Emmego

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Privato Cittadino
Buongiorno, vi espongo il mio caso, sono residente nel comune x e ho acquistato casa nel comune y, usufruendo delle agevolazioni prima casa; non ho trasferito la residenza, dopo 4 mesi ho stipulato contratto di comodato gratuito con mia madre, che abita ora nella casa. Mi pare di capire che ora io dovrei trasferire (entro 18 mesi) la mia residenza nella casa del comune y in comodato a mia madre.

-Ci sono problemi a farlo ora che l'immobile è dato in comodato (oltre ai controlli previsti dal comune y per verificare la mia effettiva residenza) ?
-Se decido (siamo sempre entro i 18 mesi) di perdere le agevolazioni prima casa mi pare di capire che dovrò pagare differenza + interessi; la mora del 30% dovrò pagarla ?

(come ulteriore informazione (o complicazione ?) vi informo che sono sposato e vivo nel comune x con mia moglie; il matrimonio è compatibile con il mio spsotamento di residenza ?
 
A

Abakab

Ospite
-Ci sono problemi a farlo ora che l'immobile è dato in comodato (oltre ai controlli previsti dal comune y per verificare la mia effettiva residenza) ?
Direi di no, andrebbe fatta una risoluzione del contratto di comodato prima di spostare la residenza, ..capisci che l'esistenza contemporanea delle due sarebbe una situazione ambigua e suscettibile di verifiche.

Se decido (siamo sempre entro i 18 mesi) di perdere le agevolazioni prima casa mi pare di capire che dovrò pagare differenza + interessi; la mora del 30% dovrò pagarla ?
Si

il matrimonio è compatibile con il mio spsotamento di residenza ?
Il matrimonio non impedisce lo spostamento di residenza di uno dei due coniugi.
 

Emmego

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Privato Cittadino
grazie per le risposte, l'unico dubbio che mi rimane è sulla mora, mi sembrava ci fossero casi (pagamento entro tot o altro) in cui non veniva applicata o ridotta, sbaglio ?
 
A

Abakab

Ospite
grazie per le risposte, l'unico dubbio che mi rimane è sulla mora, mi sembrava ci fossero casi (pagamento entro tot o altro) in cui non veniva applicata o ridotta, sbaglio ?
Vero , hai ragione:
Ne deriva che il contribuente che si trovi, laddove siano ancora pendenti i termini di 18 mesi e un anno, nelle condizioni di non poter, ovvero di non voler rispettare l’impegno assunto, anche per motivi personali, può comunicare la propria intenzione all’Amministrazione Finanziaria. A tal fine, il contribuente è tenuto a presentare un’apposita istanza, all’ufficio presso il quale è stato registrato l’atto di vendita dell’immobile acquistato con agevolazione “prima casa”, con la quale il contribuente manifesta espressamente:
  • di non voler procedere all’acquisto di un nuovo immobile entro i dodici mesi;
  • oppure di non essere intenzionato a trasferire entro i 18 mesi la propria residenza nel Comune ove si trova la sede dell’unità immobiliare agevolata.
In tali casi il contribuente sarà tenuto esclusivamente al versamento della differenza tra l’imposta di atto (registro e ipo-catastali) pagata e quella dovuta, senza applicazione di sanzioni, oltre il pagamento degli interessi legali.
 

Emmego

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
grazie mille ![DOUBLEPOST=1394892882,1394892613][/DOUBLEPOST]ops... dimenticavo una cosa, la perdita delle agevolazioni prima casa ha effetto solo su differenze di IVA, imposte di registro etc. in maniera UNA TANTUM, o comporta anche delle differenze a fini IRPEF etc. ?
 
A

Abakab

Ospite
Riguarda di fatto la cifra "scontata" in sede di richiesta agevolazioni che dovrà essere resa più gli interessi, .. non altro.
 

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