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Utente Cancellato 36725

Ospite
Salve a tutti
Ho una domanda. Mia madre vuole sposarsi ma vuole che l'appartamento in cui vive rimanga a me. Per questo motivo vorrebbe portare avanti una compravendita e sempre dal notaio darsi dare l'usufrutto dell'appartamento. Tutto questo prima del suo matrimonio.
Io ho comprato casa un anno fa e non posso pagare un altro mutuo o farmi un prestito.
Il notaio ha proposto una compravendita ad un valore leggermente sopra il valore catastale dell'immobile e ha dato come soluzione quella per cui mia madre non incasserà mai l'assegno. In questo modo non dovrò darle i soldi.
A me non sembra molto legale. Potrebbe l'agenzia delle entrate fare dei controlli? Io non sono molto convinta di questa soluzione.

Grazie
 
Mia madre vuole sposarsi ma vuole che l'appartamento in cui vive rimanga a me. Per questo motivo vorrebbe portare avanti una compravendita
Detta così, sembra che voglia obbligarti a comprare la nuda proprietà del suo immobile.
Il notaio ha proposto una compravendita ad un valore leggermente sopra il valore catastale dell'immobile e ha dato come soluzione quella per cui mia madre non incasserà mai l'assegno. In questo modo non dovrò darle i soldi.
Detta così, invece, sembra che voglia regalarti la nuda proprietà.
Direi che sono due situazioni diverse.
A me non sembra molto legale
Più che altro non è tanto sicuro emettere un assegno bancario senza copertura.
Si può forse pensare di prevedere a rogito un pagamento rateale, di cui in realtà non ti chiederà conto.
Ma se il tutto è fatto perché il futuro marito non possa vantare diritti sull’immobile, l’unica è comprare, con reale passaggio di soldi del giusto prezzo ( ma per te, oltre che impossibile attualmente, non sarebbe un vantaggio).
Oppure, per tua madre, evitare di sposarsi…
Scusa la provocazione, ma data la legge italiana sulle successioni, non si può pensare di sposarsi, e contemporaneamente voler tutelare una figlia a scapito del marito.
 
Si lo vorrebbe fare per lasciarmi la casa a scapito del marito che avrebbe l'usufrutto insieme a lei fino alla morte.
Ma non mi sembra legale. L'idea di darle un assegno scoperto perché tanto lei non lo incasserà mai non mi lascia tranquilla.
 
Si lo vorrebbe fare per lasciarmi la casa a scapito del marito che avrebbe l'usufrutto insieme a lei fino alla morte.
Se vuole che anche il futuro marito abbia l’usufrutto, anche questo può essere considerata una donazione.
Bisognerebbe fare i conti in base all’età dei due coniugi, per capire se donando a te la nuda proprietà e a lui l’usufrutto con accrescimento sarebbero rispettati i valori della legittima .
Se si, penserei ad una donazione
 
Un'altra opzione del notaio è che mia madre incassi l'assegno (sempre che io riesce a trovare i soldi) e poi mi fa una donazione in denaro di uguale valore. Anche in questo caso non mi sembra una cosa molto legale.
 
e poi mi fa una donazione in denaro di uguale valore.
La donazione costa, serve atto pubblico del notaio; e il marito la può “contestare”, dopo la morte di tua madre, se ha leso la sua legittima.
Se invece te li dà senza atto pubblico, sarebbe una donazione nulla, e il marito, anche in questo caso, potrebbe “contestarla”.

E poi mi pare che per te sia difficile trovare i soldi .

Non mi pare che ancora si sia vicini alla scelta migliore.
 
Quello che non capisco è perché il notaio ha detto che va bene se io faccio l'assegno e mia madre non lo ritira. È legale una cosa del genere?
Ha anche aggiunto che l'agenzia delle entrate non fa controlli su queste cose.
 

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