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Utente Cancellato 56861

Ospite
Buongiorno, ho una situazione spinosa da risolvere e gradirei un consiglio perchè dai primi di luglio non riesco a venirne fuori...
Ho venduto un immobile in un piccolo paesino con ctg c/3 ed all'interno del giardino c'è una piccola casettina (che il proprietario chiama pollaio) accatastata nel 2016 con ctg c/2.
Il proprietario, circa la documentazione, mi ha consegnato poca roba perchè ha ricevuto questa casa dopo 3 successioni (casa del nonno). L'acquirente deve fare richiesta di mutuo e la banca, ovviamente per mezzo del perito (di cui non so neanche il nome!) mi chiede i documenti edilizi. Contattato il Comune, pare che di documenti effettivamente non risultino perchè la costruzione risale a molto tempo prima. Ora, per quanto mi riguarda, ho planimetrie, visura storica, elaborato planimetrico, ma non ho altro. Consultato il notaio, mi ha spiegato che se l'immobile è stato costruito prima del '67 ai sensi della Legge 445/2000 il proprietario farà una autodichiarazione. Ma al perito basterà questa certificazione? Cosa si fa in questi casi per proseguire?
 

brina82

Membro Storico
Professionista
Buongiorno, ho una situazione spinosa da risolvere e gradirei un consiglio perchè dai primi di luglio non riesco a venirne fuori...
Ho venduto un immobile in un piccolo paesino con ctg c/3 ed all'interno del giardino c'è una piccola casettina (che il proprietario chiama pollaio) accatastata nel 2016 con ctg c/2.
Il proprietario, circa la documentazione, mi ha consegnato poca roba perchè ha ricevuto questa casa dopo 3 successioni (casa del nonno). L'acquirente deve fare richiesta di mutuo e la banca, ovviamente per mezzo del perito (di cui non so neanche il nome!) mi chiede i documenti edilizi. Contattato il Comune, pare che di documenti effettivamente non risultino perchè la costruzione risale a molto tempo prima. Ora, per quanto mi riguarda, ho planimetrie, visura storica, elaborato planimetrico, ma non ho altro. Consultato il notaio, mi ha spiegato che se l'immobile è stato costruito prima del '67 ai sensi della Legge 445/2000 il proprietario farà una autodichiarazione. Ma al perito basterà questa certificazione? Cosa si fa in questi casi per proseguire?

La legge sul condono edilizio, datata 1985, stabilisce che non si possono rogitare immobili privi di licenza/concessione edilizia, edificati in data successiva al 1/9/1967; pertanto, nel caso in cui mancasse la documentazione per il semplice fatto che non vi è mai stata (ad esempio per immobili datati, ove non esiste un progetto e un'approvazione da parte del Comune), ai fini della compravendita basta una dichiarazione da parte del venditore, ove indichi che trattasi di immobile ante '67.

Il venditore si assume la responsabilità di tale dichiarazione, ovviamente.

Ma attenzione: un immobile edificato in data antecedente al 1967 non è detto sia in regola dal punto di vista urbanistico: in alcuni Comuni vi sono regolamenti edilizi antecedenti al 1967, che prevedevano un nulla osta comunale ai fini dell'edificazione.

Pertanto, la dicitura "ante '67" è spesso male utilizzata: grazie ad essa i Notai possono rogitare, ma spesso a danno del venditore ed acquirente.

Per rispondere alla tua domanda, non ci dovrebbero essere problemi per il Perito.
 

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