sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Revisione catasto: arrivano le nuove commissioni censuarie, ecco cosa succede
catasto_fabbricati-penne-e-matite-140x104.jpg

Sul filo d’arrivo il primo decreto legislativo per l’attuazione della revisione del catasto fabbricati previsto dalla legge delega n. 23/2014, passato venerdì scorso al Consiglio dei Ministri, già con l’innesco di alcune polemiche su sui contenuti e quelli della legge delega (consulta anche il nostro Dossier speciale sulla riforma del catasto fabbricati).

La prima novità concerne la denominazione delle ex commissioni censuarie provinciali, chiamate ora “locali” in quanto l’elenco delle province per le quali è previsto l’insediamento non è quello complessivo (sulla base delle ultime istituzioni di province) ma è fermo alla situazione storica, quando erano presenti sul territorio nazionale solo 103 province.

La seconda novità riguarda l’individuazione in ogni sede locale e centrale di 3 sezioni di commissione, delle quali due ricalcano lo schema compositivo di impianto, poi confermato, da ultimo, secondo le disposizioni di cui al DPR n. 138/1998 in tema di composizione delle commissioni censuarie, concernenti l’una il catasto dei terreni e l’altra il catasto dei fabbricati.

Le sezioni delle commissioni censuarie locali sono composte da sei componenti.

Solo per Trento e Bolzano è previsto un ulteriore membro i designato dalle rispettive Province autonome nell’ ambito dei propri dipendenti di ruolo).

La terza sezione di ciascuna commissione locale, in fase di prima attuazione, sarà specializzata in materia di revisione del sistema estimativo del catasto dei fabbricati di cui all’art. 2 della legge 11 marzo 2014, n. 23.

Revisione del catasto fabbricati: chi sono i membri delle commissioni censuarie e chi li sceglie

I componenti di ciascuna sezione sono scelti dal presidente del tribunale tra un numero almeno doppio di soggetti, designati nel rispetto della seguente composizione:

a) due, fra quelli designati dall’ufficio dell’Agenzia delle entrate territorialmente competente tra i dipendenti di ruolo della stessa Agenzia;

b) uno, fra quelli designati dall’ Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI), nel rispetto dei criteri fissati con decreto del Ministro dell’economia e delle finanze d’intesa con la Conferenza Stato-città ed autonomie locali;

c) tre, fra quelli designati dal Prefetto, su indicazione degli Ordini e Collegi professionali e delle associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare, tra gli ingegneri, gli architetti, i geometri, i periti edili, i dottori agronomi, gli agrotecnici iscritti nei relativi albi, i docenti qualificati in materia di economia e di estimo urbano e in materia di economia ed estimo rurale e tra gli esperti in materia di statistica e di econometria.

Il presidente della commissione censuaria locale è nominato dal presidente del tribunale, nella cui circoscrizione essa ha sede, tra i magistrati ordinari o amministrativi, o tra i presidenti o i presidenti di sezione delle commissioni tributarie provinciali diverse da quella competente in relazione agli atti della medesima commissione censuari.

A ciascuna sezione è assegnato un presidente scelto tra i suoi componenti dal presidente della commissione censuaria locale.

Ciascuna sezione della commissione censuaria centrale è composta da undici componenti.

Fanno parte di tutte le sezioni, come membri di diritto:

a) il direttore dell’Agenzia delle entrate o, in caso di sua assenza o impedimento, il Vicedirettore-Territorio;

b) il direttore centrale della Direzione Centrale Catasto e Cartografia;

c) il direttore centrale della Direzione Centrale Osservatorio del Mercato Immobiliare e Servizi Estimativi;

d) il direttore centrale della Direzione Centrale Pubblicità Immobiliare e Affari Legali.

Fanno parte di ciascuna sezione:

a) un ingegnere con funzioni dirigenziali appartenente al ruolo dall’ Agenzia delle entrate, da questa designato;

b) un magistrato ordinario ed un magistrato amministrativo, designati dai rispettivi organi di autogoverno;

c) due componenti designati dall’ ANCI nel rispetto dei criteri fissati con il decreto di cui all’articolo 3, comma 3, lettera b).

Fanno parte inoltre:

a) della sezione competente in materia di catasto terreni, due docenti universitari in materia di economia ed estimo rurale, designati dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca;

b) della sezione competente in materia di catasto urbano, due docenti universitari in materia di economia ed estimo urbano, designati dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca;

c) della sezione specializzata in materia di riforma del sistema estimativo del catasto dei fabbricati, due docenti universitari in materia di statistica e di econometria, designati dal Ministero dell’ istruzione, dell’università e della ricerca, sentite anche le associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare.

Nelle due tabelle seguenti sono poste a raffronto la composizione di una sezione delle commissioni locali e centrali rispettivamente nel precedente e nuovo ordinamento.

Quadro di raffronto componenti commissione censuaria locale
Precedente composizione di sezioneAttuale composizione di sezione

Quattro membri effettivi designati dall’amministrazione finanziariaDue designati dall’ufficio dell’Agenzia delle entrate
Quattro membri effettivi dal consiglio provinciale, sentiti i comuniUno designato dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI)
Due dagli ordini e collegi delle categorie professionali, competenti in materia catastaleTre esperti designati da Ordini e Collegi professionali e associazioni di categoria operanti nel settore immobiliare
Totale 10 membriTotale 6 membri
8 rappresentanza Enti impositori3 rappresentanza Enti impositori
2 rappresentanza mondo professionale3 rappresentanza mondo professionale


Quadro di raffronto componenti commissione censuaria centrale
Precedente composizione di sezioneAttuale composizione di sezione

Sei membri effettivi designati dall’amministrazione finanziariaCinque designati dall’ufficio dell’Agenzia delle entrate
Due magistratiDue designati dall’Associazione Nazionale dei Comuni Italiani (ANCI)
Esperto ministerialeDue magistrati
Cinque esperti (di cui tre designati da regioni, dall’UPI e dall’ANCI)Due docenti universitari designati da ANCI
Totale 14 membriTotale 11 membri
6 rappresentanza Enti impositori7 rappresentanza Enti impositori
8 rappresentanza mondo accademico/giudiziario4 rappresentanza mondo accademico/giudiziario
Dall’analisi dei suddetti quadri, come prima considerazione rileva, per la commissione censuaria locale una più equilibrata composizione paritetica tra membri di emanazione degli Enti impositori (Comuni ed Agenzia Entrate) e designati dal mondo professionale tecnico, regolata dal Presidente (magistrato).

Per la Commissione censuaria centrale, la composizione è sbilanciata verso la rappresentanza degli Enti impositori, tuttavia la presenza di tre magistrati (compreso il Presidente) garantisce imparzialità.

Revisione del catasto: le modalità per la designazione dei componenti delle sezioni delle commissioni censuarie local iCiascun soggetto preposto provvede alla segnalazione al presidente del tribunale di un numero i membri in misura doppia a quella necessaria. Il presidente del tribunale sceglie, nel rispetto dei criteri di composizione di cui all’articolo 3, i componenti della commissione censuaria locale.

Tempistica Entro 60 giorni dalla richiesta del competente direttore regionale dell’Agenzia delle entrate le suddette segnalazioni sono inviate al presidente del tribunale dandone notizia al Direttore regionale.

Nei 30 giorni successivi il presidente del tribunale sceglie i designati. In caso di mancata o incompleta designazione, la scelta è operata, di norma, tra i soggetti iscritti all’albo dei consulenti tecnici, previsto dall’articolo 13 delle disposizioni per l’attuazione del codice di procedura civile.

Ricevuta la comunicazione della scelta, il direttore regionale dell’Agenzia delle entrate provvede, con proprio decreto, alla nomina dei componenti dandone comunicazione agli interessati.

Revisione del Catasto: le modalità per la designazione dei componenti delle sezioni delle commissioni censuaria centraleL’Organo di autogoverno dei magistrati ed Anci provvedono alla indicazione dei nominativi di competenza il Ministro dell’economia e delle finanze nomina con proprio decreto i componenti della Commissione censuaria centrale.

Il Presidente della commissione censuaria centrale è un magistrato ordinario o amministrativo con qualifica non inferiore a magistrato di cassazione o equiparata, nominato con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze.

Tempistica Entro 90 giorni dalla richiesta del direttore dell’Agenzia delle entrate, i soggetti suddetti comunicano le rispettive designazioni al Ministero dell’economia e delle finanze e al direttore dell’ Agenzia delle entrate.

In caso di mancata o incompleta designazione, il Ministro provvede comunque alla nomina dei componenti nel rispetto dei criteri previsti.

Prime carenze e dubbi interpretativi emergenti1. la bozza del primo decreto attuativo della riforma del catasto, in questa fase, sembra disattendere la legge delega (articolo 2, comma 3, lettera a) non prevedendo competenze delle commissioni censuarie locali in tema di procedure deflative del contenzioso.


2. le competenze della commissione censuaria locale (art. 14, comma 3 del decreto legislativo) sono limitate alla alla validazione delle funzioni statistiche di cui all’articolo 2, comma 1,lettera h), n. 1.2) e lettera i, n. l)della legge 11 marzo 2014, n. 23. Ma le funzioni statistiche rappresenteranno solo una parte delle metodologie per il calcolo nei nuovi estimi, in quanto la legge delega prevede all’articolo 2, comma 2, lettera h punti 1.3 “ qualora i valori non possano essere determinati sulla base delle funzioni statistiche di cui al presente numero, applica la metodologia di cui al numero 2)” cioè viene costruito un algoritmo (funzione di stima) con metodi empirici (metodi standardizzati e parametri di consistenza specifici).

Non sono soggetti ad approvazione da parte delle Commissioni questi ulteriori algoritmi di stima?

3. L’articolo 15, comma 4 della bozza di decreto prevede che la commissione censuaria centrale a sezioni unite provveda in ordine alla validazione dei saggi di redditività media determinati dall’Agenzia delle Entrate. Come si deve intendere che i saggi di redditività non definiti (si presume siano quelli dell’articolo 2, comma 2, lettera i), punto 2 della legge delega), in caso di dissenso in Commissione locale, sono validati dalla Commissione centrale, come avviene per le funzioni di stima ove c’è dissenso? Ovvero d’imperio la Commissione censuaria centrale decide, legificando, sempre e autonomamente i saggi?

4. Inoltre, appare completamente sfumata la rappresentanza delle Associazioni di categoria della proprietà immobiliare in seno alle commissioni locali, laddove il Prefetto, può liberamente scegliere tra i professionisti segnalati, senza alcuna riserva per quelli di designazione delle suddette Associazioni e a livello di commissione censuaria centrale, dove il MIUR ha solo l’obbligo di “sentire” le Associazioni e poi può tralasciare eventuali designazioni delle Associazioni senza alcuna motivazione.

Articolo dell’ing. Antonio Iovine
 

Dumarest

Membro Attivo
Professionista
il tutto servirà per la piu colossale patrimoniale dai tempi della pietra
che insieme alla nuova tassa di successione porterà all'esproprio dei patrimoni delle famiglie italiane

E alla morte definitiva del mercato immobiliare italiano.
Con tutto questo abbiamo dato alla casta quasi l'ottanta percento delle preferenze, alle ultime elezioni.
Siamo strani, noi italiani.
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
ci sono due possibilità:
1 - partecipare, criticare, costruire una valida alternativa
2 - attendere, vedere, subire quanto decidono altri
...
tutto nella massima libertà ma con responsabilità ben precise e definite in capo a ognuno di noi
 
L

lollo2000

Ospite
ci sono due possibilità:
1 - partecipare, criticare, costruire una valida alternativa
2 - attendere, vedere, subire quanto decidono altri
...
tutto nella massima libertà ma con responsabilità ben precise e definite in capo a ognuno di noi

condivido la tua opinione ma purtroppo il patrimonio immobiliare privato italiano servirà ad evitare il default dello stato e questa è una cosa ineludibile sia nel caso 1 che nel 2
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
condivido la tua opinione ma purtroppo il patrimonio immobiliare privato italiano servirà ad evitare il default dello stato e questa è una cosa ineludibile sia nel caso 1 che nel 2
se condividi ...da che parte stai? 1 o 2?
perchè dalla tua risposta sembra che tu propenda per la seconda soluzione, la più comoda nell'immediato ma che non ti permette di migliorare ...
è una scelta, libera, rispettabile ...
io invece scelgo l'opzione 1, molto più impegnativa e rischiosa nell'immediato ma ... almeno ci provo
 
L

lollo2000

Ospite
se condividi ...da che parte stai? 1 o 2?
perchè dalla tua risposta sembra che tu propenda per la seconda soluzione, la più comoda nell'immediato ma che non ti permette di migliorare ...
è una scelta, libera, rispettabile ...
io invece scelgo l'opzione 1, molto più impegnativa e rischiosa nell'immediato ma ... almeno ci provo

scelgo la tre delocalizzare all'estero fatti già alcuni viaggi di lavoro madrid e londra un'altro passo
 

Carlo Garbuio

Membro Storico
Agente Immobiliare
scelgo la tre delocalizzare all'estero fatti già alcuni viaggi di lavoro madrid e londra un'altro passo
la delocalizzazione non c'entra con la riforma del catasto :triste:
questa non è una nuova opzione è una scelta passiva verso la riforma del catasto: non ti interessa partecipare attivamente e preferisci lasciare ad altri questo compito
 

sylvestro

Membro Assiduo
Privato Cittadino
Non sapevo che ci fosse anche FIAIP tra i membri delle commissioni.


Sono 15 le organizzazioni intorno al tavolo di lavoro
Riforma Catasto: al via il confronto tra Agenzia delle entrate e associazioni
I. L.
06/11/2014
201401041401164395_Faldoni.jpg


Primo incontro informale, nei giorni scorsi, sul tema della riforma del Catasto tra l'Agenzia delle entrate e le 15 associazioni che compongono il Coordinamento Interassociativo Catasto (formato da Abi, Ance, Ania, Casartigiani, Cia, Cna, Coldiretti, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio-Fimaa, Confedilizia, Confesercenti, Confindustria, Consiglio Nazionale del Notariato e Fiaip).

Soddisfatta dell'esito Franco D’Onofrio, vicepresidente nazionale vicario Fiaip, presente alla riunione, che ha sottolineato: “Nel corso dell’incontro è stata innanzitutto presentata, dal neo direttore dell’Agenzia delle entrate, Rossella Orlandi la squadra che si occupa della riforma del Catasto e della predisposizione dello schema del secondo decreto legislativo attuativo della legge delega (art. 2 L.n.23/2014) relativo alla riforma del processo estimativo sugli immobili. Il direttore Orlandi ha sottolineato che obiettivo fondamentale da perseguire per la riforma è quello di procedere ad un lavoro tecnico che sia improntato a criteri di collaborazione e non di contrapposizione poiché siamo in presenza di una riforma epocale”.

Dopo il varo definitivo del decreto legislativo sulle Commissioni Censuarie, atteso nel prossimo Consiglio dei Ministri, la riforma del Catasto proseguirà con il censimento di oltre 62 milioni di unità immobiliari che richiederà circa 5 anni di tempo.
Il tavolo di lavoro istituito all’interno dell’Agenzia delle Entrate è operativo dallo scorso gennaio e si è posto l’obiettivo di emanare il prossimo decreto legislativo relativo alla riforma del processo estimativo entro dicembre. Nel corso della riunione l’Agenzia delle Entrate ha illustrato le nuove modalità di classificazione delle categorie catastali.
Le associazioni, nell’occasione, hanno auspicato una collaborazione anche a livello territoriale tra Agenzia delle Entrate e i componenti locali dei coordinamenti, in quanto sarà senz’altro rilevante il rapporto tra Agenzia delle Entrate, Comuni e il Coordinamento Interassociativo Catasto per conferire maggiore trasparenza alle funzioni statistiche”.
“Fiaip – aggiungeD’Onofrio - ha sollevato nel corso dell’incontro il problema della vetustà del nostro patrimonio immobiliare, chiedendo come si regolerà l’Agenzia delle entrate nei prossimi anni. I dirigenti delle Entrate hanno risposto alla Federazione precisando che “si è preso in considerazione l’anno di costruzione e lo stato conservativo degli immobili, ma si sta comunque ancora valutando questo aspetto: non si dovrebbe comunque andare nel dettaglio perché il criterio del catasto è l’ordinarietà”.
 

Gratis per sempre!

  • > Crea Discussioni e poni quesiti
  • > Trova Consigli e Suggerimenti
  • > Elimina la Pubblicità!
  • > Informarti sulle ultime Novità
Alto