Francesca, i dubbi sulla simulazione li ho avuti io quando ho letto l'atto di provenienza. Vendita padre figlia (e genero). Dichiarazione di somma già pagata in passato, 2 testimoni che hanno partecipato al rogito
Dopo esser stata presa per matta dal capo dell'agenzia, l'agente che mi segue ha sentito i proprietari e hanno ammesso la simulazione. Il donante è morto 3 anni fa (classe '30), la moglie pure e ci sono solo 2 figli (la proprietaria e suo fratello). Chi sono altri legittimari? Figli naturali che chiedono di riesumare la salma per il test dna?
Questo fatidico fratello è d'accordo e verrà al rogito. (condizione del compromesso)
 
l'agente che mi segue ha sentito i proprietari e hanno ammesso la simulazione
Ok, ma finché nessuno contesta la simulazione, l'atto resta una vendita.
Va comunque bene che il fratello faccia una rinuncia all'azione di riduzione e restituzione, o a qualsiasi altra pretesa sul patrimonio del defunto padre , ma soprattuto è corretto farsi consigliare dal notaio, che avrà letto tutti i documenti del caso.
E proprio perche sei seguita, non preoccuparti di cose che non destano preoccupazione, e fidati del professionista.
 
Attendo di avere news su questa separazione e poi vedrò come muovermi. Loro da separati possono benissimo vendere nonostante l'assegnazione ad uno per i figli minori. Risentirò il notaio se avrò altri dubbi
 
Rassicuriamo la nostra amica sul fatto che, anche se fosse presente la terribile, eventuale, assegnazione della casa coniugale a favore di uno dei coniugi e prole, non è un problema di cui preoccuparsi.

Se, come in qualsiasi normale compravendita, ti viene promessa la piena proprietà e libera da gravami, cosa potrebbe al massimo succedere a riguardo dell'assegnazione:

1 - il notaio si accorge che è presente una trascrizione dell'assegnazione della casa coniugale. Bene, in sede di rogito il coniuge assegnatario (visto che viene per rogitare) rinuncerà a questa assegnazione e il notaio ripulirà l'immobile da questa trascrizione. Altrimenti non può venderti quello che ha promesso e poi sono inadempienti. Prima del rogito, ma come per qualsiasi altra compravendita, andrai a controllare che la casa è libera da cose e persone e al rogito riceverai le chiavi.

2- il notaio non trova nulla (quindi non ci sono trascrizioni) ma si scopre che esiste una omologa del tribunale che assegna la casa coniugale a uno dei coniugi e figli. Questo diritto si perde se il coniuge si trasferisce. Quindi una volta che l'immobile è vuoto e hai le chiavi e la stessa persona che ha quel diritto te lo vende libero da cose e da persone...
 

qui è spiegato abbastanza bene...certo è meglio controllare prima del rogito che la casa sia libera (ma questo vale per tutti i casi)

Si Cristian è spiegato bene ma tratta il caso in cui l'assegnatario non voglia rinunciare all'assegnazione casa coniugale e il bene venga trasferito.

L'articolo più che altro ribadisce che non trattasi di un diritto reale (i diritti reali sono quelli da codice civile e non possono inventarsene di nuovi), orientamento oramai consolidato anche in cassazione, trattasi di diritto personale.

Dice che si può fare. Certo, se l'acquirente è d'accordo ma non è certo il caso della nostra amica.

Poi parla del trasferimento forzoso ma è altra storia.
 

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