Erold27

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Buongiorno a tutti, ho bisogno di un chiarimento su come funziona la "legge ponte". Appartamento in condominio edificato prima del 1967, acquistato nel '84 (quindi prima della legge dell'85 dalla quale vi è l'obbligo di inserire in atto il titolo edilizio), con planimetria catastale del 1952 sulla quale non era stato inserito un balcone, nella realtà esistente, successivamente oggetto di condono (1986, per una veranda). La commerciabilità era garantita all'epoca? Il balcone non era, come detto, stato disegnato nella planimetria catastale (e probabilmente anche in quella comunale), ma successivamente è stato inserito nella planimetria del condono edilizio.

Spero di essermi spiegato bene, poiché ho scritto tutto di getto.
 

brina82

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Buongiorno a tutti, ho bisogno di un chiarimento su come funziona la "legge ponte". Appartamento in condominio edificato prima del 1967, acquistato nel '84 (quindi prima della legge dell'85 dalla quale vi è l'obbligo di inserire in atto il titolo edilizio), con planimetria catastale del 1952 sulla quale non era stato inserito un balcone, nella realtà esistente, successivamente oggetto di condono (1986, per una veranda). La commerciabilità era garantita all'epoca? Il balcone non era, come detto, stato disegnato nella planimetria catastale (e probabilmente anche in quella comunale), ma successivamente è stato inserito nella planimetria del condono edilizio.

Spero di essermi spiegato bene, poiché ho scritto tutto di getto.
Non mi è chiara la domanda.

All'epoca quando? Per commerciare quell'immobile dal 1985 in poi bastava inserire la fatidica dicitura "ante '67"; per venderlo prima del 1985 non ti saprei dire cosa fosse indispensabile indicare nell'atto, ma immagino che si potesse fare senza indicare alcun titolo (senza estremi della licenza di costruzione).

PS in generale, indicare "ante '67" è necessario affinchè l'atto non risulti nullo, ovvero l'immobile sia commerciabile; tuttavia, non è detto che lo stesso immobile non presenti difformità urbanistiche/edilizie.
 

francesca63

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in generale, indicare "ante '67" è necessario affinchè l'atto non risulti nullo, ovvero l'immobile sia commerciabile; tuttavia, non è detto che lo stesso immobile non presenti difformità urbanistiche/edilizie.
Esatto.
A maggior ragione, avendo fatto in seguito delle pratiche per il condono ( immagino a seguito di interventi edilizi successivi alla costruzione), direi che la situazione va attentamente controllata.
 

Erold27

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Non mi è chiara la domanda.

All'epoca quando? Per commerciare quell'immobile dal 1985 in poi bastava inserire la fatidica dicitura "ante '67"; per venderlo prima del 1985 non ti saprei dire cosa fosse indispensabile indicare nell'atto, ma immagino che si potesse fare senza indicare alcun titolo (senza estremi della licenza di costruzione).

PS in generale, indicare "ante '67" è necessario affinchè l'atto non risulti nullo, ovvero l'immobile sia commerciabile; tuttavia, non è detto che lo stesso immobile non presenti difformità urbanistiche/edilizie.

All'epoca intendo alla data dell'atto (1984). Essendo il balcone non inserito in planimetria ma esistente nella realtà (e riportato anche nel rogito), la commerciabilità era garantita lo stesso dato che la palazzina è stata costruita prima del 1967?
 

brina82

Membro Storico
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All'epoca intendo alla data dell'atto (1984). Essendo il balcone non inserito in planimetria ma esistente nella realtà (e riportato anche nel rogito), la commerciabilità era garantita lo stesso dato che la palazzina è stata costruita prima del 1967?
La commerciabilità penso proprio di sì, ma ciò non presuppone che all'epoca l'immobile fosse regolare.

Ma neppure oggi! Facciamo un esempio.

Qualora tu domani lo alienassi, al Notaio per rogitare basterebbe indicare "ante '67", rogito regolare; ma qualora, anche tra 10 anni, dovesse venire fuori una di queste cose:

1) condono irregolare, che non si poteva rilasciare, oppure che la relativa planimetria non corrisponde o non corrispondeva allo stato dei luoghi
2) anche se costruito prima del 1967, anche se fuori dai centri abitati, magari un regolamento comunale del 1800 prescriveva alcuni obblighi non rispettati
3) presenza di un progetto posteriore al regolamento edilizio, con edificio e/o immobile in oggetto realizzato in maniera difforme

l'immobile non sarebbe regolare, e l'acquirente potrebbe chiamarti in causa, e per conoscere la gravità delle difformità è necessario analizzare tutto il fascicolo, e misurare l'immobile, e spesso anche il fabbricato...

Inoltre: poniamo che l'immobile in oggetto sia perfettamente corrispondente alla planimetria progettuale, ma l'edificio no........... Che fare?

Argomento delicatissimo su cui io stesso, non essendo ferratissimo non essendo il "mio forte", aggiungo ogni giorno un tassello in più...
 
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