PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Che ne sai che avesse consegnato l’atto ?
E poi, visto che la proposta la compila lui, avrebbe dovuto scrivere la situazione reale , ovvero ti vendono una casa che non è ancora di proprietà.
Non era difficile.

Brrr...
Ti vendono... con la proposta...?

La proposta unilaterale e' una promessa.
Mi fermo qua, senza dilungarmi, certo che non hai bisogno di ulteriori spiegazioni, per capire cosa voglio dare ad intendere.

La stessa cosa accade nelle proposte soggette a successioni, a permute, cessioni di preliminari, cessioni di cose altrui etc etc...

Non e' per il mittente indicato nella proposta, che cambia la consistenza, le caratteristiche o il luogo dell'oggetto di vendita.

Lo prevede la norma che consente le piu' svariate possibilita' gia' citate.

La proposta serve per fondere l'accordo economico.

Venire a dire che l'entita' del prezzo o il valore di una cosa, puo' cambiare, ovviamente al ribasso, a seconda di chi la detiene, e' come soastenere che una verita', possa canbiare a seconda di chi la racconta.
 

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Ti vendono... con la proposta...?
Ti promettono di vendere, ovviamente non ti vendono nulla .
Men che meno con una proposta, atto unilaterale; ma con un contratto preliminare ( proposta accettata), che deve contenere già tutti gli accordi.
La proposta serve per fondere l'accordo economico.
Questo è la tua modalità operativa; per me la proposta accettata deve essere completa di ogni accordo, soldi, tempistiche, caparre, consegna, clausole varie.
Insomma, tutto quanto serve per andare a rogito tranquilli.
Venire a dire che l'entita' del prezzo o il valore di una cosa, puo' cambiare, ovviamente al ribasso, a seconda di chi la detiene, e' come soastenere che una verita', possa canbiare a seconda di chi la racconta.
Mai detto questo.
Dico solo , e ripeto, che il mediatore deve informare correttamente.
E se c’è una riserva di proprietà, il proponente DEVE esserne consapevole.
L’agente secondo me ha sbagliato
a non farlo presente, e a far accettare la proposta che indicava come proprietario la persona sbagliata.
Non e' per il mittente indicato nella proposta, che cambia la consistenza, le caratteristiche o il luogo dell'oggetto di vendita.
No certo, la casa è sempre la stessa; cambia la percezione della serietà e professionalità degli interlocutori.
La stessa cosa accade nelle proposte soggette a successioni, a permute, cessioni di preliminari, cessioni di cose altrui etc etc...
La stessa cosa , cioè nome del proprietario messo a casaccio...
Non credo proprio.
 

PyerSilvio

Membro Storico
Agente Immobiliare
Mai detto questo.

Si lo so'.
Rispondevo nello stesso tempo al @divinstage


La stessa cosa , cioè nome del proprietario messo a casaccio...
Non credo proprio.

..evidentemente sei da troppo tempo lontana da prassi e pratiche.

Come lo spieghi,

Che sui moduli di ogni proposta, compresi quelli che puoi utilizzare, forniti da ogni camera di commercio pure del paesino piu' sperduto sul cucuzzolo della montagna;

Che in alto, sul frontespizio a destra, trovi lo spazio da compilare dove metterci i dati del destinatario dell'offerta, che puo' essere un pinco pallino qualsiasi.

Mentre piu' in basso, subito dopo la descrizione della composizione dell'oggetto, trovi il frontespizio "proprieta' intestata a:" puntini puntini puntini...

Se tu non credi proprio o non ti sta bene, potresti fare un esposto in procura e vedere di cambiare tali modus operandi e consuetudini, in uso dai secoli dei secoli.
 
Ultima modifica:

francesca63

Moderatore
Membro dello Staff
Privato Cittadino
Guarda @PyerSilvio , sui moduli nulla dire.
Sono come devono essere.
Il problema è che il destinatario dell’offerta, oltre ad essersi impegnato a vendere l’immobile (cosa lecita), ha dichiarato di esserne proprietario (cosa non vera attualmente).
Questo non è corretto .
L’agenzia lo sapeva.

Come ho già scritto, secondo me l’affare potrà andare in porto, con le dovute cautele, ma l’agenzia non si è comportata professionalmente.

Tutto qui.
 

Alessandro Ardrizzi

Nuovo Iscritto
Agente Immobiliare
Salve,
espongo brevemente il mio situazione per avere un parere.

Tramite agenzia ho stipulato proposta per un'immobile in ristrutturazione da parte di impresa immobiliare. A questa è seguita controproposta, da me accettata, versando una come caparra confirmatoria, tramite assegno intestato all'impresa stessa.
Il tutto è stato regolarmente registrato presso Agenzia delle Entrate. Tra l'altro per mia volontà, dato che l'agenzia mi consigliava di andare direttamente al preliminare entro 20 giorni senza registrare nessuna atto.
In vista del preliminare (in cui dovrei versare altri k € + provvigione agenzia 3%+IVA) è emerso, tramite le visure del mio notaio, che l'impresa immobiliare non ha la piena ed esclusiva proprietà dell'immobile, ma bensì ne è venuto in possesso tramite atto stipulato con riserva di proprietà a favore del proprietario originario. Riserva ancora presente.
Questa cosa è stata omessa negli scritti della proposta e controproposta dove, anzi, era stato dichiarato dalla stessa impresa di avere la piena proprietà dell'immobile.
Alla mia accusa nei confronti dell'agenzia di scarsa trasparenza, questi hanno replicato che non erano al corrente della cosa e che l'abbiamo scoperto quando me.
Naturalmente cosa difficile a cui credere.

Fermo restando che a me l'immobile interessa, e che sia ormai a fine ristrutturazione, vi chiedo se, secondo il vostro parere, gli atti registrati abbiano ancora valore legale oppure se sia necessario stipulare una nuova proposta con i dati corretti.
Inoltre, come forma di maggior tutela, sarebbe sensato andare direttamente al rogito a lavori ultimati, senza preliminare, quando avranno il pieno possesso dell'immobile stesso?
Oppure, viste le circostanze di scarsa trasparenza, sia meglio defilarsi dalla compravendita cercando di non pagare provvigioni e con restituzione della caparra (cosa molto difficile)?

Grazie.

Purtroppo spesso capita che la proprietà di un immobile non sia così trasparente con il mediatore fino a che non emerge da visure o approfondimenti vari qualche intoppo. Quindi non capisco perchè dubitare della sincerità del mediatore.

Detto questo, il venditore dichiara di avere la piena disponibilità e di avere titolo per poterti promettere in vendita l'immobile non di essere l'unico proprietario. Le tutele legali a mio avviso ci sono tutte, l'unico rischio è che il venditore non sia affidabile e "sparisca"con la caparra per cui meglio andare direttamente al rogito se le tempistiche non sono troppo lunghe oppure, essendo una società immobiliare, chiedere una fideiussione a garanzia.
 

divinstage

Nuovo Iscritto
Privato Cittadino
Purtroppo spesso capita che la proprietà di un immobile non sia così trasparente con il mediatore fino a che non emerge da visure o approfondimenti vari qualche intoppo. Quindi non capisco perchè dubitare della sincerità del mediatore.

Detto questo, il venditore dichiara di avere la piena disponibilità e di avere titolo per poterti promettere in vendita l'immobile non di essere l'unico proprietario. Le tutele legali a mio avviso ci sono tutte, l'unico rischio è che il venditore non sia affidabile e "sparisca"con la caparra per cui meglio andare direttamente al rogito se le tempistiche non sono troppo lunghe oppure, essendo una società immobiliare, chiedere una fideiussione a garanzia.

Premessa: errore mio ad aver firmato senza eseguire ulteriori accertamenti personali, ma ripeto:

- Il venditore dichiara, nero su bianco, di avere alla data della proposta la PIENA PROPRIETÀ dell'immobile.
- Il venditore, nero su bianco, NON fornisce fideiussioni di legge sulle caparre.
- Il mediatore è emerso che sapesse tutto e non ha detto. Forse certo che non avrebbe ottenuto velocemente la firma.

Da quello che affermi trovo assurdo che, anche a tutela del proprio interesse, il mediatore non si accerti della reale proprietà di un bene prima di proporlo in vendita.
 

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