Sigismondi

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Salve a tutti e ben trovati. Sono proprieteria di una casa che faceva parte di una vecchia ed unica costruzione frazionata, in seguito alla suddivisione ereditaria, in tre distinte unità non condominiali, con entrate indipendenti. L'unica parte nella quale c'è una promiscuità della proprietà è dove io ho la cameretta dei bambini al pian terreno; gli altri proprietari hanno la camera da letto sopra alla mia cameretta, dopodiché c'è il tetto (a vederla sembra il gioco dei mattoncini a incastro). I vecchi proprietari hanno recentemente venduto ed i nuovi stanno ristrutturando l'intera casa dal tetto alla cantina, compreso il tetto della camera che è sopra alla mia. Dopo che hanno finito di fare tutti i lavori esterni, e prima di cominciare quelli interni, mi sono visto consegnare la mia quota di spesa per il tetto. Sono caduto dalle nuvole perché con gli altri proprietari abbiamo sempre considerato le spese sostenute per ciascuna proprietà come spese personali. Ho ribadito che non siamo in un condominio e che non sono nemmeno stato interpellato prima dei lavori che loro stessi hanno effettuato in piena autonomia sulla scelta dei materiali (proprio come ciascuno farebbe per le cose proprie esclusive). Qualcuno saprebbe dirmi cosa devo fare adesso? Vi ringrazio a tutti e vi auguro una buona navigazione.
 

Architetto

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Professionista
Non è un condominio???:occhi_al_cielo:
Se un'abitazione non è individuale e vivono nel suo interno anche due nuclei familiari, cos'è??:shock:
Penso proprio che da una parte loro dovevano essere messi a conoscenza della promiscuità di proprietà (se non sono stati avvisati) e dall'altra, se il tetto non è individuato e censito come uso esclusivo del proprietario che ne gode il bene, allora si rientra nella classificazione delle parti comuni (tra cui rientra il piano di copertura) le cui spese di manutenzione sono ripartite tra i diversi proprietari....altra cosa il fatto che tu non sia stata messa al corrente dei lavori...
Spero esserti stato utile...
 

Sigismondi

Nuovo Iscritto
Grazie per l'interessamento. No, non è un condominio poiché le case sono di tipo "secolare" e gli eredi è da più di 40 anni che le hanno rese indipendenti in tutto, con suddivisione dei terreni, giardini, entrate. Nessuno di noi è imparentato nemmeno lontanamente con le vecchie famiglie originarie delle proprietà, ma ciascuno ha sempre provveduto alle sue manutenzioni come se fosse ad uso esclusivo, noi stessi facemmo opere di rinforzo alle fondamenta senza chiedere nulla per la frazione che interessava la camera sovrastante. Così è stato da sempre (sono 25 anni che ormai abitiamo sul posto), come faccio ora a sapere se quel tetto è di uso esclusivo? Grazie ancora.
 

antonellifederico

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Professionista
Non è un condominio???:occhi_al_cielo:
Se un'abitazione non è individuale e vivono nel suo interno anche due nuclei familiari, cos'è??:shock:
Penso proprio che da una parte loro dovevano essere messi a conoscenza della promiscuità di proprietà (se non sono stati avvisati) e dall'altra, se il tetto non è individuato e censito come uso esclusivo del proprietario che ne gode il bene, allora si rientra nella classificazione delle parti comuni (tra cui rientra il piano di copertura) le cui spese di manutenzione sono ripartite tra i diversi proprietari....altra cosa il fatto che tu non sia stata messa al corrente dei lavori...
Spero esserti stato utile...

:ok:

non credo che ARCHITETTO volesse porre un quesito piuttosto fare un affermazione.

sostanzialmente (non nella forma) un condominio è costituito da un minimo di 2 proprietari che condividono anche solamente la stessa struttura portante di un edificio

purtroppo, dal punto di vista civilistico, il suo vicino nella sostanza non ha sbagliato nulla ma nella forma si in quanto perlomeno l'avrebbe dovuta mettere al corrente dei lavori che intendeva eseguire (se non altro per le eventuali ripercussioni sulla struttura)

gli accordi verbali che avevate preso con i vecchi proprietari, più che condivisibili, putroppo possono non valere con i nuovi comproprietari.
 

Sigismondi

Nuovo Iscritto
Grazie ancora anche a Lei per la risposta. Il dubbio che mi resta è che la nostra è una di tre case che di struttura portante unica hanno ben poco, poiché venne edificata a "pezzi" resi di volta in volta totalmente diversi l'uno dall'altro a seconda dei materiali usati al momento. Alla camera al pian terreno che è ora di mia proprietà, venne costruita in seguito la camera sovrastante ed il tetto spiovente da un altro partente della famiglia originaria, il quale affianco anche alla stessa un'altra costruzione. Sul mio contratto non si parla affanto del tetto della camera sovrastante, ma della casa "confinante". Noi abbiamo il tetto in coppi, la famiglia accanto ce l'ha in legno e tegole, loro l'hanno ora rifatto in onduline verdi; La famiglia accanto a muri rasati bianchi, noi abbiamo lasciato i mattoncini originali, loro hanno fatto i muri graffiati avana. Come possiamo quindi considerare il tutto come un condominio, tanto più che la divisione tra le proprietà è ben visibile anche dalle differenti rifiniture delle facciate ? Grazie comunque dell'interessamento rivoltomi.
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
non credo che ARCHITETTO volesse porre un quesito piuttosto fare un affermazione. sostanzialmente (non nella forma) un condominio è costituito da un minimo di 2 proprietari che condividono anche solamente la stessa struttura portante di un edificio
Intanto ringrazio Federico per la precisazione, non intendevo affatto dare un quesito, ma era un'affermazione...:ok: ed ha correttamente spiegato che il condominio è formato da almeno due nuclei che non fanno parte della stessa famiglia (da intendersi famiglia, unico nucleo, non due fratelli o altro con rispettivi/e consorti che vivono nella tua situazione)....non so se chiaro...:D




Il dubbio che mi resta è che la nostra è una di tre case che di struttura portante unica hanno ben poco, poiché venne edificata a "pezzi" resi di volta in volta totalmente diversi l'uno dall'altro a seconda dei materiali usati al momento. Alla camera al pian terreno che è ora di mia proprietà, venne costruita in seguito la camera sovrastante ed il tetto spiovente da un altro partente della famiglia originaria, il quale affianco anche alla stessa un'altra costruzione. Sul mio contratto non si parla affanto del tetto della camera sovrastante, ma della casa "confinante". Noi abbiamo il tetto in coppi, la famiglia accanto ce l'ha in legno e tegole, loro l'hanno ora rifatto in onduline verdi; La famiglia accanto a muri rasati bianchi, noi abbiamo lasciato i mattoncini originali, loro hanno fatto i muri graffiati avana. Come possiamo quindi considerare il tutto come un condominio, tanto più che la divisione tra le proprietà è ben visibile anche dalle differenti rifiniture delle facciate ? Grazie comunque dell'interessamento rivoltomi.

Purtroppo rientra nei casi delle abitazioni datate che sono state realizzate col tempo ed in tempi e materiali diversi, ma non per questo motivo non puoi definire che il tuo non sia un condominio, a tutti gli effetti lo è anche se non sei soggetto all'amministratore (rif. art. 1129 codice civile), lo è a tutti gli effetti...
È vero anche che tutti gli accordi verbali e gli usi mantenuti mantenuti sino ad ora, non hanno alcun valore se una delle parti rivendica l'inammissibilità di detti accordi sulla cosa (o bene) goduta...
 

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