ninanina

Nuovo Iscritto
Buongiorno,

da circa due anni vivo in un appartamento con due coinquilini. Al momento della stipula del contratto di locazione agevolata 3+2 i loro due nomi sono stati inseriti come intestatari mentre io risulto come convivente (ma non risulto nello stato di famiglia di nessuno dei due, non vi sono legami affettivi), perchè ci è stato detto che gli intestatari possono essere al massimo due.
Da circa un mese i miei due coinquilini mi hanno comunicato che vogliono far subentrare due persone al mio posto e che quindi vogliono che io me ne vada. Se non lo farò dicono che possono inviarmi una lettera di un giudice e impormi di andarmene in una settimana! Si rifiutano inoltre di farmi avere firmato il foglio che mi consentirebbe di prendere residenza nella casa in cui viviamo.
La mia domanda è: è possibile che pur avendo regolarmente pagato affitto, spese e riscaldamento per oltre due anni e risultando nel contratto(seppur come convivente), io non abbia alcun diritto e me ne debba per forza andare?! Come posso tutelarmi?
Grazie!
 

Luna_

Membro Senior
Professionista
Ma come fai ancora a convivere con due persone così che ti stanno dicendo in faccia NON TI VOGLIAMO PIU' tra i piedi???Fatti dare il tempo di cercare un'altra sistemazione e scappa...
 

Pennylove

Membro Assiduo
Privato Cittadino
La mia domanda è: è possibile che pur avendo regolarmente pagato affitto, spese e riscaldamento per oltre due anni e risultando nel contratto(seppur come convivente), io non abbia alcun diritto e me ne debba per forza andare?! Come posso tutelarmi?


Il caso da te illustrato rappresenta, purtroppo, uno dei problemi più comuni delle locazioni condivise (e mal regolate contrattualmente). La clausola a contratto “L’immobile deve essere destinato esclusivamente a civile abitazione dei conduttori e della seguente persona attualmente con essi convivente: ……………………” è di per sé inidonea ad estendere il rapporto di locazione al convivente, il quale rimane comunque figura estranea al rapporto stesso.

Purtroppo, nella fattispecie in questione, non pare ravvisabile alcun tipo di tutela detentiva dell’immobile per il semplice convivente che non sia conduttore del contratto, né pare ipotizzabile un eventuale ricorso giudiziale per vedersi riconosciuto il diritto di godere dell’immobile al pari dei conduttori intestatari: questi ultimi, infatti, possono legittimamente estromettere dal godimento dell’immobile il convivente. In difetto di rilascio spontaneo, i conduttori possono agire giudizialmente contro di lui per vederne riconosciuto l’allontanamento.

Per quanto possa valere, debbo dire che mi dispiace che ti sia ritrovata (tuo malgrado) in questa spiacevole situazione e, pertanto, consiglio di ricercare un accordo con i conduttori per sanare la controversia.
 

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