rudd84

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Buongiorno a tutti,
ho acquistato il 29 settembre 2022 (data rogito), un appartamento. Durante il sopralluogo con l'agenzia immobiliare e in tutti i successivi incontri (Proposta D'Acquisto/Rogito, etc.) non sono state segnalate anomalie. Dopo alcuni mesi (precisamente 11/04/2023) è venuta una ditta per il censimento amianto nelle cantine. Scopro quindi che è presente amianto nelle cantine e che viene fatto un sopralluogo annuale da diversi anni, ma tutto questo non è stato esplicitato nè dal venditore, nè dall'agente immobiliare.

A seguito del censimento le analisi hanno rilevato che l'amianto è risultato essere sotto la soglia, ma comunque alto rispetto agli standard. L'amianto è respirabile e di conseguenza urge provvedere ad un piano di messa in sicurezza o bonifica. Per cautelare la nostra salute ci è stato consigliato di scendere in cantina con l'ausilio della mascherina FFP3 con filtro ed evitare di portare nelle abitazioni oggetti che sono rimasti a lungo nel seminterrato.

Premesso che non ho ancora spulciato tutti documenti della compravendita, ma da un primo controllo non mi sembra che sia segnalato da nessuna parte, inoltre benché sia stato portato a visitare le cantine (su mia richiesta) non mi è stato segnalato che le tubazioni erano sotto controllo per la presenza di amianto (tubazioni che passano anche nella mia cantina).

Vorrei sapere se secondo voi ci sono gli estremi per consultare un avvocato e avviare un'azione legale in quanto non mi è stato segnalato e io ho anche rischiato la contaminazione più volte essendo entrato in cantina da ottobre ad aprile senza sapere nulla di questo rischio. Senza contare che il condominio potrebbe (e spero proprio che lo faccia) deliberare costosissimi interventi di bonifica che io dovrò pagare e immagino pure che il mio immobile si svaluti a causa di questo grave problema.

Grazie.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Vorrei sapere se secondo voi ci sono gli estremi per consultare un avvocato e avviare un'azione legale
Direi proprio di no.
Inoltre dici che l’amianto è stato rilevato essere sotto la soglia di pericolosità, quindi non mi pare un così grave problema.
L’assemblea, te compreso, deciderà se e quando intervenire.

e immagino pure che il mio immobile si svaluti a causa di questo grave problema.
Direi anche qui di no.
Oltretutto il problema, non grave e rimediabile, riguarda le cantine, non gli appartamenti.
ma tutto questo non è stato esplicitato nè dal venditore, nè dall'agente immobiliare.
L’agente probabilmente non lo sapeva nemmeno.
E non è escluso che lo ignorasse anche il venditore, se di norma non partecipava alle assemblee e non usava leggere i verbali delle stesse, come purtroppo fanno in molti.
In ogni caso, è una situazione comune in molti stabili, e le ispezioni annuali servono proprio per tenere la situazione sotto controllo, e intervenire se serve.
 

GEO_DGE_1

Membro Attivo
Professionista
Tutte le case a mio parere che sono state costruite /ristrutturate ante anni 1990/95 lo potrebbero (diciamo al 90%) contenere in: isolamenti, coibentazioni caldaie, intonaco spruzzato come isolante (lo avevamo in palestra dei geometri al soffitto), tubazioni ecc
 

davideboschi

Membro Assiduo
Privato Cittadino
L'amianto non è un difetto, è un materiale da costruzione.
Era usato in passato e ora è proibito perché cancerogeno. Tuttavia è ancora largamente presente nelle costruzioni realizzate prima che venisse bandito.
La sua presenza in un edificio è da considerarsi normale... un'azione legale come quella che pensi non ha nessuna possibilità di successo.

Ci sono tecniche efficaci (vernici che "bloccano" le fibre) per evitare che le fibre di amianto si distacchino dai manufatti, consentendo di mantenerli in opera per tempi lunghissimi senza rischi. Proteggere qualche metro di tubo non è certo un'impresa e sicuramente non ha un costo esorbitante, anche se (ovviamente) costa di più di una semplice pitturazione..
 

Giuseppe Di Massa

Membro Senior
Agente Immobiliare
Buongiorno a tutti,
ho acquistato il 29 settembre 2022 (data rogito), un appartamento. Durante il sopralluogo con l'agenzia immobiliare e in tutti i successivi incontri (Proposta D'Acquisto/Rogito, etc.) non sono state segnalate anomalie. Dopo alcuni mesi (precisamente 11/04/2023) è venuta una ditta per il censimento amianto nelle cantine. Scopro quindi che è presente amianto nelle cantine e che viene fatto un sopralluogo annuale da diversi anni, ma tutto questo non è stato esplicitato nè dal venditore, nè dall'agente immobiliare.

A seguito del censimento le analisi hanno rilevato che l'amianto è risultato essere sotto la soglia, ma comunque alto rispetto agli standard. L'amianto è respirabile e di conseguenza urge provvedere ad un piano di messa in sicurezza o bonifica. Per cautelare la nostra salute ci è stato consigliato di scendere in cantina con l'ausilio della mascherina FFP3 con filtro ed evitare di portare nelle abitazioni oggetti che sono rimasti a lungo nel seminterrato.

Premesso che non ho ancora spulciato tutti documenti della compravendita, ma da un primo controllo non mi sembra che sia segnalato da nessuna parte, inoltre benché sia stato portato a visitare le cantine (su mia richiesta) non mi è stato segnalato che le tubazioni erano sotto controllo per la presenza di amianto (tubazioni che passano anche nella mia cantina).

Vorrei sapere se secondo voi ci sono gli estremi per consultare un avvocato e avviare un'azione legale in quanto non mi è stato segnalato e io ho anche rischiato la contaminazione più volte essendo entrato in cantina da ottobre ad aprile senza sapere nulla di questo rischio. Senza contare che il condominio potrebbe (e spero proprio che lo faccia) deliberare costosissimi interventi di bonifica che io dovrò pagare e immagino pure che il mio immobile si svaluti a causa di questo grave problema.

Grazie.
Intanto i vizi occulti vanno segnalati entro 8 giorni dalla scoperta, pertanto questa opportunità è sfumata.
Per il resto se queste informazioni non sono state deliberatamente nascoste, ad esempio impedendoti di leggere un verbale di assembla da te richiesto o inviandotelo senza le parti riguardanti l'amianto, oppure hai una mail o altro scritto in cui si esclude espressamente la presenza dell'amianto, altrimenti direi che non hai molto da contestare al venditore. Ovviamente andrebbero letti i contratti preliminari e le vostre comunicazioni per esserne certi, pertanto un consulto dall'avvocato può essere utile.
 

PAns

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
l'amianto è risultato essere sotto la soglia, ma comunque alto rispetto agli standard
Dal punto di vista della normativa ambientale questa frase è priva di significato. Si rivolga ad un avvocato esperto in diritto ambientale e/o a società di consulenza specializzata in EDD (Environmental Due Diligence) fase 1 e 2
 

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