mimihaiuara

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Privato Cittadino
Salve a tutti, purtroppo mi ritrovo nella situazione spiacevole di aver ereditato una quota di appartamento in comproprietà con una persona che non sopporto. Io ho il 66% dell'appartamento e lei il 33%, cioè io ho i 2/3 e lei 1/3. Vorrei vendere l'appartamento ma lei mi sta bloccando i tutti i modi possibili e immaginabili. Ho fatto valutare l'appartamento, vale 160000k. Avrei diritto a 110000 euro. Ho sentito dire che esistono società immobiliari specializzate in acquisto di quote ereditarie. Abito a Roma, qualcuno potrebbe segnalarmi quali sono quelle fidate, esperienze in merito,etc..Vorrei uscire da questo incubo.
 

silviavr001

Membro Attivo
Agente Immobiliare
Credo che la soluzione migliore sia rivolgersi ad un legale.

Trattandosi di bene indiviso o porzione di esso, il singolo comproprietario non può, da solo, vendere il bene, perché il bene tutto intero non appartiene solo a lui; e neppure una parte materiale, perché il comproprietario non ha diritto esclusivo su una pozione concreta del bene, ma semplicemente su una quota (astratta) di essa.. E' evidente che per vendere la casa è necessario il consenso di tutti i comproprietari/coeredi. Detto ciò, in mancanza di accordo, uno o più dei comproprietari può rivolgersi all’Autorità Giudiziaria, affinché la comunione sul bene venga sciolta con la divisione. Trattandosi di un immobile, ossia di un bene indivisibile, il Giudice ne potrà disporre la vendita all’asta.

 

mimihaiuara

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Privato Cittadino
Perchè si parla dell'appartamento in cui abito...Ho 43 anni e ho vissuto sempre con il padre invalido. Questo anno è venuto a mancare e mi sono ritrovata in comproprietà con la sorella che non se lo è mai filato.
 

mimihaiuara

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Credo che la soluzione migliore sia rivolgersi ad un legale.

Trattandosi di bene indiviso o porzione di esso, il singolo comproprietario non può, da solo, vendere il bene, perché il bene tutto intero non appartiene solo a lui; e neppure una parte materiale, perché il comproprietario non ha diritto esclusivo su una pozione concreta del bene, ma semplicemente su una quota (astratta) di essa.. E' evidente che per vendere la casa è necessario il consenso di tutti i comproprietari/coeredi. Detto ciò, in mancanza di accordo, uno o più dei comproprietari può rivolgersi all’Autorità Giudiziaria, affinché la comunione sul bene venga sciolta con la divisione. Trattandosi di un immobile, ossia di un bene indivisibile, il Giudice ne potrà disporre la vendita all’asta.

Ho contattato un legale ma le spese sono onerose e i tempi lunghi. Mi ha prospettato anche un periodo di 10 anni
 

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