antonio100

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Privato Cittadino
Buonasera,
dopo alcune problematiche sembra che finalmente ci si avvii ad una conclusione favorevole dell'acquisto di una casa.
Riassumo: ad agosto vedo un appartamentino costruito ante 39 a Napoli rimesso a nuovo nel 2018; firmo una proposta di acquisto di euro 60.000 con caparra di 5.000 euro ed assegno di mediazione per 7.000 ( da ignorante solo dopo mi rendo conto che mi hanno chiesto un'enormità, prezzo giusto 2.500 circa). La proposta viene confermata dal venditore con rogito da effettuare a settembre. Per i lavori di ristrutturazione il precedente proprietario aveva presentato una cila al comune nel 11/2018. Mi fanno vedere la nuova planimetria e sembra tutto ok. Faccio controllare l'eventuale esito della cila e scopro che è stata considerata improcedibile per mancanza di documentazione (mancava la copia planimetria del 39) ed il titolare condannato al ripristino dei luoghi. Il geometra non aveva avvertito né il vecchio né il nuovo proprietario dell'esito, forse temendo ritorsioni economiche. Costringiamo il geometra a rivedere il tutto. Scopriamo così che in un epoca non precisata al fabbricato veniva eliminata una stanza di 8 mq (non sappiamo il perché). Il geometra ritiene di poter sanare richiedendo un permesso a costruire in sanatoria ai sensi del DPR 380/01 con accertamento di conformità ai sensi art.36 dichiarando tutte le modifiche intervenute.
Siamo arrivati a metà dicembre ed il Comune invia comunicazione all'attuale proprietario con cui il Responsabile propone il rilascio del permesso in sanatoria previo pagamento delle sanzioni, del costo di costruzione e di urbanizzazione nonché diritti di segreteria per tot. 3.661,29. Anticipo euro 5.000, con un bonifico, alla proprietaria in difficolta economica (ha bisogno della vendita per poi dare i soldi alla figlia che deve acquistare a Roma un appartamento). Appena viene rilasciato il certificato andremo a rogitare.
Domande:
1)con il rilascio del certificato da parte del Comune posso considerare risolto il problema della conformità?
2)Possiamo rogitare senza una nuova proposta di acquisto per evitare altri oneri di mediazione? (la proprietaria mi aveva restituito la caparra e considerata chiusa la proposta perché, in un primo momento, non voleva sistemare la situazione non avendo disponibilità ed , inoltre, ha ridotto il prezzo di acquisto a 50.000 tenendo conto dei danni da me subiti per la mediazione pagata e dell'anticipo dato per aiutarla).
3)Rischiamo una verifica da parte dell'AER a causa della riduzione del prezzo ( al rogito verso 50.000 perché i 5.000 dell'anticipo di fatto sono un prestito che mi sarà restituito a fine anno)?
Cosa ne pensate? Chiedo scusa se le mie domande possono sembrare banali ma sono veramente ignorante in materia e mi sono svegliato solo dopo aver scoperto l'esito della Cila.
Grazie dell'aiuto
 

Architetto

Nuovo Iscritto
Professionista
Da questa lunga descrizione, facendola molto breve posso dire che sarebbe opportuno affidarsi ad un professionista di fiducia (geom, arch, ing.) della zona affinchè possa valutare se la sanatoria chiude tutti gli abusi o difformità; inoltre con l'agente immobiliare si potrebbe concordare di procedere sino al rogito in modo che si definisca la vostra posizione. Eventuali interventi dei colleghi AI (@Bagudi) in materia di proposta d'acquisto e trattazione sino al rogito potranno essere molto più espliciti.
 

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