assolutamente non seguiva aste immobiliari derivanti da fallimenti perchè "spesso dopo ci sono problemi"; in quel momento non approfondii molto il discorso, ma in questi giorni ho visto un annuncio di un immobile interessante messo all'asta, proveniente da fallimento di società immobiliare; mi sono quindi ricordata dell'affermazione di quel mediatore. Mi domando quindi, per un potenziale compratore quale può essere la differenza rispetto una normale asta relativa all'immobile di proprietà di un privato? Esiste la possibilità seppure remota che un domani avvenga una sorta di "impugnazione" dell'asta e chi acquista possa avere problemi? (Fra l'altro ho letto sulla perizia che era stato fatto un passaggio fittizio fra due società immobiliari presumibilmente per evitare la vendita esecutiva ma il giudice l'ha reso nullo). Al di là delle complicanze del caso, immagino esista una legge che tuteli chi acquista all'asta o che comunque una volta messo all'asta un immobile e aggiudicato non ci sia possibilità di appelli o impugnazioni...ne sapete qualcosa?
 

Kurt

Membro Attivo
Professionista
l'acquisto in asta è tutelato dalle leggi e avviene in ragione di decreto di trasferimento (sentenza), quindi sei più tutelato rispetto alle compravendite normali.
I problemi sono di diversa natura:
a) i costi sono più alti rispetto all'acquisto ordinario;
b) i tempi procedurali sono rigidi;
c) normalmente si deve agire con i contanti anche se le banche prevedono l'erogazione di mutui specifici per le aste giudiziarie;
d) la visita dei luoghi è più difficile rispetto alle vendite ordinarie;
e) se l'immobile è occupato la sentenza riporta l'ordine di liberazione dell'immobile ma ti serve la forza pubblica e se ci sono di mezzo dei minori, dei malati o degli invalidi la faccenda potrebbe divenire antipatica;
f) devi liberare l'immobile dalle ipoteche con costi aggiuntivi (potresti farle scadere se non devi dare l'immobile a garanzia ma le banche chiedono comunque la cancellazione anche delle ipoteche cadute);
g) hai sempre un arretrato di spese condominiali da pagare
h) se fai intervenire un professionista i costi aumentano;
i) potresti non riuscire ad acquistare, quindi tempo buttato (ergo soldi visto che il tempo è denaro)

Come vedi nulla di insormontabile ma ci vuole pazienza e cocciutaggine
 

katerbury

Membro Ordinario
Privato Cittadino
Riguardo l'occupazione guardo solo procedure su immobili liberi anche se sono molte poche, non per i tempi ma perché credo avrei pensieri morali in merito. Riguardo i costi e' necessario studiare bene la procedura, e capire a quanto ammontano la cancellazione delle trascrizioni e gli oneri condominiali arretrati. E' bene però ricordare che le maggiori spese relative alle imposte e le spese per un professionista che offre una consulenza sono comunque inferiori alle spese da affrontare in una normale compravendita: agenzia e onorario del notaio, circa 8000 euro totali per un immobile da 200mila euro. Il problema principale a mio parere è la difficoltà a visitare l'immobile e i tempi troppo lunghi che passano da un'asta deserta a quella successiva. Scusate se ho commesso errori di punteggiatura ma scrivo dal cellulare :)
 

marco tartari

Membro Attivo
Professionista
Salve a tutti, circa un anno fà ho avuto uno scambio di idee con un mediatore che si occupa di seguire le aste giudiziarie per conto di clienti interessati; mi sembrò una persona capace. Rimasi un pò stupita quando mi disse che assolutamente non seguiva aste immobiliari derivanti da fallimenti perchè "spesso dopo ci sono problemi"; in quel momento non approfondii molto il discorso, ma in questi giorni ho visto un annuncio di un immobile interessante messo all'asta, proveniente da fallimento di società immobiliare; mi sono quindi ricordata dell'affermazione di quel mediatore. Mi domando quindi, per un potenziale compratore quale può essere la differenza rispetto una normale asta relativa all'immobile di proprietà di un privato? Esiste la possibilità seppure remota che un domani avvenga una sorta di "impugnazione" dell'asta e chi acquista possa avere problemi? (Fra l'altro ho letto sulla perizia che era stato fatto un passaggio fittizio fra due società immobiliari presumibilmente per evitare la vendita esecutiva ma il giudice l'ha reso nullo). Al di là delle complicanze del caso, immagino esista una legge che tuteli chi acquista all'asta o che comunque una volta messo all'asta un immobile e aggiudicato non ci sia possibilità di appelli o impugnazioni...ne sapete qualcosa?


Si può prima del decreto di trasferimento per validi motivi, non si può dopo
 

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