cafelab

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Professionista
Come risposto a @Jan80 prima di tutto si deve verificare che sia possibile trasformare un C in un A, poi il costo sarà la somma de:

la parcella del tecnico per la pratica
+ l'obolo fisso da pagare in comune per il deposito della pratica
+ gli oneri di costruzione
+ gli oneri di urbanizzazione

questi oneri è vero che si pagano a superficie, ma l'importo è il risultato di un calcolo stabilito dal comune che tine conto di una serie di parametri, indici, zona di PRG ecc

ovviamente 1000 euro mq è ridicolo, possono essere 400mila euro?? Vabbè che i comuni sono esosi ma insomma...!

ma sarà nell'ordine di qualche decina di migliaia di euro
 

Pippy2019

Membro Junior
Agente Immobiliare
@Valeria8009 Per sapere se il tipo di trasformazione richiesta sia realizzabile o meno è necessario controllare quanto previsto dalle Norme di Attuazione del Piano Regolatore Generale, PRG, del Comune in cui ricade l'unità immobiliare, così da poter capire a quali vincoli è sottoposto e quali sono gli interventi edilizi realizzabili su di esso.
Non é possibile il cambio di destinazione se l'immobile non possiede le caratteristiche intrinseche obbligatorie per legge nel rispetto delle prescrizioni igienico-sanitarie come le superfici minime, ad es: i rapporti aeroilluminanti tra le superfici finestrate e quelle dei locali;
Il cambio di destinazione d'uso anche se non si sono eseguite opere edili, comporta la modifica del carico urbanistico come conseguenza dei diversi consumi d'acqua, carico nella fognatura, parcheggi etc. con l'obbligo di corrispondere al Comune gli oneri di urbanizzazione in proporzione alla differenza tra quanto dovuto per la nuova destinazione rispetto a quella già in atto, è un valore che varia da Comune a Comune e dal tipo di passaggio di categoria richiesto, non esistono tariffari generali.
Devi considerare inoltre:
- i lavori edili necessari a rendere l'immobile idoneo ai requisiti normativi della nuova categoria, come ad esempio la messa a norma degli impianti, la realizzazione di finestre, l'allargamento dei vani etc.
- le spese tecniche che variano a seconda delle pratiche che il professionista deve espletare affinché il cambio sia possibile, come ad esempio pratiche catastali, energetiche, impiantistiche..
- gli oneri di urbanizzazione e i diritti di segreteria, variabili da Comune a Comune (trovi le tabelle nel portale internet di ogni comune).

Successivamente al cambio d’uso urbanistico va effettuata una comunicazione di variazione anche dal punto di vista catastale.
La variazione catastale comporta sempre una modifica relativa alla rendita e alla categoria catastale, con la conseguente modifica anche delle imposte da pagare.
Ciao
 

Valeria8009

Membro Junior
Privato Cittadino
Chi le ha dato questa informazione?
Una persona (imprenditore) interessata all'immobile che volevo locare

Valeria,

Ti bastava utilizzare un po' di logica per comprendere quanto questa informazione sia infondata.

Ogni comune concessionario ha il suo seguito.

Un cambio destinazione d'uso, richiesto in piazza San Babila a Milano, avra' valori e oneri diversi, da quelli richiesti e necessari, nella periferia di Cancello ed Arnone.
Certamente l'ho trovato assurdo 1000 € al mq. Pagare 400k per un cambio? E non me lo tengo così?
A parte tutto era una cosa che volevo sapere per pura curiosità.
 

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