aledark

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Buongiorno a tutti, sono proprietaria di appartamento ereditato in cui vivo ormai da svariati anni, e già da molto tempo (più di 10 anni) si è trasferito anche il mio compagno, trasferendo subito la sua residenza; ai tempi fu fatta anche una comunicazione in Questura in cui si dichiarava che veniva a vivere in casa mia , a titolo di comodato d'uso gratuito.
Ho capito da poco che il *contratto di comodato uso gratuito* è però tutt'altra cosa : va registrato all'Agenzia delle Entrate, va pagata l'imposta di registrazione ecc.
Pensavo quindi ora di "regolarizzare" il comodato in AE, anche (soprattutto) perchè volevamo usufruire del bonus ristrutturazione intestando le fatture dei lavori a lui, ed è l'unico modo se non siamo familiari (non siamo sposati)
Leggendo un pò di discussioni in giro però, ho drizzato i capelli però e mi sono venuti alcuni dubbi terribili...
1) se io registro un contratto di comodato verso il mio compagno, presso ovviamente casa mia/ l'unica/prima casa, c'è chi interpreta che gli do la disponibilità del bene immobile in toto....quindi -paradosso totale -quella non diventa più la mia prima casa e dovrei pure pagarci l'IMU seconda casa!!!! ma siamo impazziti?....Può essere?
Il mio compagno è nel mio stesso stato di famiglia, stessa residenza ecc. : come altro allora potremmo essere "a posto" da tutti i punti di vista? ( nb: sposarsi potrebbe essere una soluzione , ecco lo so già...)
2) altro dubbio : se registro ORA un comodato che però in effetti è già iniziato molti anni fa ( facilmente dimostrabile, dalla data cambio residenza e inclusione nel nucleo familiare), non è che mi tiro la zappa sui piedi da sola , se interpreto che dichiaro "il falso"? (comodato inziato nel 2015, invece era a tutti gli effetti già in essere dal 2004....)
NB Come si dovrebbe capire, sarebbe quindi questo un comodato che non nasconde volontà "evasive" nè volontà di fare i furbini fiscalmente o in qualsiasi altro senso..anzi il contrario, cercavo di capire tutti gli aspetti che comporta , come soluzione per essere "a posto" e tranquilli...ma faccio fatica!...
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
Ho capito da poco che il *contratto di comodato uso gratuito* è però tutt'altra cosa : va registrato all'Agenzia delle Entrate, va pagata l'imposta di registrazione ecc.
Se e' verbale non vi e' obbligo di registrazione tranne nel caso non sia richiamato in altri atti soggetti a registrazione.Se scritto e non con firma autenticata e' soggetto a registrazione solo in caso d'uso.
In caso di atto pubblico o scrittura privata autenticata invece vi e' obbligo di registrazione.
La denuncia di cessione fabbricato fatta nel tuo caso a mio avviso non era neanche obbligatoria in quanto l'immobile non era stato ceduto in uso esclusivo visto che lo usi anche tu.E' dovuta solo nel caso chi ospiti sia cittadino extracomunitario.
 
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od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
1) se io registro un contratto di comodato verso il mio compagno, presso ovviamente casa mia/ l'unica/prima casa, c'è chi interpreta che gli do la disponibilità del bene immobile in toto....quindi -paradosso totale -quella non diventa più la mia prima casa e dovrei pure pagarci l'IMU seconda casa!!!! ma siamo impazziti?....Può essere?
Il mio compagno è nel mio stesso stato di famiglia, stessa residenza ecc. : come altro allora potremmo essere "a posto" da tutti i punti di vista? ( nb: sposarsi potrebbe essere una soluzione , ecco lo so già...)
Il comodato puo' anche riguardare una parte dell'immobile non necesariamente tutto.Io penso che il comodato non sia neance necessario.
Comunque questa e' la definizione di abitazione principale data dalla legge a fini IMU.

"Per abitazione principale si intende l’immobile, iscritto o iscrivibile nel catasto edilizio urbano come unica unità immobiliare, nel quale il possessore e il suo nucleo familiare dimorano abitualmente e risiedono anagraficamente"

Se ci vivi abitualmente e ci risiedi anagraficamente non vedo cosa potrebbero contestarti.
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Concordo. Se tutti i conviventi dovessero stipulare comodati per il compagno che non é proprietario... non devi fare nulla. Quindi serena e non pensare a grattacapi inesistenti.
 

Marinauli

Membro Attivo
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Chiede questo perché il suo scopo principale è' quello di poter avere le detrazioni sulle ristrutturazioni per il familiare convivente, la legge dichiara espressamente che ne ha diritto oltre il proprietario, il comodatario, l'affittuario e anche il " familiare" convivente è tale non è il compagno, seppur convivente.
So che vi sono diverse interpretazioni, rimane da informarsi presso la sede regionale di residenza dell'agenzia delle entrate.

i
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
Chiede questo perché il suo scopo principale è' quello di poter avere le detrazioni sulle ristrutturazioni per il familiare convivente, la legge dichiara espressamente che ne ha diritto oltre il proprietario, il comodatario, l'affittuario e anche il " familiare" convivente è tale non è il compagno, seppur convivente.
So che vi sono diverse interpretazioni, rimane da informarsi presso la sede regionale di residenza dell'agenzia delle entrate.

Piu' che informarsi lo strumento piu' adatto da usare e' quello dell'interpello la cui risposta vincola l'amministrazione.
Comunque la sentenza della corte di cassazione, sezione Tributaria (sentenza n. 26543/2008) ha equiparato il convivente more uxorio a quella del coniuge convivente.Tale rapporto deve essere esistente prima dell'inizio lavori ed e' dimostrabile con il trasferimento della residenza.L'Ade non ha mai preso una posizione chiara a riguardo.Anche il comodato puo' essere un'opzione per accedere alle detrazioni pero' da valutare rispetto al regolamento comunale sull'IMU .Personalmente vista la sentenza proverei la strada dell'interpello che mi sembra piu' lineare sopratutto in caso di riscontro positivo da parte dell'amministrazione finanziaria.
 
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aledark

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Si infatti il punto cruciale e poter chiedere le detrazioni ristrutturazione....altrimenti non insistevo sul comodato, non certamente per la questione regolarizzazione residenza,eco....:) L'Agenzia Entrate mi ha in effetti confermato che un contratto registrato di comodato è l'unico modo per poter renderlo legittimo usufruttuario delle detrazioni previste per ristrutturazione.
Rimane il mio dubbio rispetto alle tasse comunali, adesso magari approfondisco il suggerimento dell'interpello,non l'avevo presente,non vorrei però mettergli una pulce nell'orecchio auto-denunciandomi non so se mi sono spiegata....grazie delle risposte comunque
 

od1n0

Membro Senior
Privato Cittadino
imane il mio dubbio rispetto alle tasse comunali, adesso magari approfondisco il suggerimento dell'interpello,non l'avevo presente,non vorrei però mettergli una pulce nell'orecchio auto-denunciandomi non so se mi sono spiegata....grazie delle risposte comunque
Autodenunciarti per cosa? Non mi pare tu abbia commesso nulla. Se segui la strada del comodato recupera il regolamento comunale sull'IMU e vedi se e cosa prevede per quel che concerne i comodati. A mio avviso comunque anche nel caso di comodato esclusivo l'abitazione rientrerebbe comunque nella definizione di abitazione principale in quanto anche se non piu' in tuo possesso (saresti una mera detentrice qualificata) fai parte del nucleo familiare del possessore. Per tagliare la testa al toro ci sarebbe una terza via: stabilire un comodato per il tempo necessario a far partire i lavori e detrarre e poi farlo cessare.
 

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