Simona-1977

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Buongiorno, faccio una domanda su una questione fiscale che non riusciamo a risolvere.
Anni fa mio marito è subentrato a sua madre come socio di una cooperativa che a cavallo tra gli anni 70 e 80 ha realizzato delle abitazioni di edilizia economica e popolare. Per problemi di natura burocratica, nonostante i mutui fossero già estinti e le case completamente pagate, non si è potuto procedere all'acquisizione da parte dei soci fino a dicembre del 2020, quando si è formalizzato il tutto con atto di vendita da parte della cooperativa ai soci assegnatari. Il corrispettivo indicato nell'atto è quello ottenuto calcolando quanto effettivamente pagato ed è quindi una cifra molto bassa trattandosi dell'inizio degli anni 80 (si parla di circa 12000€, prezzo di costo ricavato dalle scritture contabili), e nell'atto è anche specificato che i pagamenti si sono conclusi prima del 2006 e che gli immobili erano già in possesso degli assegnatari. Ora, poichè noi abitiamo in altra regione la casa è stata venduta (seguendo le regole per cui ad un prezzo ben inferiore a quello massimo calcolato dall'ufficio tecnico del comune) e le imposte su eventuale plusvalenza non sono state pagate al momento dell'atto anche perchè il notaio ha detto che il prezzo di acquisto indicato nell'atto (quei 12000€ circa) è relativo agli anni 80 e quindi va "attualizzato" ai giorni nostri. Finora abbiamo chiesto a vari commercialisti ma non ne siamo venuti a capo, qualcuno ha dati certi su come fare per calcolare questa plusvalenza che andrà poi dichiarata nella dichiarazione dei redditi?
Grazie
 

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