Cupett

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Privato Cittadino
In una casa condominio di 3 appartamenti non in centro città ma in campagna, quindi un po’ isolati, avendo dei vicini a stretto contatto, ma profondamente diversi da te, conviene essere elastici e ‘ciò che è mio è tuo’ (rischiando la deriva) oppure essere rigidi e far rispettare le regole (rischiando malumori che poi portano alla deriva) ? Chiedo per un amico 😉
 
1 queste persone volente o nolente devi vederle tutti i giorni
2 il rispetto e la confidenza devono essere reciproci
3 il diverso non deve diventare arrogante
4 è sempre una questione di fortuna e certe situazioni non si possono risolvere anche con i buoni propositi
5 la tua domanda ha lo stesso tenore di :sulla pasta al sugo meglio il pecorino o il parmigiano?
 
In una casa condominio di 3 appartamenti non in centro città ma in campagna, quindi un po’ isolati, avendo dei vicini a stretto contatto, ma profondamente diversi da te, conviene essere elastici e ‘ciò che è mio è tuo’ (rischiando la deriva) oppure essere rigidi e far rispettare le regole (rischiando malumori che poi portano alla deriva) ? Chiedo per un amico 😉
A parte il fatto che si è capito benissimo che il tuo amico sei in realtà tu, dato che i condomini non sono tuoi amici ma estranei che condividono con te solo la palazzina dove abiti, tutto sommato eviterei di non far rispettare le regole solo per il quieto vivere.
 
conviene essere elastici e ‘ciò che è mio è tuo’
Il rischio è che funzioni a senso unico.
Invece deve essere chiaro, secondo me, che quello che è mio, è mio; se i rapporti restano civili, si può transigere ogni tanto, reciprocamente.
Ma le regole devono essere rispettate , proprio per non alimentare pretese altrui.

Se il rispetto delle regole genera malumore, significa che senza regole ci sarebbe il caos, con la prevaricazione di qualcuno sugli altri.
Quindi gentilezza, ma determinazione, per non diventare lo zerbino altrui.
 
Il rischio è che funzioni a senso unico.
Invece deve essere chiaro, secondo me, che quello che è mio, è mio; se i rapporti restano civili, si può transigere ogni tanto, reciprocamente.
Ma le regole devono essere rispettate , proprio per non alimentare pretese altrui.

Se il rispetto delle regole genera malumore, significa che senza regole ci sarebbe il caos, con la prevaricazione di qualcuno sugli altri.
Quindi gentilezza, ma determinazione, per non diventare lo zerbino altrui.
Concordo, ma ritengo anche che in simili palazzine sia anche opportuno creare un rapporto cordiale ed armonioso transigendo qualche volta evitando di essere il classico rompi scatole che controlla anche se la finestra è più grande o più piccola di quella dichiarata.
 
Io ad esempio possiedo un piccolo appartamento di 85 metri quadrati a *** per motivi di studio di mia figlia in una casa di 2 appartamenti e non ho nessun tipo di problema con il vicino, non abbiamo l'amministratore e le tabelle millesimali e svolgiamo insieme ogni tipo di lavoro occorrente alle parti comuni dell'immobile, ormai piuttosto vecchiotto.
 

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